Comunicati stampa
Respinto dall’aula il voto sperimentale per corrispondenza nei Comuni
La sessione pomeridiana del Consiglio regionale riunito a Bolzano, dopo la pausa, ha ripreso in aula l’esame il Disegno di legge Nr. 32: Modifiche alla LR 3 maggio 2018 n.2 "Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige" con successive modificazioni e disposizioni per l'istituzione di un Consiglio dei cittadini a composizione casuale (introdotto dei Consiglieri Regionali Marini e Nicolini) ed illustrato da Alex Marini (Cinquestelle). Il testo prevede “L'istituzione di un consiglio cittadino per l'esigenza di una maggiore partecipazione della popolazione alla vita pubblica”. La discussione è ripresa con l’intervento della consigliera Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit): “Ho fatto personalmente una delle esperienze di cui si parla oggi, sono stata coinvolta a Scena in un gruppo in cui si parlava di associazioni, per parlare del futuro del nostro paese. Si sono affrontate decine di proposte. Ci sono già in atto assemblee dei giovani, dell’inclusione, ma una in particolare pensata per i cittadini è sicuramente una cosa in più”. Magdalena Amhof (Svp) ha detto che “già esiste nell’Euregio un’assemblea di cittadini, ora sono tre in particolare. Lo fanno nel Vorarlberg, questi istituti funzionano se c’è l’appoggio della cittadinanza. Queste iniziative non debbono finire nel cassetto. Per ora noi crediamo che si debba approfondire il tema e che non sia positivo imporre ai Comuni queste nuove assemblee, lo stesso Consorzio dei Comuni trentini ha dato parere negativo”.
A quel punto Alex Marini ha risposto alle osservazioni del Comuni, notando come sul tema “si registri una rapida alzata di scudi e che in questa fase i sindaci sembrano avere altro a cui pensare, visto l’imminente campagna elettorale per le provinciali di ottobre". L’assessore regionale Giorgio Leonardi ha motivato il parere negativo della giunta, “ci pare che un testo di questo tipo andrebbe contro la riduzione del numero dei Consiglieri che è stata decisa nel recente passato”. La votazione dell’aula ha respinto, con 28 voti contrari, il passaggio alla discussione articolato del ddl.
I lavori pomeridiani sono proseguiti con il Disegno di legge Nr. 29: Modifiche alla legge regionale 3 maggio 2018, n. 2 “Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige” e successive modificazioni e disposizioni per semplificare e modernizzare le procedure di voto (presentato dai Consiglieri regionali Marini e Nicolini). “L'obiettivo di questo disegno di legge è quello di introdurre nuove norme di dettaglio per semplificare, velocizzare e modernizzare le procedure di voto nelle elezioni comunali e nei referendum. Si prevede inoltre di unire elezioni comunali e referendum a livello comunale, statale e statale, di pubblicare digitalmente i manifesti elettorali in un'area separata del sito istituzionale comunale, di introdurre il voto per corrispondenza in via sperimentale per le elezioni comunali e il voto per corrispondenza in caso di votazione di elezioni comunali e referendum a livello comunale” viene spiegato. Marini ha anche osservato che, a suo dire, respingere in modo sistematico tutte le proposte di legge di questo tipo faccia passare un messaggio molto negativo. Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha aggiunto che “in effetti il tema dell'astensionismo alle elezioni, visto quanto è accaduto di recente in Lombardia e nel Lazio, è di grande attualità. Il livello di partecipazione è stato il più basso di sempre. I motivi sono tanti, c’è una crisi di fiducia nel confronto dei partiti ed una delega (o una ostilità) alla politica, sono le due facce della stessa medaglia. La soluzione è una buona politica ma c’è pure il motivo di una società che è cambiata. Occorre adeguare il modo di votare alle esigenze della popolazione, il sistema deve essere all’altezza del modo in cui la vita si è trasformata. Diego Nicolini, Cinquestelle, ha detto che “la crisi della politica è presente, coè vero che l’intermediazione non è più accettata da una parte della società. Ma questa crisi di metodo non vuole dire che non ci sia più voglia di partecipare. Le grandi innovazioni sono fatte anche da chi non ha una diretta esperienza politica. L’apporto di facce nuove e di strumenti di democrazia digitale è necessario e lo si può fare valorizzando delle competenze che arrivano dalla società civile”.
Hanspeter Staffler (Verdi) ha aggiunto: “Ci troviamo di fronte ad un’analisi della situazione in cui versa la democrazia, ed oggi è la seconda volta. In quest’aula però l’interesse sul tema ci pare minimo. La popolazione ha sempre meno fiducia nel nostro comportamento. Il ddl del consigliere Marini ci deve fare ragionare sul voto per corrispondenza, modalità che in Austria ha già raggiunto il 15 per cento”.
Il voto per corrispondenza è certamente un arricchimento per la democrazia, ha detto Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), il problema è la fattibilità. In Alto Adige, le Poste Italiane non riescono a consegnare le lettere in tempo, vanificando il voto di tante persone che hanno scelto questa modalità di voto. Farlo rappresenta un diritto fondamentale e lo si deve poter fare nel modo più facile possibile. L’assessore regionale Lorenzo Ossanna ha detto che “il disegno di legge è apprezzabile, ma c’è un problema di incompatibilità con il nostro sistema elettorale, dove c’è il doppio turno ed è quasi impossibile inviare e ricevere le schede nell’arco di 15 giorni. Ad oggi il sistema non è applicabile”. In fase di replica Marini ha ringraziato tutti per gli interventi ed ha scelto di rispondere ai colleghi nonostante il parere negativo dell’esecutivo regionale. Il ddl non è stato ammesso alla discussione articolata e respinto, 28 i contrari e 19 i favorevoli.
Ancora a firma Cinquestelle il successivo Disegno di legge trattato dall’aula, il Nr. 50: Interventi per la valorizzazione e il riutilizzo di beni ed aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (presentato dai Consiglieri regionali Marini e Nicolini). “Questa è la riproposizione di uno schema messo a punto dal coordinamento delle Regioni e riguarda la tenuta del sistema socio economico. Non vogliamo intestarci questa battaglia. Si parla molto del sud Italia ma ora iniziamo a percepire questo tipo di presenza criminosa anche sul nostro territorio regionale, in particolare in provincia di Trento, penso a Lona Lases, ci sono delle situazioni difficili” ha osservato Marini. A quel punto la seduta è stata dichiarata conclusa.