Comunicati stampa
Ro.La e Giochi Olimpici
Trasporto Intermodale - Ro.La.
Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con l’esame della Mozione n.1, presentata dal Consigliere Paul Koellesperger (Team Koellesperger), incentrata sul servizio di trasporto Ro.La.: “Gli interventi posti in essere finora - ha spiegato riferendosi al trasporto merci da gomma a rotaia - hanno avuto esiti molto insoddisfacenti, per non dire nulli, con i TIR che continuano ad intasare l'A22 e l'interporto di Roncafort a Trento desolatamente sottoutilizzato. Dalle passate sette coppie di treni/giorno in transito, oggi ne giungono a Trento nord - purtroppo - solo due, mentre nel confinante Tirolo arrivano quotidianamente al Brennero (lato Austria) 14 coppie di treni RoLa. Nel 2015 il servizio RoLa aveva trasportato da/per Trento 17.365 TIR, mentre diretti fino a Brennersee - provenienti da nord - erano ben 137.566. Tutti questi TIR - ieri come oggi ovviamente - giunti ai confine italiano proseguono il loro viaggio in Italia sull'A22, contribuendo notevolmente all'inquinamento delle nostre vallate. Nel 2016 la Giunta provinciale altoatesina aveva deliberato un finanziamento di 9 milioni di euro da utilizzarsi in tre anni per sostenere il progetto RoLa (tramite il Fondo unico regionale) e un analogo impegno aveva assunto anche la Giunta trentina. L'iniziativa però non ha riscosso il successo sperato e il trend negativo (dal 2007 al 2016 il numero di treni dedicati è calato addirittura di 2/3) non si è comunque interrotto, mentre il numero di mezzi pesanti in circolazione sull'A22 è aumentato”. Per quanto riguarda il dispositivo, ha letto una proposta emandativa, concordata con i colleghi della Lega, nel quale impegna la Giunta a continuare il percorso intrapreso, a valutare la possibilità di ridurre i tempi della intermodalità logistica, a calutare con le imprese ferroviarie interessate i provvedimenti necessari per allungare fino a Verona il servizio Ro.La, “che sarebbe - ha detto - il vero punto di svolta”. “La Ro.la. non è un sistema perfetto, meglio sarebbe mettere i container e non i camion interi, ma oggi è il più efficace”. Ha quindi parlato quindi della possibilità di usifruire del Quadrante Europa a Verona, che già serve il traffico merci da gomma a ferro, ma non prevede il Ro.La.
Giulia Zanotelli (Lega Salvini) ha quindi presentato un emendamento al testo, concordato con Koellensperger: “Il settore dell’autotrasporto sta vivendo una crisi che va tenuta in considerazione. Inoltre il blocco dei Tir da parte austriaca ha portato a una situazione difficile. Ha quindi chiesto di porre attenzione alle problematiche del mondo dell’autotrasporto, legate alla concorrenza sleale, una necessità di maggior controllo sui mezzi che arrivano da oltre il Brennero, non ultimo il problema dei dipendenti, non sempre in regola, presi da agenzie interinali estere”.
Lucia Coppola (Futura) è intervenuta a favore della mozione. Ha parlato anche della questione della Valdastico Nord: “Questo intervento - ha detto riferendeso alla A31 - non decongestionerebbe il traffico, ma anzi lo aumenterebbe, con maggiore inquinamento dell’aria e del rumore”.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) si è espresso a favore della proposta originaria, ma contro gli emendamenti della Lega, che chiedono il proseguimento del percorso precedente. La preoccupazione principale non sono i trasportatori -ha detto -, ma la salute delle persone. Ha quindi difeso il sistema austriaco di quote di autocarri, che impedisce un crollo. “Le merci che attraversano solamente l'Euroregione - ha detto - e non trasportano merci in loco, dovrebbero essere forzate sulle ferrovie.
Hanspeter Staffler (Verdi) ha accolto con favore la misura richiesta, ma ha detto di vederla “solo come una goccia nell'oceano”. “I politici dovrebbero concentrarsi sull'intera popolazione, non su singoli settori”. “La Svizzera e l'Austria hanno fatto una politica dei trasporti per il popolo, non ci sono stati aumenti per i cittadini”. “Il sistema RoLa non risolve tutto: ci vorrebbero stazioni di carico per portare i container sulle ferrovie. Inoltre, sarebbe necessario aumentare il pedaggio”.
Helmut Tauber (SVP) ha spiegato che l'autostrada ha raggiunto il suo limite e il RoLa deve diventare più attraente. “Ma anche la politica dei pedaggi deve essere ripensata e i pedaggi per i corridoi devono essere introdotti”.
Sandro Repetto (PD) ha sostenuto la proposta “che contiene suggerimenti pratici”. Ha detto che manca la cooperazione tra la A22 e le ferrovie statali, una strategia comune, che invece sarebbe essenziale.
Maurizio Fugatti, vicepresidente della Regione, a nome della giunta regionale, ha detto di concordare con la proposta. Anche Gerhard Lanz (SVP) annuncia l'accordo del suo gruppo.
Per Alex Marini (Movimento 5 Stelle) ha annunciato “il sistema RoLa non è tutto, ma un contributo alla soluzione” e ha quindi annuciato voto favorevole..
