Comunicati stampa
Manfred Schullian e Fabio Scalet nella Commissione dei Dodici
Seduta di nomine quella del Consiglio regionale di oggi. Primo punto all’ordine del giorno la formazione delle due Commissioni legislative, avvenuta senza discussione.
La Prima Commissione sarà composta dai consigliere Locher, Ladurner, Tauber, Ossanna, Paoli, Cavada, Mattei, Marini, Dello Sbarba, Zeni, Rieder, Mayr, Urzì.
Nella Seconda Commissione entrano i Consiglieri Renzler, Amhof, Alfreider, Masè, Kaswalder, Moranduzzo, Rossato, Faistneur, Staffler, Coppola, Ghezzi, Degodenz, Olivi.
Per la Designazione di due membri dell'Organo regionale di riesame dei bilanci e rendiconti, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 470, sono stati presentati i signori Massimo Raffaelli per la Provincia di Trento, eletto con 22 voti, e Joachim Buratti per la Provincia di Bolzano, eletto con 21 voti).
Terzo punto all’ordine del giorno, la designazione di due nomi per le Commissioni Paritetiche (Commissione dei dodici e dei sei) per le norme di attuazione dello Statuto speciale.
Il Presidente Roberto Paccher ha ricordato i membri uscenti, Franco Panizza e Dieter Steger e li ha ringraziati a nome del Consiglio regionale.
In ordine alla natura giuridica, le Commissioni paritetiche sono un organo consultivo e, nel contempo, "uno strumento di collaborazione e raccordo tra Stato e Regioni ad autonomia speciale finalizzato alla ricerca di una sintesi positiva tra posizioni ed interessi potenzialmente diversi" (sentenza Corte Costituzionale n. 109 del 1995) e sono composte da un eguale numero di membri di nomina statale e di nomina regionale. Quelli di nomina regionale sono espressi dai rispettivi Consigli regionali e provinciali per Trento e Bolzano. La nomina dei componenti di parte statale, per consuetudine costituzionale, è demandata al Governo, nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri e, per sua delega, al Ministro per gli affari regionali.
Il Consiglio Riccardo Dello Sbarba ha quindi chiesto una interruzione dei lavori per una riunione delle minoranze per valutare le ipotesi proposte. Al rientro in aula, Gerhard Lanz (SVP) per la maggioranza ha proposto per la Commissione dei 6, Manfred Schullian, mentre il Vicepresidente della Giunta ha proposto Fabio Scalet. Per la minoranza, Riccardo Dello Sbarba ha preso la parola, dichiarando che i nomi proposti non sono accettabili: “La maggioranza ha i suoi voti ed è autosufficiente e la minoranza non darà il suo sostegno”. In particolare Dello Sbarba ha criticato la scelta di Schullian, sostenendo che il membro non dovrebbe essere scelto tra i politici e ha proposto la dott.sa Brunhilde Platzer, giudice del Tribunale dei Minori di Bolzano. “E’ membro uscente delle Commissione dei 6 ed è una persona squisitamente tecnica. Riteniamo che possa essere una persona ottima per continuare un lavoro, avendo dato un contribuito in maniera ottimale su diverse norme di attuazione con un parere puramente tecnico”. Ha quindi rilevato che sulle nomine “ancora una volta non è stata proposta alcuna donna”. Paul Koellesperger ha quindi proposto il nome di Francesco Palermo: “Ex senatore indipendente, eletto con voti di SVP, Patt e Pd, è costituzionalista e rappresenta una scelta ideale per questa Commissione”. Per Giorgio Tonini (Pd) “la scelta della maggioranza, il nome proposto di Scalet, con un profilo di forza indipendenza politica e competenza tecnica sulla Provincia di Trento, è condivisibile”. Ha quindi annunciato il voto favorevole alle due proposte fatte dalla maggioranza. Paolo Ghezzi (Futura) ha detto di condividere la posizione dei colleghi sudtirolesi: “Non è un voto contro l’ing. Scalet, sul quale non abbiamo nulla da contrastare, ma non vedo perché sostenere una maggioranza che già ha i numeri e ci sembra che le proposte dei colleghi, con una donna, siano condivisibili”. Per Alessandro Urzì (misto) “si è superata la logica maggioranza e minoranza e si è fatta una logica sulle competenze. Posso capire che la sinistra abbia sostenuto la candidatura di una figura tecnica. Per lo stesso motivo - ha detto - ritengo di poter sostenere una figura per la componente linguistica tedesca di assoluta competenza tecnica, nella persona di Brunhilde Platzer”. Per quanto riguarada il nome di Palermo, ha detto che si tratta sì di un tecnico, ma che è comunque proposto sempre da una certa area politica. Piero De Godenz (UPT) ha parlato di una proposta condivisa e condivisibile sul nome di Fabio Scalet e ha sostenuto anche il voto per Schullian. Anche Ugo Rossi (PATT) ha sostenuto le ipotesi proposte dalla maggioranza: “per una questione