Comunicati stampa
Sostegno alla Carta delle lingue minoritarie. Non passano le proposte di legge di 5 Stelle e Verdi.
L’aula del Consiglio regionale riunita anche nel pomeriggio a Bolzano ha continuato l’esame della proposta di legge Nr. 51: “Disposizioni in materia di nomina degli organi di amministrazione delle società a partecipazione regionale: modifiche alle disposizioni legislative regionali vigenti in materia” (presentata dai consiglieri regionali Marini e Nicolini). La discussione è ripresa con Diego Nicolini (Cinquestelle) che ha osservato come la proposta “vada nel segno di nuovi bisogni di trasparenza e di democrazia”. Alex Marini (Cinquestelle) ha detto che “tutti i curricula delle società pubbliche non rispettano le norme europee e che sembra anche esserci un sostanziale disinteresse a mettersi in regola”. Magdalena Amhof (Svp) ha detto di “riconoscere il lavoro fatto dai colleghi con questo ddl ma che la maggioranza non lo voterà. Da noi vige una separazione tra esecutivo e legislativo, le nomine nelle società partecipate non spettano all’aula”. La giunta regionale per bocca dell'assessore Lorenzo Ossanna ha dato parere negativo: “Le commissioni regionali non hanno il compito di scegliere e proporre i nomi per le società, resta la divisione dei poteri. La trasparenza è naturalmente importante, come lo è il controllo fatto dal Consiglio”. In corso di replica Marini ha detto di aver immaginato che la propria legge non sarebbe andata avanti ma spiace comunque notare anche un certo disinteresse sul tema”. La legge non è stata ammessa alla discussione articolata con il voto che si è registrato subito dopo e dunque anche il ddl è stato respinto.
Il punto successivo è stata la mozione numero Nr. 50, sulla Carta europea delle lingue regionali e minoritarie, firmato dal consigliere Luca Guglielmi, Fassa: “Si tratta di promuovere un bene culturale ed una ricchezza e la Carta, già riconosciuta a livello europeo, non ha avuto lo stesso destino ancora in Italia ma di recente è stata incardinato a Roma un disegno di legge della senatrice Elena Testor. Chiediamo alla giunta di attivarsi in tempi brevi per ottenere questa ratifica”. Magdalena Amhof, Svp: “La minoranza tedesca che noi rappresentiamo ha tutto l’interesse a portare avanti il tema. Vogliamo venga ratificata”. Uli Maier, Freiheitliche, ha detto di voler votare a favore della mozione che già nel 2016,vide il contributo del gruppo sul tema La giunta regionale per bocca dell'assessore Giorgio Leonardi ha dato parere positivo.. Mozione accolta all’unanimità.
Il punto successivo, è stato il disegno di legge, Nr. 57: Modifica della legge regionale 3 maggio 2018, n. 2 (Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige) come vigente in materia di trasmissione in diretta delle sedute dei consigli comunali (presentata dagli onorevoli Foppa, Dello Sbarba, Staffler, Coppola e Zanella). Lo ha presentato la prima firmataria Brigitte Foppa (Verdi): “Noi siamo responsabili anche di quanto avviene nei Comuni ed i consiglieri lavorano in condizioni difficili. Ci sono spesso temi molto importanti e le sedute sono quasi sempre pubbliche. I cittadini volendo possono seguire, nella pandemia anche noi abbiamo sperimentato tutte le potenzialità ed i limiti delle sedute in modalità telematiche. Noi chiediamo venga trasmessa in formato audio e video la seduta di ogni consiglio comunale e che i file rimangano a disposizione anche dopo, in archivio, per garantire la tracciabilità di quanto si dice nei Consigli”.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha osservato come “Noi parliamo spesso come ci sia una sorta di disaffezione alla politica, chi lavora nei consigli comunali fa un grande lavoro e credo che valorizzare il proprio impegno sia una cosa senz'altro valida. Sarebbe una scelta molto apprezzata”. Helmut Tauber, Svp, ha osservato: “Ci sono già molte possibilità di fare trasmissioni in diretta e se e come farlo spetta credo ai singoli Comuni”. Uli Mair (Freiheitliche) ha detto di condividere l’idea e che “la trasparenza va senz’altro bene visto che si tratta di incarichi avuti tramite un’elezione popolare, incarico pubblico”. Alex Marini (Cinquestelle) ha detto” di aver notato che quando si presentano ddl per ampliare la trasparenza vengono sempre bocciate. Noi siamo a favore”. Magdalena Amhof (Svp) ha detto che “debbono essere i Comuni a decidere che tipo di trasmissioni fare delle proprie sedute, siamo per la sussidiarietà. Quindi la proposta per noi va respinta”. L’assessore regionale Manfred Vallazza ha detto che un obbligo per tutti i Comuni sarebbe troppo oneroso e la norma solleva perplessità sul fatto che rimanga poi in archivio per molto tempo. Quindi parere negativo”. In replica la consigliera Foppa ha detto che “per avere trasparenza si debbono fare delle fatiche enormi. Dovreste provare, cari colleghi, la fatica di un consigliere comunale di minoranza nei Comuni. Spesso c’è sufficienza”. A quel punto è stato votato il passaggio alla discussione all’articolato: possibilità respinta, assieme al ddl.
L’aula si è occupata dell’istituzione dell’osservatorio per la criminalità organizzata, come proposto dal ddl Nr. 26 con primo firmatario Alex Marini (Cinquestelle): “L’Osservatorio o una commissione antimafia sono presenti in quasi tutte le regioni italiane. L’obiettivo sarebbe quello di raccogliere e archiviare documenti sul tema. Di questo tema in questa legislatura ci siamo confrontati molte volte. In Commissione abbiamo raccolto solo pareri convintamente favorevoli. Dopo 4 anni di discussioni siamo arrivati al voto, vediamo come andrà a finire”. Giorgio Tonini (Pd ) ha ringraziato “i proponenti e ha chiesto alla maggioranza di pensare bene prima di bocciare il ddl a scatola chiusa”. A quel punto la seduta è stata chiusa dal presidente Noggler. Appuntamento a luglio con però il solo assestamento di bilancio come tema.