Comunicati stampa
In Prima commissione disco verde alla giornata delle minoranze linguistiche
La Prima commissione, presieduta da Mirko Bisesti, si è riunita oggi a Trento per prendere in esame alcuni disegni di legge. L’organismo ha iniziato i propri lavori con il disegno di legge n. 15: Modifica della legge regionale 24 maggio 2018, n. 3 (Norme in materia di tutela e promozione delle minoranze linguistiche cimbra, mochena e ladina della Regione autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol) (presentato dalla giunta regionale). Il testo è stato illustrato dall’assessore Luca Guglielmi: “Un percorso nato, ma non concretizzato, nella scorsa legislatura. Vogliamo istituire una data specifica, un appuntamento annuale per valorizzare e far conoscere le specificità linguistiche della nostra regione. Vogliamo fissare, annualmente, entro il 28 febbraio di ogni anno. La giornata delle minoranze non sarà un appuntamento autoreferenziale ma lo immaginiamo piuttosto come dinamico e partecipativo sul territorio”. La proposta è stata valutata e commentata con favore in vari interventi dei consiglieri Foppa (Verdi), Soini (Noi Trentino), Masè (La Civica), Calzà (Pd), Kaswalder (Patt - Fassa), Valduga (Campobase), Rieder (Team k). La proposta di legge è stata approvata con voto unanime dalla commissione, nove sì.
I lavori sono proseguiti con l’esame del disegno di legge n. 17: modificazione del Codice degli enti locali, in materia di dichiarazione e di certificato di appartenenza o di aggregazione a un gruppo linguistico nella provincia autonoma di Bolzano (presentato dai consiglieri regionali Köllensperger, Rieder, Ploner Alex e Ploner Franz). Il testo è stato illustrato dalla consigliera Maria Elisabeth Rieder (Team K): “In Alto Adige le liste per le elezioni comunali devono soddisfare anche il requisito di presentare la propria appartenenza linguistica. Dichiarazioni che sono in forma solo cartacea e che sono conservate unicamente dal tribunale di Bolzano. Ottenerle causa sempre notevoli disagi ad ogni candidato: lunghe code, trasferte dalla valli al capoluogo, ecc. Noi proponiamo una forma di autocertificazione per i candidati in prima battuta, con solo in seconda battuta la presentazione di quella in forma cartacea. Dubitiamo che si riesca a portare in poco tempo in forma digitale centinaia di migliaia di dichiarazioni di appartenenza linguistica. Il passaggio al digitale è invece necessario ed urgente”. L’assessore regionale Franz Locher ha spiegato che “il tema è reale, ottenere il certificato a queste ultime comunali in Alto Adige si è rivelato davvero complicato ma si è riusciti. Siamo consci che l’appartenenza linguistica da noi ha una grande importanza: dobbiamo migliorare l'organizzazione della distribuzione, ma fare un’autocertificazione e poi depositare il certificato sarebbe un doppio lavoro. Ci sono quasi cinque anni prima delle prossime elezioni comunali e dobbiamo sin da subito lavorare per rendere questo più agevole: la digitalizzazione sarebbe la soluzione migliore. Credo che prendersi del tempo per valutare come muoversi sia la scelta più migliore ad oggi. Ritengo che la scelta migliore sia sospendere la proposta di legge per arrivare ad una modalità di intervento condiviso”. La proponente Rieder, in replica, ha negato che la proposta costituisca un aggravamento della burocrazia e ha detto di voler mantenere il ddl, disposta a migliorarlo con il confronto prima di portarlo in aula”. Il testo è stato approvato con 5 voti a favore (Team K, Campobase, Verdi e Pd) e l’astensione dei tre consiglieri di maggioranza trentini.