Comunicati stampa
La riforma dello Statuto in Terza Commissione
La Terza Commissione permanente, presieduta da Eleonora Angeli, si è riunita oggi a Trento, per l'analisi della proposta di testo del disegno di legge costituzionale sulla riforma dell’Autonomia. La seduta è stata aperta dall’intervento della professoressa Daria de Pretis nella veste di consulente tecnica della Regione e delle Province autonome.
La giurista ha preso le mosse dalla riforma costituzionale del 2001, che attribuiva nuove forme di autonomia alle regioni ordinarie, e le estendeva con la clausola di maggior favore alle speciali. Le modifiche statutarie definiscono per la prima volta “esclusiva” la competenza legislativa delle due Province: un aspetto molto significativo, insieme all’eliminazione del limite delle norme di riforma economica-sociale. Nuove previsioni riguardano l’attribuzione di nuove materie, fra cui spicca la tutela dell’ambiente e dell'ecosistema e il commercio affidato in regime di esclusiva. Una nuova competenza è l’esercizio da parte dei presidenti delle funzioni di pubblica sicurezza in materia di fauna selvatica. Quanto al procedimento di modifica dello Statuto, "tre elementi valorizzano la partecipazione dei Consigli regionale e provincialei. In luogo del parere prima previsto, i Consigli sono chiamati ora a votare a maggioranza assoluta. In mancanza di intesa, le Camere possono approvare le modifiche a maggioranza assoluta: l’intesa è superabile ma si tratta di una facoltà con la quale il Parlamento si assume la responsabilità politica di disattendere la volontà dell’autonomia. Ma questo – terzo aspetto – nel rispetto dei livelli di autonomia già riconosciuti: non si può tornare indietro. Le norme di attuazione possono disciplinare profili di raccordo fra legislazione provinciale e statale, cosa che già avveniva per le nostre Province ma che così risultata espressamente garantito”.
Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha ricordato “il percorso che ha visto all’inizio la presenza compatta di tutte le Autonomie ma che in seguito, con l’accordo della presidente Meloni e dal ministro Calderoli, le nostre due realtà hanno preso in mano il percorso. Ci sono elementi nuovi, quelli spiegati dalla professoressa de Pretis, come le norme di attuazione che potranno armonizzare i contenziosi con lo Stato. L’intesa era stata messa al centro della discussione in Consiglio provinciale: ora c’è, prima non c’era, c’è una crescita delle nostre prerogative di Autonomia. L’abbiamo ottenuta senza che nessuna delle nostre prerogative venisse intaccata e senza la possibilità di agire su quello che è già stato ottenuto”.
Il presidente della Regione e della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha chiarito che “la competenza esclusiva sul commercio non prevede la diretta determinazione degli orari, ma crediamo che ci sia comunque in prospettiva, nel rispetto di tutte le normative anche europee. In tema di intesa è evidente che eventuali modifiche non potranno intaccare le norme sull’Autonomia già ottenute. Per me è una conquista, anche in una formulazione di questo tipo. Nel nuovo testo si è ripristinato, aggiunto e c’è una garanzia che prima non c’era in termini di Autonomia. Per me il risultato in termini di riforma dello Statuto è molto buono, migliore di quello che mi sarei aspettato”. La commissione sarà convocata nuovamente sul tema dello Statuto dalla presidente Angeli il 12 maggio.