Comunicati stampa
Affluenza alle urne, scambi studenteschi, rappresentanza dell'opposizione, Ponte Lueg
Il Consiglio regionale è riunito oggi a Trento. Il presidente dell’Aula Roberto Paccher ha aperto i lavori con una interrogazione di Maria Chiara Franzoia (Pd) alla giunta regionale sul tema del calo dell'affluenza alle urne. “Intendete adottare misure concrete e mirate per combattere l'astensionismo, con particolare attenzione al coinvolgimento dei giovani attraverso strategie di comunicazione innovative e l'utilizzo dei loro media preferiti? Tutto questo sia in vista delle prossime elezioni comunali, sia successivamente per supportare gli amministratori comunali nell'adempimento della loro missione istituzionale” ha osservato.
L’assessore Franz Locher ha confermato come in effetti l'affluenza alle urne sia diminuita, soprattutto in Trentino. “Un calo graduale è evidente anche a livello nazionale. La tendenza è particolarmente marcata nelle elezioni comunali. Tuttavia, si prevede un aumento del numero di candidati per le prossime elezioni. Un piccolo passo per contrastare questo declino sarebbe quello di prolungare gli orari di voto. Locher fece appello a tutti i parlamentari affinché incoraggeranno i cittadini a votare. Ha tuttavia affermato che per le prossime elezioni il numero dei candidati è in aumento e spera che ciò comporterà anche una maggiore affluenza alle urne. Tuttavia, non sarebbe giusto spendere soldi pubblici per questo; è compito dei partiti motivare gli elettori”.
Il punto successivo del dibattito è stato la mozione Nr. 11 presentata dal consigliere Filippo Degasperi (Misto) , concernente “Apprendimento linguistico: favorire gli scambi tra le scuole del territorio”. Un testo per fare sì che la giunta regionale 1. promuova e favorisca gli scambi linguistici e culturali tra istituzioni scolastiche e centri di formazione altoatesini e trentini, in collaborazione con le province autonome; 2. Garantisca finanziamenti per scambi linguistici e culturali tra istituti scolastici e centri di formazione delle due province autonome. Bernhard Zimmerhofer (Süd Tiroler Freiheit) ha detto che all’estero la promozione delle lingue è più sentita e che dovrebbe essere portata avanti a livello di Euregio. Maria Bosin (Patt Fassa) ha osservato come in valle di Fiemme si siano fatti degli scambi culturali con studenti altoatesini, proprio con questa organizzazione, circa 50 all’anno. Michele Malfer (Campobase) ha aggiunto come gli scambi linguistici a livello regionale siano utili non solo per quella finalità ma anche per un investimento più ampio in istruzione e cultura. Alex Ploner (Team K) ha detto l’argomento viene trattato a fronte di una difficoltà degli insegnanti nel creare questo tipo di iniziative, almeno in Alto Adige. Rileviamo un eccesso di burocrazia. Zeno Oberkofler (Verdi) ha detto che il proprio gruppo sosterrà la mozione ed ha chiesto qualche numero in più all’assessore Gennaccaro sugli scambi tra Trentino ed Alto Adige. Eleonora Angeli (Noi Trentino) ha aggiunto come lo scambio linguistico sia una opportunità da rafforzare anche perché con questi strumenti si conosce anche meglio l’Autonomia. Francesca Parolari (Pd) ha detto che nel definire criteri e priorità per queste iniziative in passato non ci siano stati delle uniformità. Serve una scelta di base da fare proprio in sede di Regione. L’assessore Angelo Gennaccaro ha spiegato che il suo assessorato prevede contributi per l’integrazione europea e per l’ambito di particolare interesse regionale. Quanto richiesto dal consigliere Degasperi - ha detto- è già possibile e già si è fatto. Le scuole sono stimolate a richiedere i contributi ma sono autonomi. Nel 2024 si è dato molto spazio alle settimane linguistiche all’estero, sia per le scuole trentine che in Alto Adige. Quindi quanto richiesto già lo si fa. In fase di replica Degasperi ha detto che mancano i corsi all’estero strutturali, scambi all’estero, non sorte di gite scolastiche o simili. Dopo una pausa di consultazione è stato depositato un emendamento della maggioranza, condiviso con il proponente. La mozione ha ottenuto 53 voti positivi ed è stata approvata.
