Comunicati stampa
Collaborazione tra Trento e Bolzano
Il Consiglio regionale è tornato a riunirsi a Bolzano dopo lo slittamento della seduta di settembre a causa della vicinanza della data di convocazione con le elezioni nazionali. Il presidente dell’aula Josef Noggler ha chiesto un minuto di raccoglimento per ricordare la scomparsa nelle scorse settimane degli ex consiglieri regionali Hans Lunger (Pdu, 1978-1983) Giuseppe Agrimi (Pri, 1983-88, 1993) e Claudio Betta (Pri, 1968-83, 1988-93).
La seduta è proseguita con la discussione della relazione sulle comunicazioni del Presidente della Regione Maurizio Fugatti sul Protocollo di intesa tra Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e Province autonome di Trento e Bolzano.
All'inizio si è registrato un intervento di aggiornamento sullo stato dell’arte proprio del presidente Fugatti: “Il protocollo, come detto a giugno in aula, mira a ricadute positive e buone pratiche. Collaborazioni in tema di rifiuti e di progetti sanitari, entrambi avviati in modo proficuo. In particolare in tema sanitario si nota un primo segnale positivo, nello scambio di prestazioni e servizi tra Trento e Bolzano. L’accordo interviene in specifici ambitI: l’oncoematologia (attraverso un programma di trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche), la protonterapia e la neuroradiologia con la creazione di un primariato a valenza regionale. Questa stamattina si è tenuta una riunione politica proprio sulla parte sanitaria del Protocollo d’intesa. Assieme al Presidente ed Assessore alla Salute della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, e all’Assessore provinciale di Trento, Stefania Segnana, abbiamo avuto modo di verificare lo stato di avanzamento delle attività coinvolte dal progetto sanitario comune, dal quale si rafforza il convincimento che questa collaborazione permette un miglioramento diretto dei servizi forniti ai nostri concittadini, anche grazie all’ampliamento delle competenze cliniche che i professionisti sanitari acquisiscono attraverso il confronto e la sinergia. I due progetti bandiera di questa collaborazione, cioè la protonterapia e la oncoematologia, nel frattempo sono state riconosciute di livello nazionale anche da parte del Ministero della Salute. Questo riconoscimento, anche grazie al protocollo, dimostra che la capacità di innovazione e l’ampliamento a livello regionale delle specializzazioni sanitarie riesce anche ad agevolare l’interazione con realtà nazionali”.
Ha proseguito Fugatti: “Sotto questo profilo ad esempio, da inizio anno sono stati curati cinque pazienti altoatesini nel centro di Protonterapia a Trento, un numero rilevante data l’alta specializzazione di questa terapia. Ricordo che il centro di protonterapia di Trento è una realtà completamente pubblica ed è il centro di riferimento a livello nazionale. Inoltre, è stata implementata l’attività del centro di competenza per il trapianto di midollo osseo a Bolzano con numeri importanti di pazienti provenienti dal Trentino. Nel frattempo si è intensificata inoltre la sinergia tra le due aziende sanitarie a livello di otorinolaringoiatria oncologia creando un centro specializzato a Bolzano. Anche per la chirurgia pediatrica e la pediatria ortopedica è in corso la creazione di un centro di specializzazione a valenza regionale. Oltre a questi numeri e a queste collaborazioni, un effetto importante che scaturisce direttamente dal protocollo è quello di intensificare la discussione tra specialisti del trattamento di casistiche complesse e per interpretare i dati clinici in maniera coordinata. Ciò è evidente con la creazione di un “Pediatrical Surgical Board” a scavalco tra Trento e Bolzano. In occasione di questo incontro, inoltre io ed il collega Kompatscher abbiamo inoltre concordato di voler individuare ulteriori ambiti per i quali le due aziende sanitarie intensificheranno la loro collaborazione. sono fermamente convinto che la strada che abbiamo intrapreso assieme, e cioè quella di una stretta collaborazione e di una maggiore sinergia tra le nostre province autonome e la regione, rafforzi la nostra autonomia e il suo esercizio concreto. Siamo altresì convinti che tale collaborazione, anche grazie al contributo che la discussione in aula oggi saprà fornire, potrà estendersi ad altri settori e progetti di interesse comune, concretizzando un modo d’essere e una funzione che sostanzi quella della regione” ha concluso il presidente della Regione.
La trattazione è proseguita con la discussione, con 10 minuti concessi ad ogni gruppo consiliare. Il primo intervento sul tema è stato quello del consigliere verde Riccardo Dello Sbarba (Verdi): “Bene che si prosegua con un cammino comune tra le due Province di Trento e di Bolzano. Non possono camminare separate. Secondo noi questo è però solo una continuazione di accordi già presi nel passato, c’erano già, non sono delle vere novità. Sull’inceneritore il nostro provinciale è diventato regionale, ma ha un impianto con un massimo da 130 mila tonnellate, non c’è una grande capacità ulteriore avanzata. Serve semmai un nuovo impianto”.
