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Comunicati stampa

Via libera alla diretta streaming dei lavori d'aula con traduzione simultanea

Una proposta fatta dai consiglieri della Lega ed approvata con voto unanime

Nel pomeriggio il Consiglio regionale ha ripreso la discussione sulla designazione di un Consigliere regionale,  appartenente alla minoranza politica ed al gruppo linguistico italiano, per il Comitato consultivo previsto dall’articolo 4, comma 1, della legge regionale 30 maggio 1993, n. 11 (Interventi a favore di popolazioni di Stati extracomunitari colpiti da eventi bellici, calamitosi o in condizioni di particolari difficoltà economiche e sociali), e successive modificazioni - in sostituzione di Sara Ferrari.  Era stato il consigliere del Pd Luca Zeni a chiedere una pausa per consultazioni politiche sul tema.  Zeni ha quindi proposto il nome di Paolo Zanella (Verdi). L’aula ha votato a scrutinio segreto: Zanella ha ottenuto 25 voti su 64 presenti, risultando eletto.

A seguire l’aula ha trattato la proposta di deliberazione n. 36: Approvazione del bilancio consolidato della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’esercizio finanziario 2021 (su richiesta della Giunta regionale). E’ toccato al vice presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher leggere la relazione sul tema: “il bilancio è stato approvato dalla giunta ed ora spetta al Consiglio”. L’assessore Lorenzo Ossanna ha aggiunto che “in questo esercizio nel 2021 le società controllate hanno avuto cifre positive, Il bilancio consolidato comprende, oltre al bilancio della Regione, anche quello della Giunta regionale, di enti come la Fondazione Haydn Orchestra e di aziende come Pensplan, Autostrada del Brennero e Banca d'Investimento Trentino-Alto Adige. Ossanna ha sottolineato che le società coinvolte hanno ottenuto un risultato positivo nel 2021, il patrimonio ha raggiunto oltre 2 miliardi di euro.  Il risultato complessivo negativo (108 milioni) è di natura puramente tecnica. Un giudizio positivo confermato anche alla Corte dei conti” ha detto Ossanna.

Hanspeter Staffler (Verdi) ha osservato come “il bilancio consolidato sia stato presentato in modo sommario, nel segno di quanto fatto negli anni scorsi. Vorrei sapere dove posso trovare la parifica della Corte dei Conti”.

Paul Köllensperger (Team K) ha detto di notare come “come sia cresciuto molto il costo del personale e che l’A22, come società, abbia molte spese”. Il vicepresidente della giunta regionale Arno Kompatscher rispondendo ha osservato come “una domanda per convertire l'illuminazione autostradale sia stata presentata alla società autostradale ed il presidente di A22 sta lavorando ad  una sua rapida implementazione.  Va detto che i ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha chiesto ai suoi funzionari di andare avanti in fretta con la concessione.  La documentazione presentata per la valutazione tecnica è stata valutata completa e valida. Ci dovrebbe essere anche un termine riservato alle osservazioni dei cittadini e delle parti interessate.  Allo stesso tempo, si otterrebbero le necessarie perizie.  È quindi realistico che ci sarà un risultato tre mesi dopo una possibile approvazione il 6 dicembre” ha detto Kompatscher. La valutazione si è chiusa con 31 voti a favore ed altrettante astensioni.

L’aula ha esaminato quindi la proposta di deliberazione n. 37: Richiesta al Consiglio regionale di accertamento della sussistenza dei requisiti per non indire il referendum consultivo fra gli elettori residenti nel Comune di Montagna (Bolzano) in relazione alla richiesta di modifica della denominazione ufficiale dello stesso Comune in “Montagna sulla strada del vino” (su richiesta della Giunta regionale). L’assessore Ossanna ne ha spiegato la ratio ed ha detto che su “questo tema ci sarà presto un disegno di legge”. La consigliera Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha osservato “che questo tipo di decisioni spetterebbe più alle Province e ai Comuni che non al Consiglio Regionale”.

Brigitte Foppa (Verdi) ha  ricordato “come lei  sia originaria proprio di Montagna e che sul cambio del nome c’è stata un’ampia discussione e che la popolazione è favorevole al cambio del nome”. A quel punto la deliberazione è stata votata ed ha ottenuto, come serviva, la maggioranza assoluta: 61 voti a favore.

L’aula ha trattato quindi il  disegno di legge n. 17: Disposizioni in materia di composizione ed elezione degli organi delle amministrazioni comunali – modifiche alla legge regionale 3 maggio 2018, n. 2 recante “Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige” (presentato dai Consiglieri regionali Köllensperger, Rieder, Faistnauer, Alex Ploner, Franz Ploner e Unterholzner). Nella seduta di ottobre erano già intervenuti diversi consiglieri.  A quel punto la giunta, per bocca dell’assessore Ossanna, ha dato parere negativo ma ha detto che una norma ad hoc verrà inserita in Finanziaria.  Il consigliere Köllensperger ha detto che, “trattandosi di elezioni comunali, si poteva avere più coraggio sul voto disgiunto, visto che si tratta di un voto molto legato alle persone”. Respinto  a quel punto dall’aula il passaggio a livello articolato.