L’aula a quel punto ha preso in esame il disegno di legge Nr. 8, ovvero la modifica della legge regionale 20 agosto 1952, n. 25 (Elezione degli organi della Regione e delle Province di Trento e Bolzano), e successive modificazioni, concernente la composizione del Presidium del Consiglio regionale (presentato da consiglieri Rieder, Köllensperger, Ploner Alex e Ploner Franz). L'obiettivo del disegno di legge è quello di regolamentare la composizione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale attraverso un regolamento interno e consentire così una maggiore rappresentanza delle minoranze.Il testo è stato illustrato dalla consigliera Maria Elisabeth Rieder. Andreas Leiter Reber (Misto) ha detto che questo sarebbe un disegno di legge che rafforzerebbe la democrazia nel Consiglio regionale. Paul Koellensperger (Team K) ha detto che nella commissione per il regolamento si era trovato un accordo nel recente passato, per avere due consiglieri di minoranza in Ufficio di presidenza. Michela Calzà (Pd) ha detto che il tema va affrontato con la modifica del regolamento, per bilanciare le scelte ed aumentare l’indirizzo delle scelte del presidente. Zeno Oberkofler (Verdi) ha detto che un maggiore equilibrio è un plus valore anche per la democrazia e che il tema è sulla garanzia tra i rapporti tra maggioranza e minoranza. Chiara Maule (Campo Base) ha aggiunto che voto del suo gruppo è favorevole e che riteneva che la maggioranza avrebbe espresso la propria posizione. A dare parere negativo al disegno di legge, rispettando il parere della commissione legislativa che lo aveva preso in esame, è stato il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher. La legge, su richiesta della consigliera Rieder, è stata votata per appello nominale. Guglielmo Valduga (Campobase) ha detto va fatto un ragionamento sulla mancata presenza della giunta regionale durante la discussione sull’allargamento dell’Ufficio di presidenza. Mirko Bisesti (Lega) noi abbiamo in Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale una maggioranza di centrosinistra e non abbiamo avuto ascolto da parte loro. La legge non ha ricevuto i voti necessari per il passaggio alla discussione articolata ed è stata dunque respinta.
Il punto successivo è stato una proposta di voto di Vanessa Masè (La Civica), la Nr. 3. sui lavori di ristrutturazione del ponte Lueg e sul loro impatto sulla regione Trentino-Alto Adige. Ai sensi dell'articolo 35 dello Statuto di autonomia, la giunta regionale presenta richiesta al Parlamento italiano o al Governo per: 1. chiedere che sia garantita la circolazione sul ponte Lueg. A tal fine, il cantiere deve essere progettato in modo tale che sia possibile la circolazione a due corsie in entrambe le direzioni, in modo da mantenere il normale flusso del traffico senza mettere a repentaglio la sicurezza degli utenti della strada. 2. il divieto di circolazione notturna per i camion è sospeso almeno per la durata dei lavori sul ponte Lueg. Anche l'Unione Europea può essere coinvolta; 3. il calendario dei divieti di circolazione viene rivisto per adattarlo meglio alle esigenze della circolazione delle merci e alle esigenze logistiche delle aziende e per evitare restrizioni eccessive che comportino un onere sproporzionato per le aziende e il settore dei trasporti. Questo testo - ha detto - obbliga inoltre la giunta regionale a richiamare l'attenzione delle giunte regionali delle regioni limitrofe su tale questione, affinché anch'esse possano adottare una decisione in merito. La maggioranza a quel punto, per bocca del capogruppo della Svp, ha chiesto una sospensione ed i lavori riprenderanno quindi nel pomeriggio alle 14.30
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Immagini Consiglio Regionale seduta del 16.04.2025