Comunicati stampa
Via libera nella notte al bilancio di assestamento della Regione votato dalla maggioranza
Il Consiglio regionale, riunito in assemblea plenaria a Trento, ha ripreso questa sera - dopo una pausa di un’ora - l'esame della manovra economica di assestamento della Regione iniziato nella mattinata di ieri ed attualmente ancora in fase di discussione generale, senza un accordo tra maggioranza e minoranza. La riunione si è riaperta con il prosieguo dell ’intervento di Roberto Stanchina (Campobase) che ha ricordato la necessità di una visione regionale su temi come università, sanità e trattamento di rifiuti. La giornata di muro contro muro - ha detto - non fa davvero fare bella figura alla Regione che per noi deve rimanere una roccaforte per la nostra Autonomia.
Franz Ploner (Team K) ha osservato come essere ancora in aula a quest’aula, a questa ora della sera, ci deve fare riflettere. La discussione dei documenti economici, lunga, non ci ha portato a nessuna conclusione. con molti temi che non c’entrano con questa manovra mi riferisco in particolare al tema del quorum e dei nuovi uffici per i capi di gabinetto. Il personale manca nella sanità e nella giustizia, piuttosto. Sono altri gli investimenti che si dovrebbero fare anche per le generazioni a venire.
Lucia Maestri (Pd) ha detto che si sarebbe potuto fare una discussione più produttiva sull’assestamento di bilancio. Non è usuale però che in questo dibattito non ci sia stato sino ad ora nessun intervento della maggioranza. Lo strumento del bilancio appartiene però al Consiglio. Sul nostro essere Regione non stiamo dando ai cittadini un'immagine lusinghiera. In queste ore non ho trovato infatti una sola giustificazione per aumentare il numero dei capi di gabinetto.
Filippo Degasperi (misto) ha spiegato di non aver sentito nessun tipo di reazione da parte della maggioranza in due interi giorni di dibattito sull’assestamento. Nel documento - ha detto - non si capisce che ruolo si voglia dare alla Regione. Non viene affrontato alcun tema centrale, come quello della sanità o del personale della giustizia.
A quel punto, finita la discussione generale, è intervenuto in sede di replica l’assessore Franz Thomas Locher (Svp). Ha detto che non c’è una vera e propria riforma della legge elettorale, ci sono adeguamenti necessari, con il solo inserimento del quorum. Sulle indennità dei sindaci non ho fatto promesse, se ne discuterà, come del resto il tema della loro pensione. In autunno si discuterà in dettaglio sulla legge elettorale.
Il presidente della Regione Arno Kompatscher in replica ha detto che” il nostro progetto di rendiconto non ha avuto rilievi della Corte dei Conti, il nostro bilancio è molto solido. Abbiamo registrato critiche su due temi; uno legato al personale, mai si tratta di adeguamenti puramente tecnici, non politici, come quelli che si sono fatti in Provincia. Parlare più in generale di scelte sull’Autonomia non costituzionali vuol dire non conoscere il tema nel dettaglio. Sul quorum ci sono pochi casi di comuni con un solo candidato, ma si ripetono, mancano i candidati, il tema è molto attuale. La mia proposta è quella di rimandare la discussione sul tema anche se la proposta è arrivata dal Consorzio dei Comuni del Trentino. La possiamo portare a settembre, con un approfondimento, ma la legge di bilancio si deve votare”.
A quel punto si è passati alla discussione sugli ordini del giorno incardinati sulla prima legge: il numero 1, firmato da Alex Ploner (Team K) assente, sull'istituzione di un archivio storico degli archivi generali, è stato votato direttamente e non approvato. Il seguente ordine del giorno firmato da Franz Ploner (Team K) sulla qualità degli atti di legge e sulla loro correzione, è stato spiegato dal proponente. Respinto dall’aula. Il seguente odg è stato presentato da Paul Koellensperger (Team K) e riguardava la riorganizzare delle strutture della giustizia regionale.
