Comunicati stampa
Arno Kompatscher eletto presidente della giunta regionale
In serata il Consiglio regionale, riunito a Trento, ha continuato il dibattito sulle linee programmatiche dell'esecutivo illustrato nel pomeriggio dal presidente indicato dalla maggioranza alla guida della giunta regionale, ovvero Arno Kompatscher. La consigliera Maria Bosin (Patt) ha detto che “stando e lavorando assieme si può fare il bene della propria comunità". Abbiamo una storia comune di grande spessore. Occorre ritrovare però entusiasmo”
Guglielmo Valduga (Campobase) ha detto” come l’elezione di una giunta regionale sia uno dei momenti più alti della nostra Autonomia. Occorre lavorare sapendo che i tempi cambiano, guardando all’Europa. Serve uno scatto in termini di innovazione, anche senza dare alla Regione nuove competenze. Io voglio dire “lunga vita” ad una Regione che sa riformarsi".
Stefania Segnana (Lega) ha osservato come “la composizione della giunta regionale, come tratteggiata dagli accordi tra i due presidenti, è stata corretta. Sia Kompatscher che Fugatti hanno sempre, del resto, dimostrato rispetto ed interesse per la questione femminile. Noi della Lega confermiamo il nostro appoggio, come già nella passata legislatura, al presidente Kompatscher. Nella scorsa legislatura abbiamo lavorato bene, difendendo la nostra Autonomia in sede romana. Da parte nostra c’è fiducia su quanto andremo a fare in questa legislatura”.
Lucia Maestri (Pd) ha detto di voler guardare al di là del contingente: “Non si debbono ripetere posizioni storicizzate, senza voler ampliare il dibattito. C’è una lettura bipolare della Regione, baluardo per alcuni, residuo del passato per altri. Non basta un accordo politico dettato da un buon rapporto di vicinato, la staffetta attuale è un risultato spurio. Certo c’è bisogno di un nuovo Statuto”
Francesca Parolari (Pd) ha detto di “aver apprezzato il programma di Kompatscher e di averlo valutato come un programma di centrosinistra. Credo serva più attenzione ai piccoli Comuni, manca personale. Si pensi a livelli organizzativi nuovi, con un salto di qualità. Serve occuparsi di più anche del tema della non autosufficienza e dei servizi alla persona”.
In sede di replica Arno Kompatscher ha detto di non aver potuto citare tutti i temi nella sua replica come nel caso dell’autosufficienza. “Il mio testo della relazione è uguale a quello di anni fa perché su questo non ho cambiato idea. In tema di giustizia serve altro personale vero, ma si sono fatti dei passi in avanti. Il collega Knoll ha detto che parlando di regione europea ho usato termini utilizzati da Hitler ma si tratta di una sciocchezza, visto che è presente in molti testi, anche scientifici. Per noi il tema fondamentale è l’Autonomia, senza quella del Trentino la nostra Autonomia sarebbe più povera.Va difesa assieme. Sulla staffetta tra presidenti dico che non cambia nulla tra noi, il periodo di due anni e mezzo resta. Mancherà solo la presenza simultanea dei due presidenti ma avremo modo ancora di parlarci, visto che io e Maurizio Fugatti ci sentiamo almeno due volte al giorno. Per quanto riguarda la presenza delle donne in giunta debbo dire che non si è mai pensato di fare un esecutivo tutto al maschile e l’espressione che doveva essere Trento a mettere una disposizione una donna per la giunta io non l’ho mai pronunciata. Va detto che ad oggi un testo dell'Intesa con Roma non c’è”.
A quel punto il presidente dell’aula Roberto Paccher ha dato il via alle votazioni, specificando che si doveva eleggere in primo luogo il presidente della Regione. Alla prima votazione Arno Kompatscher ha ricevuto 35 voti sui 36 richiesti, con 39 consiglieri di maggioranza presenti, e si è dunque convocata una riunione di maggioranza per fare chiarezza sugli equilibri politici, prima di indire una seconda votazione. Ma verso la fine della seconda votazione, tre consiglieri Franz Ploner, Rieder e Knoll, denunciavano che due colleghi consiglieri avevano mostrato la propria scheda uscendo dalla cabina. A quel punto, a loro dire, la seconda votazione andava annullata e ripetuta per garantire la segretezza. La segretaria questore Segnana confermava l’irregolarità e a quel punto si sono dovute distribuire ex novo le schede e rifare la seconda votazione, con ancora 36 voti necessari per l'elezione del presidente: ottenuti i 36 voti richiesti Arno Kompatscher veniva eletto presidente della Regione.
L’ordine del giorno prevedeva venisse votata la determinazione della composizione della giunta regionale, ovvero 5 assessori più il presidente, con voto elettronico: 35 i voti favorevoli e 24 contrari. Il presidente Paccher ha messo poi in votazione gli assessori divisi per gruppi linguistici. Il primo turno è stato riservato agli assessori italiani e il neo eletto presidente Kompatscher ha dunque proposto i nomi di Giulia Zanotelli, Carlo Daldoss e Angelo Gennaccaro. Zanotelli ha ricevuto 38 voti, Gennaccaro 37 voti e Daldoss 35 voti, Eletti dunque assessori i primi due, mentre per Daldoss si è dovuto ricorrere ad una seconda votazione, ancora con 36 voti necessari. I voti per l'elezione erano ottenuti da Daldoss al secondo tentativo. Per il gruppo linguistico tedesco veniva proposto dal presidente Kompatscher il collega della Svp Franz Locher: per lui 40 i voti ottenuti. L'ultimo nome proposto da Kompatscher per la sua giunta è stato quello dell'assessore ladino Luca Guglielmi che ha ricevuto 38 voti ed è risultato eletto. Per chiudere la seduta occorreva infine votare i vicepresidenti della giunta regionale: il presidente proponeva come vicepresidente vicaria Giulia Zanotelli, con una maggioranza richiesta sempre di 36 voti: ne ha ottenuti 37. Lochder è stato proclamato vicepresidente del gruppo tedesco.
A quel punto, alle 22.42, la seduta veniva dichiarata chiusa dal presidente Paccher. Prossima convocazione del Consiglio regionale in calendario ad aprile.
Imm Consiglio Regionale ELEZIONE PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE 13.03.2024