Comunicati stampa
Via libera alla manovra finanziaria della Regione
Dopo l’approvazione in mattinata della legge collegata l’esame della manovra finanziaria è proseguito in Consiglio regionale nel pomeriggio. In discussione in aula a Bolzano il disegno di legge numero 55, ovvero la legge di stabilità regionale 2023 (presentata dalla giunta regionale) Il testo prevede un bonus una tantum di 200 euro per i percettori della pensione casalinga, una ridefinizione del compenso ufficiale per gli amministratori degli enti locali del Trentino e una semplificazione della procedura per il finanziamento dei lavori di ristrutturazione del tribunale di Trento. Sul testo era presente un ordine del giorno proposto da Paul Koellensperger (Team K) sul tema della pianta organica del personale amministrativo degli uffici giudiziari: “I concorsi hanno dato una parziale risposta a Trento mentre a Bolzano la situazione è drammatica. Serve un approccio più ampio, servono formazione continua e stipendi adeguati al costo della vita da queste parti. Si debbono regolarizzare le persone che ora sono precarie, tramite norme già previste dalla legge Madia. Ho messo tutto nel testo della mia mozione”.
Alex Marini (Cinquestelle) ha detto che serve un assessore che gestisca le materie in tema di giustizia e che il tema va affrontato nell’apposita commissione. Noi voteremo il documento”. Il presidente della giunta Maurizio Fugatti ha osservato che “la scopertura dei posti è motivata dalla vecchia gestione della partita dello Stato. Solo in un anno da parte nostra ci sono state 22 assunzioni e vogliamo proseguire in questo trend positivo. Nelle direttive della Regione è previsto un fondo sanitario integrativo per questo personale”. La votazione dell’odg è stata posticipata, dedicandole ben 13 votazioni separate per i diversi passaggi. Le premesse sono state respinte, il dispositivo ha incassato dei sì alla lettera a,b, no alla c, d, e. Via al comma 2, respinto il comma 3 e 4, accolto il 5 e via libera al comma 6.
Si è votato il passaggio all’articolato della legge: approvato. Via libera all’articolo 1, mentre l’articolo 2 prevedeva un emendamento tecnico della giunta sugli enti locali: ok dell'aula ad emendamento ed articoli 2, 2 bis, 3, 4. A quel punto c’è stata la votazione finale: legge approvata con 30 voti favorevoli e 14 no, 8 astenuti.
A quel punto in aula è stata discussa la nota di aggiornamento al Defr, su proposta sempre della giunta, incentrata sugli esercizi finanziari 202372025. Testo approvato in commissione. La votazione dell’aula sul documento ha visto 30 voti favorevoli.
Il presidente del Consiglio Josef Noggler ha quindi avviato la discussione del disegno di legge 56, ovvero il bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige per gli esercizi finanziari 2023-2025 (presentato dalla Giunta regionale). Nel 2023 sono stimate entrate e uscite per 385.911.945,20 euro (485.848.151,49 euro di conto cassa), il 73 per cento delle entrate (282,5 milioni) sono quote di entrate tributarie statali (di cui 225 milioni di Iva).
La consigliere verde Lucia Coppola con un odg incardinato sulla legge ha chiesto “l’introduzione di un bilancio ambientale della Regione nel proprio sistema contabile, puntando sulla dimensione qualitativa, misurando dunque le ricadute ambientali delle proprie decisioni e lavorando per il miglioramento delle condizioni”. Il presidente Fugatti ha dato parere negativo all’odg, spiegando come la progettazioni delle opere pubbliche sia in gran parte nelle competenze delle Province di Trento e di Bolzano. L’odg è stato dunque respinto. Un altro ordine del giorno, firmato da Vanessa Masè (La Civica) è stato incentrato sul traguardo del project financig di A22: “Ma nel transito della merci tra Italia ed Austria c’è ancora molto da fare e da migliorare. Si può considerare il tema in sede di Euregio. Non c’è solo la soluzione della ferrovia, almeno non oggi, servono degli anni. Nel 2024 la situazione sarà ancora più complessa visto che sarà chiuso per lavori il ponte Lueg, l’odg chiede che anche la Regione si faccia parte attiva per trovare una situazione con l’Austria, almeno togliendo il divieto notturno di transito”.
Sven Knoll (Sud -Tiroler Freiheit) ha osservato che “qui si dovrebbe lavorare per avere meno traffico e non certo per farlo aumentare. Si potrebbe pensare ad una galleria per incanalare il traffico durante i lavori in Austria, ma Autobrennero non pare collaborare con i propri vicini al nord. Dal Brennero passano molti più Tir di quanto non possa assorbire il territorio della Bassa Atesina e della Valle d’Isarco”.
Koellensperger (Team K) ha osservato come “A22 in questi giorni sia presa d’assalto.La proposta della collega Masè è fatta in termini troppo generici. Se ne potrà parlare nel Dreier Landtag nei mesi prossimi”.
Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha detto che “sul tema serve una strategia unitaria per difendere l’ambiente, un approccio contrario a quello della collega Masè. Anzi, noi dovremo ringraziare il governo del Tirolo che spinge gli autotrasportatori a modernizzare la propria flotta”.
