Comunicati stampa
In Prima commissione l’esame del trattamento previdenziale dei consiglieri
La Prima commissione permanente del Consiglio regionale, presieduta da Mirko Bisesti, si è riunita oggi a Trento. L’organismo ha preso in esame alcuni disegni di legge, così come previsto dall’ordine del giorn i lavori sono iniziati con il disegno di legge n. 2: integrazione della legge regionale 20 novembre 2020, n. 4 (Intervento di carattere previdenziale a favore degli artisti) (presentato dai Consiglieri regionali Oberkofler, Foppa, Rohrer, Coppola, Achammer e Amhof). Il proponente Zeno Oberkofler (Verdi) ha spiegato “le difficoltà di una categoria di liberi professionisti appartenenti a queste categorie nel maturare una pensione. Vogliamo alzare il contributo aggiuntivo al fondo già previsto dalla Regione,vfda 500 a 1000 euro, un passo per prevenire la povertà degli artisti”. L’assessore regionale Carlo Daldoss ha riferito che sino ad oggi hanno beneficiato del contributo 29 artisti in Alto Adige, mentre in Trentino mancano al momento i criteri di definizione di "artista". L’assessore ha poi espresso il parere favorevole alla legge che è stata approvata in commissione con 11 voti, all’unanimità.
A seguire è stato preso in esame il disegno di legge n. 3: disposizioni in materia di composizione ed elezione degli organi delle amministrazioni comunali - Modifiche alla legge regionale 3 maggio 2018, n. 2 (Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige), e successive modificazioni (presentato dai Consiglieri regionali Köllensperger, Rieder, Ploner Alex e Ploner Franz); Il testo è stato presentato da Maria Elisabeth Rieder: “La legge non riguarda solo le elezioni comunali ma anche gli altri procedimenti elettorali. La nostra intenzione è quella di avvicinare un maggior numero di persone, lo vogliamo perseguire permettendo di esprimere quattro preferenze anche in provincia di Trento ed introducendo allo stesso tempo il voto disgiunto. L’assessore regionale Franz Locher ha detto di aver apprezzato un dibattito molto informato e di condividere il desiderio di una maggiore partecipazione alla vita politica. Le due forme di voto differenti in Trentino ed in Alto Adige non consentono tuttavia - ha detto - un cambiamento come quello ipotizzato dal disegno di legge in discussione. Il testo è stato respinto con 6 voti negativi, 3 voti a favore e due voti di astensione.
La Commissione ha quindi proseguito il proprio lavoro esaminando il disegno di legge n. 6: modifiche alle leggi regionali in materia di trattamento economico e regime previdenziale dei/delle consiglieri/consigliere (presentato dal presidente del Consiglio regionale Paccher). Il testo è stato illustrato ai colleghi commissari dallo stesso Roberto Paccher: “Il contributo legislativo non nasce all’improvviso ma già nella scorsa legislatura era stato presentato dall’allora presidente del Consiglio Noggler, in accordo con i capigruppo. Il nostro intervento entra nella sfera previdenziale del consigliere ed è volto ad evitare che gli stessi contributi previsti finiscano, come avviene oggi, su un fondo privato, ma rimangano invece sul bilancio della Regione. Il tutto per ottenere poi un’indennità differita contributiva al raggiungimento di determinati parametri. Il vantaggio è che nell’arco di 20 anni la Regione risparmierà oltre 26 milioni di euro, grazie ad una gestione diretta: solo noi e la Valle d’Aosta - ha spiegato Paccher - siamo rimasti al vecchio metodo. Questo è un approccio totalmente differente da quello del vitalizio” . A quel punto il presidente della commissione Mirko Bisesti ha dichiarato conclusi i lavori, aggiornando ad una data successiva una nuova riunione per entrare nel merito del testo.