E’ toccato  dunque alla  mozione n. 30, presentata dai Consiglieri regionali Urzì, Rossato, Cia e Ambrosi per impegnare la Giunta regionale ad avviare in modo partecipato una verifica dell’attualità della vigente legge regionale sugli enti locali al fine di garantire che ciascun gruppo linguistico possa determinare la propria rappresentanza negli organi dei comuni. Marco Galateo (Fdi) ha notato come  “si tratti  di una norma che dovrebbe servire per evitare la confusione che si sta registrando sul tema in Comuni, dove viene ignorata la componente etnica  italiana”. Il presidente Noggler ha detto che sul tema c’era già stata un’illustrazione della mozione, prima della sospensione, quando era stato il consigliere Urzì a dire di volerlo fare. E a quel punto Claudio Cia ne ha chiesto ancora la sospensione. Stesso destino anche per la mozione, successiva, la  n. 33, che  è stata presentata dai Consiglieri regionali Urzì, Rossato, Cia e Ambrosi per impegnare la Giunta regionale a prevedere il rispetto di tempi certi per la realizzazione del nuovo Polo della Giustizia di Bolzano, assicurandosi che in tale struttura possano trovare sede tutti gli uffici giudiziari presenti a Bolzano. 

La proposta  successiva è arrivata dai consiglieri regionali Dalzocchio, Paoli, Cavada e Moranduzzo (Lega) per “impegnare il Presidente del Consiglio regionale ad attivarsi per garantire quanto prima la traduzione simultanea in italiano e in tedesco delle sedute del Consiglio regionale anche a chi segue i lavori in remoto”. Un tema illustrato in dettaglio  dalla consigliera Mara Dalzocchio e che, dopo un incontro con l'assessora Osanna, ha leggermente modificato il dispositivo.  Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che” il bilinguismo va rispettato in termini più generali, non solo nella traduzione simultanea”. Marco  Dello Sbarba (Verdi)  ha aggiunto“che pare strano che la trasmissione delle seduta non sia già garantita nelle due lingue, visto che la traduzione c’è già”. Marco Galateo (Fdi) h a detto che ”si tratta di una scelta che va nella direzione della trasparenza e della partecipazione.”  Alex Marini (Cinquestelle) ha detto che “sul tema il Consiglio è già in ritardo, avendo più volte avuto rassicurazioni che il servizio sarebbe stato attivato al più presto”. Il presidente Noggler ha detto che “attivare la diretta con la traduzione simultanea non è stata una cosa così semplice come pare. Ma che la traduzione simultanea in aula verrà attivata anche a Trento con una spesa di oltre 120 mila euro. In termini generali il bilinguismo negli Uffici è garantito. Da dicembre dovremo essere in grado di trasmettere le sedute con trasmissione simultanea”.  La mozione è stata approvata all’unanimità.

A quel punto è toccato alla Mozione n. 39, presentata dai Consiglieri regionali Köllensperger, Rieder, Faistnauer, Alex Ploner e Franz Ploner per impegnare la Giunta regionale a ripristinare la dotazione organica presso le Corti e gli uffici della Regione. Köllensperger ha osservato  “come la situazione sia spesso a livello emergenziale. I tempi si allungano in modo notevolissimo, vista la sofferenza dell’apparato giudiziario. Ci sono carenze anche del 40 e del 50 per cento in taluni uffici".  La Svp ha chiesto di spostare a domani la trattazione per confrontarsi con i proponenti.

L’ordine del giorno ha preso dunque  in esame la  Mozione n. 41, presentata dai Consiglieri regionali Franz Ploner, Rieder, Köllensperger e Alex Ploner per impegnare la Giunta regionale ad introdurre la gestione collegiale nell’ambito delle aziende pubbliche di servizi alle persone (APSP). Franz Ploner (Team K).  “Soprattutto in questa situazione di emergenza con decisioni di grande portata per i residenti, i familiari e il personale infermieristico, sarebbe stato necessario che la comunicazione tra i singoli decisori fosse svolta a tutto campo e che gli aspetti interdisciplinari nella dipartimenti e per i residenti siano stati redatti insieme. È davvero un paradosso che un'istituzione assistenziale creata per le persone sia oggi gestito esclusivamente dalla Direzione Amministrativa”. Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha descritto “l'attuale struttura di gestione come obsoleta.  Si tratta di prendersi cura delle persone, quindi l'amministrazione non dovrebbe essere l'autorità suprema. Serve una leadership collegiale”. Paolo Zanella (Verdi) ha detto che il tema della gestione delle Rsa ha in effetti “qualche cosa di anomalo. Il dialogo è la migliore risposta all’utenza. La voteremo”. Il vicepresidente Kompatscher ha dato che “nelle due province la situazione è complessa, si tratta di strutture sanitarie e sociali allo stesso tempo.  Certo si può sempre migliorare ma non possiamo decidere qui,  senza sentire le parti in causa. Vi propongo di sospendere la mozione e di sentire i protagonisti, chi lavora in queste strutture”. Il proponente, Ploner, ha detto di accogliere la proposta della giunta ma che il tema è delicato e va affrontato con decisione.

La mozione, successiva, la n. 42, è stata presentata dai Consiglieri regionali Marini, Nicolini e Zanella per impegnare la Giunta regionale ad avviare un confronto con il Governo per assicurare, attraverso la costituzione di tavoli permanenti di coordinamento territoriale, il coinvolgimento dei comuni confinanti delle province autonome di Trento e di Bolzano e delle regioni Veneto e Lombardia nelle procedure di definizione della programmazione delle proposte progettuali di area vasta da realizzarsi con le risorse di cui al Fondo comuni confinanti. Alex Marini (Cinquestelle): “Il tema è di grande attualità. Il Fondo pesa per 40 milioni di stanziamenti per ciascuna delle due Province. Queste politiche pubbliche vanno armonizzate”. La giunta, per bocca del vice presidente Kompatscher, ha notato come il tema sia condivisibile: serve un maggiore coinvolgimento ma la Regione come ente non è la sede giusta per intervenire. Siamo dell’idea che questi temi vanno presentati alle due Province”. Alex Marini ha detto che il tema è stato già bocciato a Trento, dalla Provincia. Tema dunque sospeso e anche la seduta è stata aggiornata a domani mattina.