Comunicati stampa
Consiglio regionale: approvati tutti i punti all'ordine del giorno
Salorno cambia nome e diverrà Salorno sulla Strada del Vino. Approvata anche la mozione che impegna l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a pubblicare entro 30 giorni dalle elezioni provinciali le norme che individuano i criteri di formazione della Giunta regionale e il voto, indirizzato a Roma, per agevolare le donne in maternità che lavorano nelle piccole imprese.
Denominazione del Comune di Salorno sulla Strada del Vino
Il primo punto all’Ordine del Giorno del Consiglio regionale la Proposta di deliberazione n. 3: Richiesta al Consiglio regionale di autorizzare la Giunta regionale a non indire il referendum consultivo fra gli elettori residenti nel Comune di Salorno (BZ), in relazione alla richiesta di modifica della denominazione ufficiale dello stesso Comune in “Salorno sulla Strada del Vino” (presentata su richiesta della Giunta regionale). Critico sulla scelta di non ricorrere al referendum il Consigliere Alex Marini. A favore si sono espressi il Consigliere Carlo Vettori e la Consigliera Myriam Atz Tammerle.
La votazione ha visto la mozione approvata con 60 voti a favore, 3 contrari, 2 astenuti.
Composizione della Giunta regionale
Punto successivo la Mozione n. 3, presentata dai Consiglieri regionali Ladurner, Tauber, Hochgruber Kuenzer, Locher, Vallazza, Alfreider, Achammer, Lanz, Schuler, Renzler e Widmann per ottenere informazioni in merito alla formazione della Giunta regionale. Il testo originale è stato emendato, sostituendo il punto 1 con il seguente: ad assicurare che, entro e non oltre i 30 giorni dalla data delle elezioni provinciali, l’amministrazione del Consiglio regionale pubblichi in un linguaggio chiaro e comprensibile sul sito web del Consiglio regionale la composizione, dal punto di vista giuridico, della Giunta regionale, con il numero variabile dei componenti e tenendo conto della proporzione dei gruppi linguistici e della rappresentanza di genere, in modo tale che queste informazioni possano essere facilmente comprese dai cittadini. Questo può essere fatto in modo chiaro, utilizzando una tabella, che riporti nelle righe il possibile numero di componenti della Giunta e nelle colonne i relativi componenti in base al gruppo linguistico e all’appartenenza di genere, fatta salva evidentemente l’eleggibilità di tutti i consiglieri regionali. Invariato invece il secondo punto. Dopo la presentazione della mozione, da parte della presentatrice, Jasmine Ladurner, l’aula è passata al voto senza discussione.
La mozione emendata è stata approvata, con 37 favorevoli, 8 contrari, 11 astenuti.
Sostegno alle donne in maternità attraverso la riduzione degli oneri per le piccole imprese
Unanimità per il Voto n. 1, presentato dai Consiglieri regionali Masè, Gottardi, Kaswalder, Guglielmi e Tonina, affinché il Parlamento italiano e il Governo adottino politiche fiscali che consentano alle piccole imprese di veder imputati interamente i costi delle maternità, diretti e indiretti, attualmente parzialmente a loro carico, alla fiscalità generale. Anche questo testo è stato emendato dalla stessa proponente. Il nuovo testo impegna il Governo ad individuare politiche fiscali che consentano, in particolar modo alle piccole imprese, di far fronte agli oneri derivanti dai costi della maternità, attualmente in parte a carico delle stesse, tutelando così al tempo stesso le mamme lavoratrici nel mantenimento del posto di lavoro. A favore della mozione si sono espressi i Consiglieri Ugo Rossi, Mara Dalzocchio, Lucia Coppola, Maria Elisabeth Rieder, Sara Ferrari, Alex Marini. Dopo il ringraziamento da parte della Consigliera Vanessa Masè per il sostegno al voto, il testo è stato approvato.
Il Presidente Roberto Paccher ha quindi chiuso i lavori. La prossima seduta a maggio.