Comunicati stampa
Regione, assestamento di bilancio da 119 milioni di euro
I documenti economici della Regione sono stati oggi all’esame della Prima e della Seconda commissione permanente del Consiglio. Ha aperto i lavori la Prima commissione, presieduta da Mirko Bisesti. L’organismo consiliare ha esaminato il disegno di legge n. 22, relativo all’assestamento del bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2025-2027 (presentato dalla Giunta regionale), limitatamente agli articoli 1 e 3. La manovra complessiva movimenta 119 milioni di euro.
La legge all'articolo 1 prevede una modifica della norma sulla competenza dei Consigli comunali riguardo all’approvazione di progetti preliminari, nel settore dei contratti pubblici. Si tratta di una rettifica ad una decisione precedente, suggerita da una legge nazionale. Ora i Consigli possono intervenire nella fase della progettazione, con la discussione ancora aperta, ovvero prima dell’inserimento nel DUP, il Documento unico di programmazione. L’articolo 1 è stato approvato con 8 voti favorevoli e 3 astenuti.
L’articolo 3 prevede una integrazione ai fondi della pensione delle casalinghe, dieci milioni di euro complessivi per le due Province, dopo lo stop alla perequazione deciso in precedenza dalla Regione. Approvato all’unanimità.
Sul ddl in esame è stato presentato anche un emendamento delle minoranze, primo firmatario Paolo Zanella (PD), che "prevede lo sganciamento del trattamento economico e previdenziale dei consiglieri regionali dagli aumenti dei dipendenti della Regione". La sua applicazione - recita l’emendamento - è applicata in modo automatico fino al periodo contrattuale 2022-2024. L’emendamento è stato respinto con sei voti negativi, quattro sì ed un'astensione. Il ddl 22, relativo ai due articoli esaminati, è stato approvato con 5 sì e 5 voti di astensione.
La Prima commissione ha preso poi in esame il disegno di legge n. 20, ovvero l'incentivo all’iscrizione a forme di previdenza complementare attraverso Pensplan di nuovi/e nati/e. Il presente disegno di legge - ha spiegato l’assessore Carlo Daldoss - mira, quindi, in sostanza, ad erogare, previa domanda, in occasione della nascita di ogni bambino/a, un contributo pari a 300 euro finalizzato all’iscrizione del/della minore ad una delle forme di previdenza complementare e/o a sostenerne l'adesione. Il contributo regionale spetta anche ai/alle bambini/e adottati/e o affidati/e con riferimento alla data del provvedimento di adozione o di affidamento. Inoltre, al fine di rafforzare lo sviluppo della previdenza complementare, in aggiunta al suddetto importo, spetta, per gli anni successivi al primo e comunque non oltre il quinto anno di vita del/della bambino/a non oltre cinque anni dalla data del provvedimento di adozione o di affidamento e comunque non oltre il diciottesimo anno di età, un'ulteriore somma annua pari a 200 euro, purché sussistano i requisiti di seguito descritti e a condizione che sia stata versata, nella forma di previdenza complementare intestata al/alla minore, una somma pari ad almeno 100 euro nell’anno di riferimento del contributo. La legge prevede, in modo adeguato, anche il recupero dei nati dal 2020 ad oggi. Serve una residenza di tre anni della famiglia ed il minore riceve il contributo se rimane sul suolo del Trentino-Alto Adige. I nati in Regione sono circa 8.500 ogni anno, non tutti aderiranno, ma si stima che la misura - ha detto l’assessore Daldoss - possa coinvolgere circa il 20 per cento dei possibili interessati. Su richiesta delle minoranze la proposta tornerà in commissione l’8 settembre, con audizione di approfondimento di Pensplan, prima dell’approdo in aula. Il ritorno in commissione ha visto il voto unanime.
