Salta la navigazione | Area riservata | Login | Sitemap | Deutsch | Cookie | Privacy
Piazza Dante 16 | I-38122 Trento
Tel.: +39 0461 201 111
Piazza Duomo 3 | I-39100 Bolzano
Tel.: +39 0471 990 111
Posta elettronica certificata

Comunicati stampa

La manovra finanziaria trattata in Prima Commissione

Via libera alla legge collegata alla legge di stabilità. Introdotto adeguamento solo per le pensioni minime per casalinghe

La Prima commissione legislativa, riunita oggi a Trento e presieduta dalla vicepresidente Maria Elisabeth Rieder, si è occupata dell’esame del disegno di legge n. 10, Legge regionale collegata alla legge regionale di stabilità 2025 (presentato dalla Giunta regionale), con riguardo al solo articolo 1.Nel dettaglio a) si tratta di dare attuazione, solo per la Provincia di Trento, ad un corso per aspiranti segretari comunali che verrà affidato al Consorzio dei Comuni. Viene poi consentita la mobilità (b) per la dirigenza rispetto alla Provincia di Bolzano, mentre a lettera c si riferisce invece alla delega effettiva e a quella per il delegato supplente per le liste elettorali, uniformando l'eventuale scelta a quanto accade a livello nazionale  La giunta, per bocca dell’assessore Carlo Daldoss, ha inserito in legge alcuni emendamenti. Uno riguarda l’incompatibilità per sindaco e anche assessori comunali in caso di attività nel settore edile, a partire dalla prossima legislatura.  L’emendamento è stato approvato.

 La consigliera verde Brigitte Foppa ha presentato un emendamento sul tema della pensione delle casalinghe in seguito al cambiamento deciso in primavera dal Consiglio regionale, ovvero il mancato adeguamento  all’inflazione. Ha proposto di tornare al passato, tornando alla perequazione. Sullo stesso tema la giunta regionale, per bocca dell’assessore Daldoss, ha detto che si prevede un’integrazione al minimo solo per le circa 700 pensioni al minimo che verranno adeguate agli standard minimi nazionali ma che verranno poi "cristallizzate" come si è deciso di fare per le altre cosiddette pensioni alle casalinghe.L'emendamento della consigliera verde è stato bocciato, mentre è stato approvato quella della giunta con l’adeguamento delle minime. L’articolo 1 della legge collegata è stato approvato con otto voti a favore e tre di astensione.

La stessa commissione è stata poi chiamata a fornire una richiesta di parere ai sensi degli articoli 67 e 68.1.1.1 della legge regionale 3 maggio 2018, n. 2 (Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige), e successive modificazioni, presentato dall’assessore Franz Locher. La giunta ha risposto ad alcune sollecitazioni sul tema, rimandando a decisioni sulle indennità dei sindaci previsti dalla legge di assestamento. Limitate - si è detto da parte della giunta  - a Comuni che hanno cambiato fascia, senza discrezionalità sulle indennità di carica.  Parere favorevole con 8 voti favorevoli e tre astensioni. A quel punto la seduta è stata dichiarata chiusa.