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Comunicati stampa

Il Presepe trentino sarà il Presepe del mondo

Oltre 600 persone a Roma dalla Valsugana per l’inaugurazione del Presepe in Piazza San Pietro. Il 5 dicembre, alle 8.30 la messa in San Pietro con Mons. Lauro Tisi, alle 11.30 l’Udienza Privata con Papa Francesco e alle 16.30 l’inaugurazione del Presepe con l’accensione dell’albero.

Lorenza Ropelato, Roberto Paccher, Roberto Sartor
Lorenza Ropelato, Roberto Paccher, Roberto Sartor

“Il Presepe trentino sarà il Presepe del Mondo” – Così il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher, alla conferenza stampa di presentazione del Presepe, realizzato a Scurelle, in Valsugana, che sarà inaugurato il prossimo 5 dicembre in Piazza San Pietro a Roma.

Scelto dal Vaticano per il Natale 2019, il Presepe allestito in Piazza San Pietro ha alle spalle oltre vent’anni di storia, di impegno e di volontariato che ha coinvolto tutta la comunità. I bellissimi personaggi in legno a grandezza naturale raccontano la Natività e offrono uno scorcio del Trentino di inizio Novecento con le sue tradizioni, i suoi valori e i mestieri di un tempo.

“E’ un grande orgoglio per tutta la nostra terra che il Presepe che accoglierà migliaia di fedeli in Piazza San Pietro sia realizzato in Valsugana, a Scurelle e vanno ringraziati tutti quei volontari che si sono adoperati affinchè tutto questo fosse possibile. Le nostre tradizioni, la nostra storia, raccontate a tutto il mondo attraverso uno dei simboli più importanti del Santo Natale”. Così il Presidente Paccher, che ha voluto rendere merito all’impegno dell’amministrazione comunale, dell’Associazione Amici del Presepe, del Corpo dei Vigili del Fuoco e dei tantissimi volontari di Scurelle che hanno partecipato alla realizzazione di questa straordinaria opera d’arte.

“E’ un percorso iniziato vent’anni fa grazie all’Associazione Amici del Presepe e in particolare all’iniziativa di Ivo Tomaselli. L’occasione – ha ricordato la Vicesindaco di Scurelle, Lorenza Ropelato – è nata nel 2016 quando abbiamo avuto l’onore di portare un nostro albero per Piazza San Pietro. Allora abbiamo detto di avere anche un Presepe e dal Vaticano ci hanno chiesto alcune foto. E così è partito tutto: un anno di preparazione per poter portare a Roma il nostro Presepe, che non è solo di Scurelle, ma di tutta la Valsugana. Tutta la Comunità è stata coinvolta e siamo orgogliosi che ci sia stata data questa possibilità”.  La Vicesindaco ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno preso parte all’iniziativa, dagli Amici del Presepe, ai vigili del Fuoco ai tanti volontari e gli sponsor privati che si sono messi a disposizione.

Sono 35 i Vigili del Fuoco Volontari di Scurelle, di cui 20 sono scesi a Roma per poter allestire tutte le strutture: “Quando il Sindaco ci ha chiesto se saremmo stati disposti a montare il Presepe a Roma – ha detto Roberto Sartor, Comandante dei Vigili del Fuoco Volontari – abbiamo accolto subito con entusiasmo l’idea. Abbiamo dovuto ricostruire le casette ex novo, perché quelle che c’erano non potevano essere trasportate e abbiamo lavorato un anno per far sì che potesse andare tutto bene. Quando siamo arrivati a Roma eravamo così entusiasti che abbiamo montato tutte le strutture in una giornata, mentre avevamo previsto di impiegarne due”. 

Anno dopo anno, il Comitato “Amici del Presepio e recupero tradizioni locali Scurelle” ha contato sulla collaborazione di tutto il Paese, dall’amministrazione comunale agli Alpini, dai Vigili del Fuoco Volontari ai bimbi della scuola elementare, dalla parrocchia al Gruppo Missionario, fino ai privati cittadini e alle imprese del circondario. Tutti hanno contribuito, con un oggetto di famiglia attraverso cui narrare il lavoro dei propri avi, le vesti delle statue, la costruzione delle capanne, la condivisione dei saperi di un tempo e il sostegno verso il lavoro degli artigiani.

Le statue sono state realizzate a grandezza naturale e completamente in legno. La grande espressività dei loro visi è opera dall’artigiano Felix Deflorian, con la collaborazione dei figli Tiziano e Maria Rosa. La realizzazione del presepe è stata curata dal Comitato presieduto da Ivo Tomaselli e da circa 70 volontari.  Il Presepe vede la presenza di due casette, anch’esse tipiche del Trentino: la stalla in cui è posta la Natività, e la Casera, tipica abitazione tradizionale del Lagorai. L’allestimento è cresciuto negli anni. E così, intorno ai personaggi sacri e tradizionali del Presepe, si è sviluppata via via una piccola comunità montana, simbolo della semplicità della vita di un tempo, del rispetto della natura e dei valori della solidarietà e della bontà. Tra i personaggi raffigurati, ci sono alcune figure tipiche di queste valli trentine, come il Kromaro, venditore itinerante di stampe religiose che girava l’Europa, ma anche la giovane casara con in mano la Pigna, strumento tradizionalmente usato per fare il burro, o la donna che fila la lana delle pecore per riscaldarsi durante i mesi più rigidi. I personaggi sono complessivamente ventitré. Tra questi ci sono anche i tradizionali pastori accompagnati dalle pecore e dalle caprette (si tratta di animali impagliati nel rispetto di tutte le normative vigenti in materia. Nessun animale è stato soppresso per la realizzazione del Presepe). Non mancano poi riferimenti al bosco trentino, duramente colpito nel 2018 dalla tempesta Vaia come i tronchi spezzati dalla furia del vento e alcune   radici di alberi sradicati posizionate attorno al presepe.

Le strutture sono state progettate dall’ingegner Andrea Ropelato, mentre la direzione artistica è stata curata dall’architetto Lanfranco Fietta per la direzione artistica.

Un ringraziamento particolare è stato dato dalla Vicesindaco alla Tomaselli Costruzioni per aver concesso il capannone per il montaggio del presepe; Xlam che ha fornito i pannelli per costruire le strutture, tutte le ditte che hanno messo a disposizione mezzi e personale: Tecnoluce di Castel Ivano, Trentino Energie di Scurelle, Nord Trasporti, Andriollo Trasporti, Girardelli trasporti, Ecoopera. Il Corpo dei VVFF volontari di Scurelle, il Comitato Amici del Presepe, il Gruppo Missionario e tutte le persone che a vario titolo hanno contribuito all’allestimento dell’opera. 

 

E’ possibile scaricare qui un breve filmato.

In allegato alcune fotografie.