Comunicati stampa
Il presidente del Consiglio regionale: “La proposta di ridurre l'indennità di mandato dei consiglieri non è stata accolta dalla Commissione legislativa”
Oggi la proposta di legge sulla "Riduzione delle spese per il trattamento economico dei consiglieri regionali, l'abolizione di varie indennità e l'introduzione di un sistema pensionistico puramente contributivo" è stata discussa dalla competente Commissione legislativa del Consiglio regionale. Il ddl è stato presentato dal presidente Josef Noggler a nome del Collegio dei capigruppo, ma non è stata poi approvato.
"Prendo atto della decisione odierna della Commissione legislativa del Consiglio regionale. La mia proposta di legge avrebbe comportato un notevole risparmio per il Consiglio regionale. La decisione finale sarà ora presa in Aula", spiega Josef Noggler. "In questo contesto, è importante per me sottolineare che il presente progetto non era né una mia proposta personale né una proposta politica della SVP. Piuttosto io, in qualità di Presidente, ho cercato di elaborare un progetto non di parte a nome dei capigruppo del Consiglio regionale", continua Noggler.
"Oggi ogni deputato riceve un importo netto di 5.896 euro come indennità di mandato. Il valore attuale dell'indennità prevista dalla legge arriva a 6.700 euro netti, compreso il rimborso delle spese di viaggio per le riunioni. Di conseguenza, dopo la bocciatura odierna in Commissione legislativa, non ci sarà nessuna riduzione dell'indennità di mandato, nessuna cancellazione dell'adeguamento all'inflazione e nessuna eliminazione del rimborso spese, e quindi nessun risparmio per il Consiglio regionale per un totale di 2,3 milioni di euro all'anno”.
Il nuovo disegno di legge avrebbe ridotto la retribuzione netta dei parlamentari
Conclude Noggler: “Secondo la proposta respinta oggi, la retribuzione netta mensile dei consiglieri sarebbe inizialmente scesa a 6.361 euro senza alcun altro beneficio. Inoltre, la bozza avrebbe previsto un prelievo di solidarietà pari al 18,5% dell'indennità giornaliera per sostenere le famiglie in difficoltà. Questo prelievo sarebbe confluito in un fondo appositamente istituito e gestito da un organismo separato: 1,5 milioni di euro per ogni legislatura. Con questa bozza, quindi, i consiglieri avrebbero ricevuto un totale di 5.961 euro netti al mese, di cui 2.100 euro sarebbero stati rimborsati come spese”.
La decisione finale spetterà ora all’aula del Consiglio regionale.