I lavori in mattinata sono proseguiti con la Seconda commissione, presieduta da Waltraud Deeg con l’esame del disegno di legge n. 21: Rendiconto generale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’esercizio finanziario 2024 (presentato dalla giunta regionale). Il testo è stato illustrato dalla vicepresidente della giunta Giulia Zanotelli. Nel rendiconto generale della Regione Trentino–Alto Adige per l’esercizio finanziario 2024, le entrate accertate ammontano a 429,4 milioni di euro, di cui 356,8 milioni si riferiscono ad entrate tributarie, 22,8 milioni ad entrate extratributarie, 1 milione di euro ad entrate in conto capitale, 26,7 milioni ad entrate da riduzione di attività finanziarie ed 11,5 milioni ad entrate per conto di terzi e partite di giro. Per quanto concerne le somme impegnate, la spesa complessiva ammonta a 421 milioni di euro, di cui 368 milioni per impegni di spese correnti ed 11,2 milioni per fondo pluriennale vincolato di parte corrente, 25,9 milioni per impegni di spese in conto capitale ed 4,5 milioni per fondo pluriennale vincolato in conto capitale, infine 11,5 milioni per impegni di spese per conto terzi e partite di giro. I tre articoli della legge sono stati alla fine votati con 5 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti.
I lavori in commissione prevedevano a quel punto l’esame del disegno di legge n. 22: Assestamento del bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2025-2027 (presentato dalla giunta regionale), ad esclusione degli articoli 1 e 3 (di competenza della Prima commissione legislativa e già affrontati). La vicepresidente della giunta Giulia Zanotelli ha spiegato in aula che "la manovra ammonta complessivamente a circa 119 milioni di euro per l'esercizio 2025, risultando invece pressoché invariati i saldi concernenti gli esercizi 2026 e 2027. In relazione alle entrate, nell'esercizio 2025 sono stati confermati gli stanziamenti delle entrate tributarie indicate nel bilancio di previsione 2025-2027. Le entrate tributarie aumentano invece di circa 45 milioni di euro in virtù dei saldi positivi concernenti il conguaglio IVA relativo all'anno 2023 (circa 66 milioni, di cui 23 milioni già inseriti in fase di previsione) e di un ritocco in aumento delle previsioni dei proventi del lotto in base a specifica comunicazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze. Aumentano anche le entrate derivanti da trasferimenti da parte del Consiglio regionale. In particolare nel corso del 2025 saranno trasferiti 7 milioni di euro, quale parte dell'avanzo di amministrazione del Consiglio. Il Consiglio regionale - ha proseguito la vicepresidente della giunta - ha poi rideterminato in complessivi 146.000 euro le risorse destinate a confluire nel Fondo per il sostegno della famiglia dell'occupazione e derivanti dalle restituzioni degli ex Consiglieri regionali. Sono state infine aumentate di un milione di euro le previsioni iniziali di entrata e concernenti i dividendi da Autostrada del Brennero S.p.A. (da 9 a 10 milioni). Per quanto riguarda le spese, le disposizioni contenute nel disegno di legge prevedono nuovi o maggiori stanziamenti per attività formative promosse dalle IPAB, per il rinnovo dei contratti collettivi del personale regionale riferiti al triennio 2025-2027 e per un'ulteriore assegnazione ai Fondi provinciali di cui alla legge regionale n. 3 del 1993 (che sostengono l'erogazione della cosiddetta "pensione alle casalinghe"). A bilancio sono state poi aumentate le risorse per il finanziamento a comuni, enti ed associazioni per iniziative intese a favorire e sviluppare il processo di integrazione europea e per iniziative di particolare interesse per la Regione, nonché per interventi nell'ambito delle minoranze linguistiche. Ulteriori significative risorse sono state stanziate per l'accollo da parte della Regione di una quota del contributo alla finanza pubblica delle due Province: un incremento pari a 100 milioni di euro, coperto in gran parte dall'utilizzo, per 70 milioni di euro, del risultato di amministrazione dell'anno 2024" ha concluso Zanotelli.
Nel dettaglio con l'articolo 2 della proposta di legge si intende aumentare di euro 40.000,00 lo stanziamento complessivo, attualmente pari ad euro 500.000,00, previsto dell'articolo 24 della legge regionale 21 settembre 2005, n. 7 (Nuovo ordinamento delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza – aziende pubbliche di servizi alla persona) per la formazione degli amministratori e del personale delle aziende pubbliche di servizi alla persona. La proposta è quindi quella di portare a 540.000,00 euro, a decorrere dall'esercizio 2025, lo stanziamento per la formazione del personale e dei familiari degli ospiti delle aziende pubbliche di servizi alla persona. Lo stanziamento verrà suddiviso in parti uguali fra i due ambiti provinciali. Articolo approvato con 9 voti favorevoli.
