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Comunicati stampa

La presenza femminile in giunta regionale ora è prevista per legge

La maggioranza ha votato il ddl emendato, senza le quote prefissate, come proposto invece dal centrosinistra

Nel pomeriggio è ripreso in Consiglio regionale il dibattito sul progetto di legge - Nr. 1  “Donne nel governo regionale”.  Il presidente dell’Aula Roberto Paccher, in discussione generale, ha dato la parola a Lucia Maestri (Pd) che ha citato l’intervento del presidente della giunta regionale Arno Kompatscher sulla necessità di fare sintesi per salvaguardare la maggioranza regionale. “Questo - ha detto - vale sul tema della rappresentanza femminile ma non è valsa sulla questione dei sindaci. Ci sono ci pare delle letture differenti”. Brigitte Foppa (Verdi) ha detto, che con l’approvazione dell’emendamento del mattino si è tornati ad una situazione di 70 anni fa, senza nessun cambiamento reale, davvero auspicato. Non capisco perché non si voglia cambiare, oggi si fa un passo indietro”. Lucia Coppola (Verdi) ha, a sua volta, citato il presidente Kompatscher, criticando la motivazioni con cui ha sostenuto l’emendamento con prima firmataria Stefania Segnana. Il punto di vista delle donne è significativo ed importante. Paolo Zanella (Pd) ha aggiunto che la legge sulla carta avrebbe potuto far fare un passo avanti a tutta la comunità,  ma poi in realtà questo non è avvenuto. Non c’è un avanzamento ma solo un divieto di arretramento. Mariachiara Franzoia (Pd) ha detto che si sarebbe potuto cambiare un avvio di legislatura davvero triste. Si debbono scardinare dei meccanismi che vedono le donne poco rappresentate in politica, ma non solo qui, anzi. Noi rappresentanti politici dovremmo essere chiamati però a dare il buon esempio. Zeno Oberkofler (Verdi) ha citato a sua volta Kompatscher, negando che l’emendamento che non prevede le quote sia  un compromesso. Ma in realtà si è voluto dare ragione ai partiti come Lega e Fdi che non sono a favore delle quote. Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha pure citato il presidente Kompatscher, dicendosi in disaccordo con lui. In Trentino la doppia preferenza ha fatto aumentare il numero di donne in Consiglio, sono strumenti che servono a questo scopo. Chiara Maule (Campobase) ha detto che  il tema di oggi è politico. Non è facile,trovare donne disposte a mettersi a disposizione per un percorso politico, servono strumenti per consentire questo percorso. Alessio Manica (Pd) ha detto di invidiare il presidente Kompatscher per il fatto di avere una maggioranza che si adatta alle varie situazioni,lo dico anche con ironia, ma sento anche che lei avrebbe dentro di sé quei diritti che ci appartengono. Sandro Repetto (Pd) ha detto che con il motto “una donna non basta” erano state raccolte oltre 2000 firme. Su questo tema c’è stata una imbarazzante avventura, ha aggiunto. Madeleine Rohrer (Verdi) ha aggiunto che oggi ci poteva essere una buona occasione per un cambiamento reale. Mi auguravo che il presidente Kompatscher oggi avrebbe avuto una buona occasione. Sven Knoll (Sud Tiroler Freiheit) ha detto che oggi in aula alcune consigliere donne hanno fatto delle osservazioni pesanti, che non sarebbero state consentite agli uomini. Delle colleghe altoatesine oggi hanno attaccato delle lore colleghe trentine, questo non è accettabile. Franz Ploner (Team k) ha aggiunto che credeva che il testo presentato mesi sarebbe stato accettato senza problemi e di non essere d’accordo con chi parla di offese, “si tratta di confronto politico”. Alex Ploner (Team K) ha detto che il proverbio tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare, sintetizza molto bene quello che è avvenuto oggi. Non capisco per quale motivo ci sia una paura simile nel garantire la presenza femminile. Guglielmo Valduga (Campobase) ha argomentato come un ddl tanto ridimensionato non potrà avere un voto positivo. Capisco la mediazione ma in maggioranza il problema non è Fdi, sono coerenti e lineari, il problema è di chi si lamenta. Arno Kompatscher in fase di replica ha detto che formare una giunta regionale è molto complesso, ma ha anche detto “che chi rinfaccia la scelta della mia coalizione non ricorda che si è coraggiosi anche se si cambia idea, scegliendo anche il compromesso. Nei cda pubblici non ci sono mai state tante donne come ora. A quel punto sono stati votati l’articolo 1,2 della legge: approvato 33 sì , 23 no ,e  4 astenuti. In dichiarazione di voto Paul Koellensperger (Team K) ha rilevato come ci sia stata una discussione molto faticosa in aula, per un tema che poteva essere molto semplice. La legge è stata svuotata, in modo imbarazzante. Francesca Parolari (Pd) ha annunciato voto contrario dicendo che sarebbe stato forse meglio ritirare la legge, ormai del tutto inutile. Noi donne in Trentino siamo state elette per merito ma con norme che mettano tutti sulla stessa linea di partenza. Zeno Oberkofler (Verdi) ha detto servano delle riflessioni sulle promesse fatte dal presidente Kompatscher. Un presidente progressista ora è al governo con la maggioranza più a destra di sempre. Chiara Maule (Campobase) ha ribadito che il proprio gruppo non voterà la legge, concetto ribadito anche da Lucia Coppola (Verdi). Roberto Stanchina (Campobase) ha ricordato che in questa legislatura è stato interrotto anche l’accordo storico della staffetta in Regione tra i due presidenti delle Province. Si sono perse molte occasioni. Claudio Cia (Misto) ha detto che comunque da oggi la presenza di una donna deve essere compresa per legge, prima c’erano ma non era un atto dovuto. Michela Calzà (Pd) ha ribadito il voto contrario visto che il ddl non offre risposta reali  ad una presenza femminile in politica. Christian Girardi (Fdi) ha detto che in politica ci sono ricette diverse.  Servono soluzioni innovative, magari anche di medio lungo periodo: si lavori sulla riduzione del gap in termini lavorativi e pensionistici. Lucia Maestri (Pd) ha detto che il suo partito e la sua coalizione è abituata a discutere di questione femminile non solo quando si parla di giunte, di quote, ma di temi sociali e legati al mondo del lavoro e della famiglia”. Maria Elisabeth Rieder (Team Kappa) ha detto che è vero che ci sono tematiche più rilevanti in tema di rappresentanze femminili: portateli in aula, noi siamo pronti a discuterli”. Brigitte Foppa (Verdi) è strano dover votare contro una legge che avevo presentato, abbiamo parlato comunque di questo tema per tre intere giornate in aula. Non ritiro questo ddl, anche se voteremo contro”. A quel punto il disegno di legge è stato votato ed approvato con 33 si, 22 no e 6 astenuti. A quel punto la seduta è stata dichiarata chiusa. Prossima convocazione ad aprile.





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Immagini seduta del Consiglio Regionale del 19.03.2025 - pomeriggio

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