di competenza e professionalità. Sono entrambi tecnici validissimi e la nomina è di natura politica”. “Sarebbe ora di finirla di pensare che chi fa politica è di parte e chi fa il tecnico non lo è”. Brigitte Foppa (Verdi) ha quindi sollevato il punto della questione di genere: “In certe colleghe e colleghi della minoranza vedo una ansia di sottomissione, come certi animali che si sacrificano per far sopravvivere la specie”. “Sul piatto c’era la proposta di non mandare a Roma colleghi solo maschili”. Ha ricordato quanto accaduto per l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale: “Senza donne, non si evolve niente. E’ una legge della storia e della natura e non potete pensare di far evolvere l’Autonomia senza donne”. Gerhard Lanz (SVP) ha ricordato che nell’ultimo collegio dei Capigruppo sono stati presentati i nominativi: “Non si può arrivare alle 9 e poi si viene in aula e si dice che non sono state fatte delle proposte. Nelle ultime settimane l’opposizione non ha presentato nomi e avremmo potuto discuterne”. Giulia Zanotelli (Lega Salvini) ha risposto alla collega Foppa: “Mi sono stancata di questi discorsi sul genere. Le donne si valutano per le capacità, non per l’appartenenza”. “ Indipendentemente dal sesso si valutano le competenze e dobbiamo pensare alle competenze che portano alla discussione politica”. Carlo Vettori (Lega AA) ha dichiarato che da settimane si parlava dei nomi di Schullian e Scalet: “La questione poteva essere risolta all’interno dei Capigruppo e non serviva arrivare in aula per chiedere una sospensione”. RIccardo Dello Sbarba (V) ha ricordato di aver detto non aver aver ricevuto la richiesta di appoggiare i nomi. Sulla questione delle donne, ha risposto alla consigliera Zanotelli: “Attenzione a dire che non si trovano donne con le competenze, perchè potrebbe essere un boomerang”. Alex Marini (m5S) ha auspicato che la Commissione dei 12 possa lavorare con maggior coinvolgimento delle assemblee legislative e ha portato l’esempio della Valle d’Aosta e ha dichiarato che il Movimento 5 Stelle è orientato a votare i nomi proposti dalle minoranze. Lucia Coppola (Futura) ha ribadito la volontà di riproporre sempre la questione del genere: “Questa assemblea deve porsi il problema di pensare a candidature al maschile ma anche al femminile”.
Myriam Atz Tammerle (STF) ha ricordato quanto tempo è stato necessario per determinare chi fosse maggioranza e chi minoranza: “Non venite a dirci che ora non possiamo avanzare delle proposte. Noi questo diritto lo vogliamo rivendicare. Non ho dato nessun orientamento in sede di capogruppo”. Ha quindi annunciato voto di astensione. Sara Ferrari (PD) ha dichiarato di voler votare il dott. Scalet e la dottoressa Platzer: “In coerenza con la mia battaglia sul riconoscimento della professionalità e competenza delle donne, voterò la dotteressa Platzer”. Per Mara Dalzocchio (Lega Salvini) “non occorre una battaglia sulla questione di genere, ma occorrono politiche sul lavoro e sul famiglia. Non ci sentiamo come donne discriminate”. “Abbiamo riscontrato nel tempo che le donne votano poco le donne, tranne che nel nostro partito, dove sono state nominate sei donne e tra queste due sono state nominate assossori. Noi vogliamo politiche che producano qualcosa di reale”. Mario Tonina (Civica Trentina) ha detto che il dibattito è positivo: “Lo sforzo che la maggioranza ha fatto nel proporre queste due figure all’aula è frutto di una attenta valutazione. Sono due persone altamente qualificate, preparate, soprattutto hanno fatto un percorso importante per rappresentare l’Istituzione”. “Non ci siamo limitati alla scelta di uomini, ma abbiamo scelto delle figure che oggi riteniamo - non certo le uniche, ci mancherebbe - possano rappresentare l’Istituzione nel dibattito sulle problematiche che riguardano queste Commissioni”. La votazione ha visto eletti Fabio Scalet con 43 voti; Manfred Schullian con 38 voti; 15 voti sono andati a Francesco Palermo e 16 voti a Brunhilde Platzer, 2 schede bianche e una nulla.
Paul Koellesperger e Piero De Godenz, di fronte alla richiesta di alcuni colleghi, hanno quindi chiesto la sospensione della trattazione dei due successivi punti all’ordine del giorno, le Mozione n. 1, “per impegnare la Giunta regionale a valutare gli interventi per il rilancio del servizio RoLa” e la Mozione n. 2, “per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi affinché la dicitura “Olimpiadi Milano Cortina 2026” possa cambiare in “Olimpiadi Milano Cortina Dolomiti 2026”. L’aula ha quindi votato e la maggioranza ha scelto di continuare con la trattazione che riprenderà alle 14.30.