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Comunicati stampa

Via libera alla ratifica della Conferenza Stato Regioni

Ampia discussione in aula su una mozione di Fdi per condannare ogni forma di totalitarismo: approvata Iniziato poi l'esame di un documento per rendere accessibile a tutti il diritto di voto, anche in caso di malattie o difficoltà

Il Consiglio regionale questo pomeriggio ha aperto la propria sessione di febbraio che ha in agenda anche per domani, mercoledì, una duplice sessione, mattutina e pomeridiana. Il presidente dell’aula Josef Noggler ha aperto i lavori con il disegno di legge  nr. 59, ovvero la Ratifica dell’intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (presentato dalla Giunta regionale). Il testo è stato illustrato dal presidente della giunta regionale Maurizio Fugatti: “La Provincia aderisce, fin dall’atto della sua costituzione avvenuta il 16 gennaio 1981, alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, organismo di coordinamento politico delle Regioni e delle Province autonome istituito su base volontaria dagli enti aderenti, il cui funzionamento è disciplinato da un regolamento interno. La Conferenza ha, quali finalità principali, il confronto e la mediazione politica tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano su questioni di comune interesse, l’elaborazione di posizioni comuni da rappresentare al Governo, al Parlamento e alle altre istituzioni dell’apparato statale e dell’Unione Europea. L’articolo 1 del presente disegno di legge prevede, pertanto, la ratifica, ai sensi dell’articolo 117, ottavo comma, della Costituzione, dell’intesa sottoscritta lo scorso 6 dicembre 2022 per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. L’articolo 2 stabilisce che l’intesa acquista efficacia alla data di entrata in vigore dell’ultima legge regionale o provinciale che ratificherà l’intesa. L’articolo 3 conferma il contributo annuale della Provincia a favore del Centro interregionale studi e documentazione (CINSEDO), con sede in Roma” ha concluso Fugatti. A quel punto il presidente della Commissione Denis Paoli ha  letto la relazione sulla discussione riguardo la legge in questione. 

La discussione generale ha visto l’intervento del consigliere Alex Marini (Cinquestelle): “A nostro avviso l’occasione è congrua per discutere il ruolo strategico delle Regioni nel dialogo con il governo. Non credo serva una mera ratifica di un atto già deciso. La nostra Regione può fare sintesi delle posizioni delle due Province autonome quando, non sempre, sono condivise. Le risorse che destiniamo al Cinsedo sono nell’ordine del mezzo milione di euro, serve quindi maggiore trasparenza. La Conferenza esprime molti pareri, su temi disparati. Per questo io ed il collega Nicolini abbiamo presentato numerosi odg”. Myriam Atz Tammerle (Sud -Tiroler Freiheit) ha osservato: “Noi siamo contro questa intesa, il testo solleva molti dubbi. Non credo sia interessante firmare un protocollo che persegua gli interessi della Repubblica, dobbiamo fare invece gli interessi dell’Autonomia. Non ci interessa l’unità giuridica dello Stato, questo testo  ci fa suonare un campanello d’allarme”. Alex Ploner (Team K):” Noi siamo favorevoli, si tratta di un organismo che esiste da anni. Certo che noi dobbiamo essere informati con puntualità di quello che si discute nella Conferenza delle Regioni. Lo meritano  anche i due Consiglieri provinciali, ora possiamo solo ratificare serviva maggiore discussione”. Magdalena Amhof (Svp): “Noi voteremo a favore, si tratta di un organismo che esiste da 40 anni. I temi nel passato sono sempre stati discussi e poi si sono avute risposte adatte alle nostre realtà. Non cambia nulla sul modo di lavorare, ora la Conferenza viene istituzionalizzata. Non lede i diritti del nostro Statuto di Autonomia”. Ulli Mair  (Freiheitliche) :"Questa possibilità di partecipare all’organismo non è uno svantaggio per la nostra Autonomia. ma proprio il contrario, non si toccano le nostre prerogative. Noi dobbiamo essere rappresentati a quel tavolo”. Marco Galateo (Fdi): “Credo che anche qui ci dovrebbe essere un voto all’unanimità, come è avvenuto del resto nelle altre Regioni a Statuto speciale. Se fossimo l’unica Regione a non sedere in quell’organismo non potremo fare valere i nostri interessi. Credo che tutti debbano riflettere su questo aspetto”. 

Alex Marini ha osservato che gli interventi sulla ratifica sono stati quasi unanimi: “La Conferenza aumenta il peso specifico della Regione nelle decisioni del Governo. Noi in quella sede possiamo dare dei contributi anche in tema economico, si può andare così nella direzione del federalismo, non di un semplice regionalismo. Serve uno scatto d’orgoglio. Si lavori per avere maggiore raccordo futuro tra la presidenza della Regione e le commissioni legislative”. A quel punto l’assessore regionale Lorenzo Ossanna ha chiesto una sospensione per riformulare in parte gli odg presentati da Marini ed il presidente Noggler ha chiuso la parte dedicata dalla discussione generale. Diego Nicolini (Cinquestelle) ha spiegato il primo due odg  presentati dal proprio gruppo ed ha detto che serve controllo sull’operato della Conferenza che “occorrano dei contrappesi sul lavoro dell'organismo". Maggiore sarà l’informazione maggiore sarà il coinvolgimento”. Sui punti dell’odg è stata chiesta una votazione per parti separate: la premessa è stata respinta, il primo punto del testo è stato approvato a larghissima maggioranza, il secondo è stato respinto. Marini ha poi spiegato il secondo odg del suo gruppo, una ricognizione delle leggi che regolamentano il tema dei rapporti tra le Regioni e la Stato-Regioni. L’assessore Ossanna ha accolto la richiesta di voto per parti separate, 5 votazioni, premessa e 4 punti. La premessa è stata respinta,  il punto 1 è passato all’unanimità,  il punto 2, 3, 4, respinti. A quel punto si è approvato il passaggio alla discussione articolata. L’articolo 1 ha ottenuto 59 sì ed 1 no, l’articolo 2 58 voti favorevoli, il 3 59 sì e l’articolo 4 58 favorevoli, come l’articolo 5.  La votazione conclusiva del disegno di legge ha incassato 59 voti favorevoli ed un contrario.

