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Comunicati stampa

No pressoché unanime dell’Aula alla mozione che voleva l’abolizione della Regione

Istituita una giornata il 6 dicembre per celebrare la riforma che 250 anni fa ha introdotto l’obbligo scolastico

Il Consiglio regionale è riunito oggi a Trento in seduta plenaria. Il presidente dell’Aula Roberto Paccher ha aperto i lavori del pomeriggio proseguendo la trattazione della mozione presentata dai Consiglieri regionali Knoll, Atz Tammerle, Rabensteiner, Zimmerhofer, Colli, Wirth Anderlan, Holzeisen e Leiter Reber, per l’abolizione della Regione e del Consiglio regionale ed il trasferimento delle loro competenze alle Province di Bolzano e di Trento. La prima ad intervenire è stata la consigliera Stefania Segnana (Lega): “Il tema è stato trattato già in più occasioni. La Regione non è mera cornice delle nostre competenze provinciali. Occorre dare nuovo respiro a questo ambito, specialmente nell’ambito dell’Euregio. Si lavora a livello nazionale per un nuovo Statuto, ma la collaborazione in tema di salute - notizia di queste ore - si sta evolvendo in modo molto positivo”. Christian Girardi (Fratelli d’Italia) ha definito la mozione come irricevibile, essendo la Regione un baluardo della nostra Autonomia. Una dimensione regionale della nostra comunità, anche lavorativa, avrebbe sicuramente maggiore forza, ha detto. Hannes Rabensteiner ((Sud Tiroler Freiheit)  ha detto che la mozione contiene diversi punti e che le due Province potrebbero avere tutte le competenze. Christian Bianchi (Lega) ha osservato come il Trentino Alto Adige sia un esempio di convivenza, un modello di governance che si basa su un delicato equilibrio. Filippo Degasperi (Misto) ha osservato come si tratti di una mozione che ritorna ma che il tema su come viene amministrata la Regione è reale e quindi vale la pena discuterne. Bene ora si acceleri in termini di sanità a livello regionale.

Andreas Leiter Rebner (Misto) ha detto che si deve dividere il giudizio storico sul Dopoguerra che arriva da Bolzano e da Trento. In passato si sono dette cose diverse sulla Regione ma non c’è stata poi coerenza. Anche se è una provocazione questa mozione pone un tema reale  

Harald Stauder (Svp) ha osservato che la Svp  ha lavorato per la delega alle due Province delle competenze della Regione e che ora lavorare insieme è sicuramente molto positivo. C’è ora un quadro chiaro che, in un momento molto delicato, non va toccato. Sarebbe molto rischioso.  Antonella Brunet (Noi Trentino per Fugatti presidente) ha detto che si sarebbe augurata che la mozione non sarebbe mai arrivata in aula, valutandola come una mera provocazione, Non si capisce come si potrebbe privarsi di uno strumento di democrazia. Serve piuttosto ancora maggiore collaborazione. Roberto Stanchina (Campobase) serve un lavoro comune per garantire ancora una lunga storia alla Regione. Non ho gradito invece l’intervento di chi parla degli altoatesini come di un’entità differente da quella dei trentini, mi pare un discorso davvero fuori dal tempoJurgen Wirth Anderlan (Jwa) ha detto che “questa mozione non è affatto una provocazione, ho antenati trentini, ma il nostro nemico è Bruxelles. Ci serve ancora più autonomia per Bolzano”. Arno Kompatscher, presidente della giunta, ha detto che “la mozione è una sorta di bandiera, di rivendicazione di un gruppo di sudtirolesi che vuole fare piacere al proprio elettorato. Lo capisco ma non è utile. Siamo comunque convinti che la Regione dovrà cambiare, ma le modifiche dovranno essere fatte con legge costituzionale. Dobbiamo muoverci in modo serio. Senza guardare troppo al passato dobbiamo lavorare per migliorare la tutela dell’Autonomia” Il proponente Sven Knoll ha detto che pochi consiglieri si sono espressi nel merito della nostra mozione. Avrei preferito si entrasse di più nei temi. Noi vogliamo essere percepiti come sudtirolesi non come altoatesini. In questa regione non c’è una identità unica. Bernard Zimmerhofer ((Sud Tiroler Freiheit) ha detto “che l’Italia dovrebbe ratificare l’accordo di Madrid e che le nostre proposte non sono affatto irrealistiche”. Mirko Bisesti (Lega) noi siamo d’accordo che dovremo essere una Regione europea ma prima dovremmo essere una Regione unita. Un ente importante, forte, ed il dibattito lo dovrebbe testimoniare” . La mozione è stata votata in modo separata per quanto riguarda premessa, 43 i no, 45 i no  per i tre punti del dispositivo. 

I lavori d’aula sono proseguiti con la discussione della mozione presentata dal consigliere Walter Kaswalder, per impegnare la Giunta regionale a celebrare i 250 anni dalla riforma scolastica detta “Teresiana”: si tratta di una riforma che ha consentito di abbattere l’analfabetismo nella nostra regione e che credo vada ricordata con una giornata ad hoc ed una serie di appuntamenti anche itineranti”. Lucia Coppola (Verdi) ha detto di voler appoggiare la mozione visto che si tratta di un tema che ho affrontato con interesse, la lotta all’analfabetismo. Francesca Gerosa (Fratelli d’Italia) ha detto che si tratta di un tema presentato anche a livello di Provincia, ma di ritenere che lo si possa affrontare in modo diverso, valutando non semplice l’organizzazione di  convegni itineranti. Credo che il ricordo della Riforma vada comunque tutelato”. Francesca Parolari (Pd) ha detto che la riforma è stata senz’altro utile per combattere l’analfabetismo. Una scelta che ha garantito un’educazione di qualità. Sven Knoll ((Sud Tiroler Freiheit) la proposta ci piace perché è una parte fondamentale della nostra storia. Harald Stauder (Svp) ha detto di apprezzare l’idea di propagandare un’idea che ha avuto grande impatto sulla nostra gente ma anche che la data del 6 dicembre è, in verità, molto vicina.

Filippo Degasperi (Misto) ha parlato di ottima proposta “perché ci permette di ricordare come la scuola fosse un aspirazione. Molte delle riforme recenti ci hanno invece portato, purtroppo, nella direzione opposta.  Andreas Leiter Reber (Misto) la riforma teresiana è stata ampiamente lodata ma non va dimenticato che in quell’epoca c’era però un impero molto centralistico. A quel punto, per mettere a punto una versione della mozione che potesse ottenere la massima condivisione, è stata decisa una interruzione ed una riunione con tutti i capigruppo. Al termine dell’incontro il consigliere proponente Kaswalder ha detto di aver modificato il dispositivo e di voler agire  per ricordare la riforma teresiana attraverso le due Province di Trento e di  Bolzano, provando a coinvolgere il Tirolo. La data sarà quella del 6 dicembre”. La mozione è stata votata all’unanimità. A quel punto la seduta è stata dichiarata chiusa dal presidente Paccher.





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Consiglio Regionale seduta del 25.09.2024 seconda parte

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