La proposta è stata adottata a larga maggioranza in quattro votazioni parziali.
La denominazione Dolomiti per i Giochi Olimpici invernali 2026
Punto successivo, la Proposta di Mozione n. 2, presentata dai consiglieri regionali De Godenz, Rossi e Tonini, che chiede alla Regione di attivarsiper cambiare la denominazione dei Giochi olimpici invernali da "Milano-Cortina 2026" a "Milano-Cortina Dolomiti 2026". In particolare la mozione chiede, al primo punto, di valutare l’importanza che la dicitura “Dolomiti”, aggiunta alla candidatura oggi presentata solo con il nome di Milano e Cortina, potrebbe rappresentare – sia a favore della nostra regione che a favore dell’evento stesso – data l’eccellenza della nostra terra in riferimento agli sport invernali e all’organizzazione di eventi ad essi correlati; Al secondo, di attivarsi nella figura del Presidente in ogni modo e luogo istituzionalmente possibile – a partire dalla ripresa di un confronto in merito con i Governatori di Veneto e Lombardia – affinché la dicitura possa cambiare ovviamente sia in fase di candidatura che eventualmente in seguito ad assegnazione da “Olimpiadi Milano Cortina 2026” a “Olimpiadi Milano Cortina Dolomiti 2026”.
“Alcune gare si terranno anche nella nostra Regione, e questo va notato”, ha detto Pietro De Godenz (UPT), le Dolomiti sono anche un nome noto”.
Gianluca Cavada (Lega Salvini) ha detto di sostenere la proposta. “Ospitare i Giochi nella nostra regione sarebbe di grande interesse economico, con le strutture già esistenti e che necessitano solo di essere aggiornate”.
Anche Paolo Ghezzi (Futura 2018) ha sostenuto la proposta. “Se "Milano-Cortina" restasse, la nostra regione diventerebbe un'appendice degli altri due”.
Helmut Tauber (SVP) ha dichiarato di vedere i giochi come una grande opportunità per tutti. Ha fatto riferimento alla già buona cooperazione del settore alberghiero nella fase di preparazione della domanda. I giochi sono anche un'opportunità per la mobilità pubblica.
Sven Knoll (STF) ha citato un anno fa una dichiarazione del Presidente Kompatscher, con la quale si è chiaramente espresso contro la richiesta: “Le Olimpiadi non sono un evento sostenibile, una candidatura congiunta con il Veneto e la Lombardia - almeno per l'Alto Adige - è inappropriata”.
Ugo Rossi (PATT), invece, ha dichiarato di vedere i Giochi come uno strumento pubblicitario per la nostra Regione. “Non si costruisce nulla di nuovo, ma si utilizzano gli impianti esistenti”. Rossi ha però criticato una partecipazione un po' troppo elevata del Trentino ai costi e ha annunciato la sua approvazione.
Ulli Mair (Freiheitliche) ha ricordato che nel 2010, il Dreierlandtag ha respinto una richiesta in questo senso a causa della resistenza dei trentini. “Ora i trentini” - ha detto - “sarebbero soddisfatti dell'aggiunta "Dolomiti"”.
Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha ricordato l'opposizione del consiglio altoatesino ad una richiesta sul tema dei Giochi. “Tuttavia, il governo è cambiato a novembre”. “Alcuni dei precedenti oratori hanno parlato dei giochi come un'opportunità per i trasporti pubblici, ma questo non è certo. Vi sono dubbi giustificati sulla sostenibilità di tali eventi”. Ha quindi detto che la mozione e è superflua, poiché la Giunta Provinciale di Bolzano sta già cercando di cambiare il nome”. Ha annunciato un'astensione.
Walter Kaswalder (Autonomisti Popolari) si è detto a favore della proposta: “Ospitando i giochi in Regione, si potrebbe anche dimostrare che i giochi non comportano necessariamente costi enormi”.
Maurizio Fugatti ha sostenuto la proposta a nome della giunta regionale.
Nella sua dichiarazione di voto, Ugo Rossi ha respinto le critiche di Mair: “Innsbruck - ha detto - aveva rifiutato la proposta tramite referendum”.
Pietro De Godenz ha sottolineato che il cambio di nome sarebbe un'importante operazione di marketing.
Alessandro Urzì (Misto) ha sostenuto la proposta “perché pone la Regione al centro dell'attenzione”. “Sarebbe meglio se la Regione fosse nominata direttamente, ma con i Dolomiti si esprime l’unicità della Regione”.
Roberto Failoni (Lega Salvini) si è espresso a favore e ha chiesto perché non abbiano insistito per un cambio di nome prima, nella precedente legislatura.
Gerhard Lanz (SVP) ha ricordato che le preoccupazioni dell'Alto Adige erano rivolte ad una configurazione precedente dei GIochi. “L'orientamento attuale, d'altro canto, merita di essere sostenuto”.
Sandro Repetto (PD) ha detto che “senza alcuni grandi eventi, l'Alto Adige e il Trentino non sarebbero stati così noti come lo sono oggi. Lo sport è un ambasciatore importante”.
Anche Alex Marini si è espresso a favore della proposta.
La proposta è approvata con 45 sì, 2 no e 5 astensioni.
I lavori sono stati quindi chiusi. Il consiglio tornerà a riunirsi ad aprile.