Articolo 4: La disposizione in questione è finalizzata ad adeguare il richiamo normativo all’ordinamento della Provincia autonoma di Trento in materia di appalti e contratti presente nell’art. 2, comma 1, della legge regionale 22 luglio 2002, n. 2. Per garantire un’applicazione stabile dell’ordinamento provinciale alle attività amministrative e contrattuali della Regione, si rende necessario sostituire il rinvio specifico attualmente vigente con un richiamo generale alle disposizioni della Provincia di Trento in materia di affidamento di lavori pubblici, servizi, forniture, trasparenza degli appalti, attività contrattuale e amministrazione dei beni. Approvato con 5 sì e 4 astenuti.
Articolo 5: La disposizione proroga al 31 dicembre 2026 la possibilità di assumere presso gli uffici giudiziari personale con rapporto di lavoro a tempo determinato, ovvero di prorogare i rapporti di lavoro in essere o di accogliere personale in posizione di comando, al fine di garantire il funzionamento degli uffici medesimi: 5 i si e 4 gli astenuti
Articolo 6: La proposta normativa determina gli oneri per la contrattazione collettiva per il personale regionale, riferito al triennio contrattuale 2025- 2027. La Giunta regionale provvederà quindi a definire le modalità e i criteri di riparto delle risorse contrattuali da destinare al rinnovo del contratto collettivo del personale dell’area dirigenziale, dell’area direttoriale e dell’area non dirigenziale. Approvato all’unanimità.
Con l’articolo 7 si modifica l’articolo “Accesso agli impieghi” della legge regionale 21 luglio 2000, n. 3, prevedendo la possibilità di effettuare selezioni pubbliche per soli titoli per l’assunzione di personale a tempo determinato da destinare ad uffici giudiziari siti in provincia di Bolzano. La modifica della norma nasce dall’esigenza di garantire la funzionalità di detti uffici giudiziari, presso i quali sono note le difficoltà di reperimento di personale. Porre in essere diverse tipologie di reclutamento del personale a tempo determinato, anche con procedure semplificate, potrà assicurare l’assunzione di personale e, quindi, lo svolgimento di servizi ai cittadini. Tale modalità sarà comunque limitata all’assunzione di personale per i soli uffici giudiziari siti in provincia di Bolzano, per i quali è richiesto l’attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca, e solo per assunzioni a tempo determinato. Nel contempo l’amministrazione regionale proseguirà all'indizione di concorsi pubblici per la copertura dei posti a tempo indeterminato. Articolo approvato con 5 sì e 4 voti contrari.
Gli articoli dall’ 8 al 13 prevedono disposizioni tecniche nella ripartizione delle risorse e nell’applicazione della legge. Tutti approvati. Il voto finale sull’assestamento di bilancio ha visto 5 sì, 2 no e 2 astenuti.
La commissione si è poi espressa su due pareri: quello previsto dall’articolo 37 del Regolamento interno, inerente il “Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2025” (presentato dalla giunta regionale). La vicepresidente Zanotelli ha ricordato alcuni temi, definiti “obiettivi strategici", quello della digitalizzazione, ma anche della forte attenzione alle minoranze linguistiche. “Nel documento economico si parla anche del nuovo Statuto e della previdenza integrativa per i neonati. Via al corso, in ambito trentino, per i nuovi segretari comunali con attenzione anche alla nascita della nuova Agenzia della Giustizia” ha sintetizzato Zanotelli. Il DEFR è stato approvato con 5 voti favorevoli e 4 negativi.
A seguire la Commissione avrebbe dovuto esprimere il proprio del parere previsto dal comma 6 dell’articolo 29 del Regolamento interno in merito al disegno di legge n. 20: Incentivo all’iscrizione a forme di previdenza complementare di nuovi/e nati/e (presentato dalla giunta regionale). Testo illustrato in precedenza dall’assessore Daldoss in Prima commissione nella prima parte della mattinata e rimandato all’8 settembre con audizione di Pensplan. Il testo sarà trattato dunque dopo quella audizione.