Disco rosso da parte dell’aula. Il seguente odg firmato da Maria Elisabeth Rieder (Team K) vorrebbe si chiarisse il destino della giunta e degli assessori in caso di decadimento del Consiglio regionale e mettere in chiaro la loro funzione, delimitandola, in caso si dovesse votare una nuova delibera. Questo appunto nel caso di regime di prorogatio, dopo una nuova votazione, mentre si creano maggioranza e nuova giunta. L’odg è stato respinto. A quel punto si è votato il passaggio alla discussione articolata del disegno di legge numero 4, quella sul rendiconto della Regione. Gli articoli 1,2,3 sono stati approvati. La legge è stata votata separatamente dai consiglieri della Provincia di Trento (20 si e 14 no) e da quelli di Bolzano (16 si e 7 no) e sarà inviata ai revisori per la mancata maggioranza richiesta. A quel punto si è proseguito con il voto sul Dfr 2024 che è stato approvato con 36 si e 21 no. La discussione è proseguita con la discussione degli odg presentati sul disegno di legge n 5,l’assestamento di bilancio, con il primo firmato da Paul Koellensperger (Team K) che vorrebbe mettere in raccordo i consiglieri regionali con i ministeri per evitare disegni di legge a rischio impugnativa tramite la concertazione: respinto dall’aula. L’odg seguente firmato da Maria Elisabeth Rieder (Team K) riguarda la delimitazione in due livelli, al posto dei 3 di prima, dei progetti in materia di lavori pubblici. Testo respinto. L’odg seguente è stato solo votato per la mancanza del proponente e respinto.Vanessa Masè (La Civica) ha illustrato un odg sulla conciliazione tra lavoro femminile ed educazione dei figli, con contributi regionali molto più diffusi in Alto Adige rispetto al Trentino. Masè ha chiesto una maggiore conoscenza e pubblicità in Trentino. Approvato. L’odg seguente di Franz Ploner (Team K ) era impostato su una maggiore pubblicità dei membri dei comitati del riesame dei bilanci e dei rendiconti della Regione. Ora - ha detto - sono composti da tre membri estranei al Consiglio ma sulla loro identità ci sono ad oggi delle linee di riservatezza che crediamo meritino però maggiore trasparenza. Proposta respinta dall’aula. Il seguente odg presentato da Madeleine Rohrer (Verdi) sul tema del regolamento della digitalizzazione negli enti pubblici, con molti comuni che non si sono ancora adeguati a questi strumenti. Respinto. Filippo Degasperi (misto) ha presentato un odg sulla tematica delle iniziative dell’Euregio che dovrebbero vedere un maggiore coinvolgimento delle scuole, con scambi tra scuole di lingua di diverse provenienze.L’odg è stato respinto. Il testo seguente portava la firma di Michela Calzà (Pd) ed è volto a mettere in campo delle iniziative per incrementare la partecipazione alla vita politica con uno studio apposito. Respinto dall’aula. Il testo seguente portava la firma di Paolo Zanella (Pd) sul tema di cittadini che hanno un’identità di genere non conforme al momento del voto, visto che al momento - ha spiegato - le liste elettorali sono ora divisi in due generi, maschile e femminile. Il testo è stato respinto.
A quel punto si è passati alla discussione articolata del disegno numero 5. L’articolo 1 aveva diversi emendamenti. Il primo è stato presentato alla 23.18 dalla maggioranza, primo firmatario Maurizio Fugatti, un maxi emendamento che di fatto sostituiva per intero l'articolato della legge in discussione e che il presidente dell’aula Roberto Paccher, secondo il regolamento citato dal presidente stesso, avrebbe messo in discussione per primo. A quel punto la minoranza ha chiesto una sospensione per decidere su come comportarsi con Francesco Valduga (Campobase) molto critico sulle modalità della presentazione del maxi emendamento. Sulle modalità della presentazione del maxi emendamento anche Filippo Degasperi (misto) ha espresso la propria perplessità. Molto duro anche Paul Koellensperger (Team K) che ha annunciato che le minoranze a quel punto avrebbero lasciato l’aula Cosa che poi è avvenuta.. La sola maggioranza a quel punto ha votato la legge con 36 voti favorevoli, facendo decadere tutti gli altri emendamenti, oltre 500. Voto fatto in modo separato per le due Province di Trento e di Bolzano, con il secondo inviato all’organo di rendiconto. La sola maggioranza ha votato poi stretto giro i documenti economici, ovvero i punti rimanenti all’ordine del giorno e la seduta a quel punto è stato chiusa alla 00.19.