Paolo Zanella (Verdi) ha detto che “la Regione ha delegato quasi tutto alle due Province. Sono convenzioni già in atto da molto tempo. L’inceneritore di Bolzano è saturo, servono delle compensazioni ragionate sul tema”.
Luca Zeni, (Pd): “La comunicazione del presidente Fugatti conferma che non c’è una comune visione regionale, ma si mantiene quello che si è deciso nel passato. Vero che ci sono delle sensibilità diverse tra le due Province ma serve uno sforzo ulteriore”.
Mirko Bisesti (Lega) ha osservato : “Ieri a Trento, in Consiglio provinciale, l’opposizione con toni diversi ci accusava di non collaborare con Bolzano. Vero il contrario, ma non si può pensare che Bolzano possa supplire alle mancanze in tema di rifiuti, su una struttura si dovrà ragionare anche da noi. Bene il lavoro che si è fatto in tema di sanità, debbo prendere atto che ci si sta muovendo molto bene. Qui a Bolzano si parla in termini positivi della sanità trentina e lo fa il sindacato bolzanino Nursing Up che nega sui giornali che ci sia un esodo dal Trentino all’Alto Adige in questo settore, ma il collega Zeni, da ex assessore alla sanità, ne parla in modo diverso, facendo propaganda”.
Ugo Rossi (Upt) ha ringraziato la giunta regionale per il lavoro fatto: “Positivo che si mantenga la volontà di lavorare assieme. Arriviamo ad un protocollo che sarebbe stato bello avere ad inizio legislatura, ma che è arrivato quasi alla fine. Sui rifiuti si trovi qualche cosa da dare in cambio a Bolzano in tema di trattazione nell’inceneritore”.
Ivano Job (Misto) ha detto che “sarebbe servita in passato maggiore umiltà nell’affrontare in modo comune il tema dei rifiuti, ora ci sono delle situazioni di emergenza. Il trattamento dei rifiuti sarebbe auspicabile venisse fatto dentro i confini della nostra provincia”.
Alex Marini (Cinquestelle): “Io dal protocollo mi sarei aspettato qualche cosa in più. I risultati sono poco consistenti, si è fatto il minimo sindacale. Ma mancano numeri e dati. Io vorrei più collaborazione anche nei rapporti internazionali, sulle politiche fiscali, sui cambiamenti climatici”
Franz Ploner (Team K) : “Io mi vorrei fermare sul tema della sanità. Ci sono ambiti molto ristretti, ma si potrebbe fare di più in tema informatico delle due Aziende sanitarie, con un sistema congiunto che porterebbe enormi vantaggio. Noi dovremmo agganciarci a Trento per quanto riguarda la formazione del personale sanitario che fanno con Verona. Si dovrebbe collaborare di più in altri settori della sanità”
Il vicepresidente della Regione Arno Kompatscher è intervenuto sui temi sollevati: “Il termovalorizzatore di Bolzano funziona perfettamente con emissioni più bassi rispetto a quanto previsto e promesso. L’impianto ci offre aspetti positivi in tema di riscaldamento. Sulla differenziata abbiamo quote meno buone, leggermente, rispetto al Trentino e non possiamo accogliere una quota maggiore di rifiuti. Ora manteniamo questo standard ma per ora non possiamo prenderne di più, l’obiettivo nostro è quello di bruciare meno rifiuti. In tema sanitario collaboriamo su tutti i livelli con Trento, forse si poteva fare un sistema informatico congiunto, ora cambiare è difficile”.
L’aula ha preso dunque in esame la mozione, anticipata in accordo con i capigruppo, numero 51, presentata dai Consiglieri regionali Renzler, Amhof e Bacher per impegnare la Giunta regionale all’erogazione di un bonus di 200 euro ai titolari della pensione per casalinghe. Il tema è stato introdotto da Helmuth Renzler, Svp: “Sono oltre 2 mila le persone che in Alto Adige hanno questo tipo di pensione un intervento che vale 460 mila euro, mentre si deve pensare ad analoga misura per gli aventi diritto in Trentino. Invito il Consiglio a dare voto favorevole per un intervento una tantum in questa direzione”.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha notato : “Bene che si tratti questa mozione, abbiamo avuto molte richieste. Sono segnali molto importanti, Occorreva muoversi prima”. La seduta è stata interrotta in anticipo dal presidente Noggler per consentire alla maggioranza di mettere a punto la versione definitiva della mozione. I lavori riprendono alle 14.30.