In aula si è passati a discutere la mozione nr. 44 presentata dai Consiglieri regionali Urzì, Ambrosi, Cia e Rossato per impegnare la Giunta regionale contro ogni totalitarismo. L’illustrazione è stata affidata al consigliere di Fdi Marco Galateo: “Serve mantenere viva la memoria delle vittime dei totalitarismi, non ci possono essere vittime di serie A e di serie B. Un documento simile è già stato approvato in sede europea, serve documentare e promuovere la storia anche in  sede regionale”. La consigliera Atz Tammerle ha osservato come “il documento è stato presentato da Fdi, mi stupisce lo abbiano fatto loro. Noi come minoranza austriaca abbiamo subito conseguenze negative, ci volevano italianizzare. Credo che il collega Galateo dovrebbe parlare di quello che è successo in Alto Adige, il monumento alla Vittoria dovrebbe essere messo in un museo non in pubblica piazza. Credo ci voglia una votazione per parti separata”.  Alex Marini ha detto come nel testo in questione “ci sia una moltitudine di situazioni. Occorre essere vigili sull’attuazione e sul rispetto dei diritti. Non solo con una posizione etica e morale. C’è molta strada da percorrere in questo ambito”. Riccardo Dello Sbarba (Verdi) : “Ci viene chiesto di votare di nuovo una mozione già votata a livello europeo. Il limite è quello che non condanna i totalitarismi di oggi, si parla di “memoria europea”. Ma la mozione arriva da Fdi e visto che si parla di memoria, caro Galateo, qualche parola su quanto avvenuto in Alto Adige andrebbe detta. Il vostro simbolo conserva ancora la fiamma del Msi, quella che scaturisce dalla tomba di Mussolini”. Il presidente della giunta Fugatti ha motivato le ragioni del voto separato, senza il punto 2 che è stato ritirato ma con il parere negativo sulla premessa. Galateo ha replicato alle osservazioni di Dello Sbarba: “Non ho problemi, io ho iniziato a fare politica nel 2001, dopo la svolta di Fiuggi. Siamo contro tutti regimi, lo abbiamo scritto. Questo passaggio per noi non è solo storico ma anche naturale. Non ho conosciuto nessun nostalgico”. Il vice presidente della Regione Arno Kompatscher ha detto che “anche a livello europeo le premesse sono state contestate da storici molto importanti. Il nostro no alla premessa non è contro i totalitarismi ma contro questo modo di scriverlo e rappresentarlo, con molte precisioni”. Giorgio Tonini, Pd, ha detto che “fare delle distinzioni sulle risoluzioni del Parlamento europeo rischia di renderci ridicoli e che servirebbe invece un testo importante e condiviso”.Anche Mirko Bisesti (Lega) ha detto che la stessa richiesta a Galateo era arrivata anche dal proprio gruppo politico. Stesso pensiero espresso anche da Alex Marini, “c’è superficialità riguardo ad una mozione presentata quasi due anni fa”. Dubbi ribaditi anche da Dello Sbarba. Il documento è stato poi comunque votato: bocciata la premessa, sì al punto 1, 3, 4,. con il punto 2 che era stato nel frattempo ritirato.

L’aula si è occupata della  mozione  nr . 45, presentata dai Consiglieri regionali Foppa, Mair, Alex Ploner, Coppola, Dello Sbarba, Köllensperger, Leiter (Reber), Franz Ploner, Rieder, Staffler e Zanella “per impegnare il Presidente del Consiglio regionale e l’Ufficio di Presidenza in materia di modificazione della legge elettorale e accessibilità al voto”. Brigitte Foppa (Verdi): “Parliamo del diritto di voto, su questo si misura la democrazia. Si veda come questo diritto oggi non sia apprezzato, basti vedere quanto avvenuto in questo fine settimana con un’altissima astensione. Qui parliamo invece di chi ha difficoltà ad accedere al voto, pensiamo ad anziani e malati. Non sempre si può avere un accompagnatore, ci sono casi in cui il voto non è più segreto. Potremmo pensare ad una figura di accompagnatore ufficiale. Con la pandemia è stato negato a persone contagiate di esprimere il voto. L’ideale sarebbe esprimere un voto universale per corrispondenza". Il presidente Fugatti ha detto che si tratta di "un tema delicato e molto importante. Ma introdurre innovazioni per la prossima tornata elettorale non si farebbe in tempo. Ci serve più tempo per delle valutazioni tecniche". Alex Ploner  (Team K) ha detto che "il tema delle barriere è anche molto fisico, tangibile, anche in questa aula. Basti vedere come è strutturata questa aula o i bagni di questo palazzo. Ricordo la convenzione dell'Onu sui diritti umani. Si deve votare in libertà ma anche con riservatezza. A quel punto la seduta è stata tolta. Si riprende domani.