Giulia Zanotelli (Lega) ha detto che “l’approccio, quello di un tavolo condiviso con i territori, va nella giusta direzione. Ma crediamo sia necessario audire i protagonisti delle categorie degli autotrasportatori, per sentire da loro quali soluzioni si possano prospettare sul tema”.
A quel punto la proponente ha deciso di modificare l’odg per riscriverlo. Più tardi la stessa proponente Masè ha detto in aula di essere stata messa a parte da parte del vicepresidente della Regione Arno Kompatscher un dialogo in atto con l’Austria sul tema dei trasporti su gomma. “Il testo - ha detto Masè - è stato dunque cambiato per favorire la circolazione e a contenere l’impatto ambientale”.
Il vicepresidente Arno Kompatscher ha voluto puntualizzare: “C’è un problema oggettivo che riguarda il rifacimento del ponte Lueg ma anche due gallerie in terreno altoatesino che debbono essere risanate. Abbiamo parlato di tutto questo con i territori coinvolti e con il ministero italiano, ma il sistema di dosaggio del traffico ad oggi non è ottimale. Non è sensato limitarlo solo all’Austria ma serve un coordinamento con la Baviera e l’Italia. I nostri colloqui non debbono iniziare con delle pretese, ci serve un sistema migliore. Quello attuale va migliorato. L’Autostrada A22 andrà digitalizzata con un sistema di prenotazione, ci serve introdurre un massimo di passaggi che guardi alla sicurezza”. Il testo finale dell’odg della consigliera Masè è stato riformulato secondo gli auspici espressi dal vice presidente Kompatscher, all’insegna della sinergia tra ambiente e trasporti: approvato con 35 voti favorevoli, 13 contrari.
L’ordine del giorno successivo, presentato da Walter Kaswalder con Luca Guglielmi primo firmatario, (Autonomisti Fassa), è incentrato sul palazzo della Regione di Trento, in piazza Dante:”Il palazzo va ristrutturato, i progetti ci sono. Chiediamo che ci si attivi per mettere in atto il progetto tecnico per metterlo a punto, soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento energetico”.
Luca Zeni (Pd) ha detto che la proposta è stata fatta da molti ma che si sono persi molti anni su questo tema. Sulla stessa falsariga Lucia Coppola (Verdi) che ha detto come il Palazzo della Regione abbia bisogno di “essere adeguato dal punto di vista dell’isolamento ambientale ed energetico”. Sven Knoll ha osservato che “Il Palazzo è orrendo e che per il suo gusto andrebbe smantellato. Questi soldi andrebbero dati alla gente che ha invece bisogno”. Il presidente Noggler ha precisato che “il Palazzo è della Regione ed il Consiglio provinciale ne è ospite”. Marini ha notato “come il tema fosse stato portato in aula già nel 2009. C’è uno studio ma non si è mai fatto nulla per migliorarlo dal punto di vista dell’efficienza energetica”.
Mirko Bisesti (Lega) ha osservato “come la proposta sia condivisibile e che il giudizio del collega Knoll che ha definito il palazzo orrendo sia personale ed ingeneroso”.
Alessandro Savoi (Lega) ha ricordato come “quel Palazzo sia quello dell’Autonomia per eccellenza. La struttura deve essere sistemata, ha molti anni. Ben venga dunque impiegare risorse del bilancio regionale per metterlo a norma”.
L’assessore Lorenzo Ossanna ha detto che il “Palazzo è un gioiello, tutelato, con un altissimo valore artistico e storico. Le problematiche sono legate al tempo, non è facile intervenire”. L’assessore Waldraud Deeg, competente per materia, ha osservato che “negli ultimi anni si sono fatti interventi molto urgenti su tetto e bagni. Il valore storico dell’edificio rende tutto ancora più storico, se lo vogliamo mettere nel bilancio serve una valutazione dei costi”. Il documento è stato approvato con 46 voti a favore e due contrari. Si è dunque passati all’articolato della legge 56: passaggio approvato. L’articolo 1 è stato approvato con 30 sì, via libera anche agli articoli 2, 3, 4. Sven Knoll ((Sud -Tiroler Freiheit) ha annunciato “il voto contrario alla legge di bilancio del proprio gruppo politico ritenendo che le competenze della Regione andrebbero trasmesse alle Province”. Voto finale con appello nominale per le due Province: per quanto riguarda Trento la legge è stata approvata con 15 sì e 9 no , per Bolzano 16 sì e 10 no. La legge non ha ottenuto la maggioranza dei 18 voti previsti per ciascuna Provincia e verrà inviata all’Organo per il riesame dei rendiconti.
L’ultimo punto in agenda dell’aula è stata la legge n.56, ovvero il bilancio di previsione del Consiglio regionale. Lo schema è stato illustrato dal vicepresidente del Consiglio Roberto Paccher : “Per l'esercizio 2023 si stimano entrate di euro 48.299.477,00 per competenza e di euro 73.329.477,00 per conto cassa e deliberate spese per euro 48.299.477,00 per competenza e per euro 49.075.824,80 per conto cassa” ha spiegato all’aula Paccher. Il documento è stato approvato con 31 sì, 8 no e 14 astenuti. A quel punto il presidente Noggler dichiarava chiusa la seduta.
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