Comunicati stampa
Indennità dei consiglieri, votato emendamento che ne toglie l'agganciamento automatico all'Istat per l'inflazione
La seduta pomeridiana del Consiglio regionale, riunito in aula a Bolzano, è inziata con la richiesta delle minoranze: quella di esaminare l’emendamento messo a punto dalla maggioranza sul trattamento economico dei consiglieri. Per questo è stata accordata dal presidente dell’aula Josef Noggler un’interruzione di 30 minuti. Sul tavolo dei consiglieri sono tornati i tre disegni di legge sul tema che erano già stati presentati nella seduta del mese scorso. Il primo intervento è toccato alla consigliera Maria Elisabeth Rieder (Team k) una delle firmatarie del disegno di legge Nr. 16) : “Il tema è stato discusso a lungo ed oggi è stato presentato un ulteriore emendamento. Si era detto che sarebbe servito un intervento condiviso ma dalla maggioranza nessuno mi ha chiesto nulla. Il nostro emendameto prevede che le indennità siano congelate e che l’adegumaento all’inflazione venga tolto. Per come è strutturata la retribuzione dei dipendenti pubblici agganciare, come vorrebbe la maggioranza, la nostra retribuzione alla nostra non è realizzabile nei fatti”.
Per quanto riguarda il disegno di legge Nr. 33 primo firmatario Filippo Degasperi ha fatto delle osservazioni sul metodo, annunciandone il ritiro: “Noi non siamo stati contattati dalla maggioranza, oggi si vorrebbe modificare l’impianto di una intera legge con un emendamento, invece che limitarsi alla sola questione dell’agganciamento automatico all’Istat. Toccare una intera legge con questa leggerezza ci metterebbe a rischio e mi fa specie che al mio disegno di legge venga attaccato, senza gradimento, un emendamento non gradito. Se dovesse essere così io ritirerei il mio ddl. Trattamento economico, vitalizi, e altro, non vanno aggiunti alla mia legge. Dunque lo ritiro”.
A quel punto Mirko Bisesti (Lega) ha aggiunto che “con un emendamento si voleva e poteva chudere tutto oggi. E a questo punto annuncio di voler fare nostro il disegno di legge che Degasperi ha ritirato”.
Riccardo Dello Sbarba (Verdi), firmatario della proposta di legge Nr. 44, ha osservato che “oggi dopo l’incontro con i sindacati si sono mosse le acque, ma il rischio è quello di intorbidirle. Va fatta chiarezza. Si vuole superare un conflitto tra il mondo esterno e quello del consiglio regionale, un conflitto che c’era. Mi conforta che lo si voglia superare, ma serve un passaggio condiviso e la nostra proposta, forse minimal, avrebbe tolto questo tema dal tavolo. La proposta della maggioranza va a mettere troppi temi non verificati e non pronosticabili oggi. Si rischiano di fare troppi errori”. Alex Marini (Cinquestelle) ha detto di avere dubbi sulla possibilità che per regolamento il consigliere Bisesti possa fare proprio il ddl che era stato presentato da Degasperi”. Ma la presidenza Noggler ha ribadito che la possibilità esiste perchè il ritiro è avvenuto prima del passaggio alla discussione generale e che in passato era stato applicato. Si parla di una proposta qualsiasi”. A quel punto chiusa la discussione generale, si è votato il passaggio alla discussione articolata del disegno di legge 16. Passaggio che è stato respinto.
Votato poi il passaggio alla discussione articolata del disegno 33, ora fatto proprio dalla maggioranza: 30 i voti favorevoli per un ddl che si riassune a questo punto in un emendamento presentato a prima firma del capogruppo della Lega, Mirko Bisesti e condiviso dalla maggioranza: “Tema annoso che vogliamo superare, prevedendo la soppressione dell’Istat riferita alle indennità consiliari, ai rimborsi spese e anche a tutti i vitalizi. Il meccanismo prevede l’applicazione di un nuovo meccanismo di adeguamento alla voci di spesa che prende a riferimento per le indennità ed i rimborsi spesa le percentuali di adeguamento percentuale riservate al personale, dell’area non dirigenziale, della Regione. Non solo. Per gli assegni vitalizi di reversibilità ci si riferisce alle percentuali di perequazione previste per i pensionati. Il nostro intervento va nel segno dell’equità e della giustizia, togliendo quello che è sempre stato visto come un privilegio” ha detto Bisesti.
Carlo Vettori, Forza Italia: “L’agganciamento delle indennità a quelle dei dipendenti regionali ha luci ed ombre ma va comunque nel segno di un cambiamento che si richiedeva a gran voce da anni”.
Alessandro Savoi (Lega) “il blocco dei nostri aumenti legati all’Itstat è stato votato da questa maggioranza, grazie ad un emendamento presentato dal presidente dell'aula Noggler. Ben venga che si facciano dei cambiamenti in questo senso. Il cambiamento proposto oggi dal collega Bisesti va nella direzione proposta dai sindacatk nell’incontro fatto oggi qui a Bolzano”.
Ugo Rossi (Upt): “Bene che la vicenda venga tolta finalmente dal tavolo, era davvero ora. Ora non vorrei però si assistesse alla gara mediatica per intestarsi i meriti della scelta. Non è nemmeno normale e nemmeno giusto che un presidente della Provincia arrivi a guadagnare 400 euro più di un consiglere provinciale? Io comunque mi tagliai da presidente 800 euro di stipendio con un decreto. E non ho avuto la coda di persone per ringraziarmi”.
Luca Zeni (Pd) ha detto che “il cambio della legge oggi viene fatto perchè ci si è accorti che l’impianto non funzionava. Per cambiare tutto, non solo l’adeguamento Istat, serviva maggiore approfondimento”. Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha detto che “si è fatto un passo avanti ma non si sanno le conseguenze di questo emendamento nel prossimo futuro. Forse andava approfondito di più dal punto di vista tecnico”.
Alex Marini (Cinquestelle) ha detto che l’emendamento ha un difetto di trasparenza: “Andrebbero aggiornate le cifre. Bastava approvare un principio generale per poi lasciare ad un regolamento il come muoversi. C’è forse un conflitto d’interessi nell’andare a contrattare poi gli stipendi dei dipendenti della Regione”. Filippo Degasperi ha osservato che appropriarsi del suo disegno di legge è stato scorretto. A quel punto l'emendamento è stato approvato con 30 voti favorevoli. E la seduta è stata tolta. La legge nella sua interezza sara esamintata e votata a giugno.