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Comunicati stampa

Consiglio regionale: approvata la modifica alla legge sulla previdenza e sanità integrativa

Respinta la mozione n.66 che chiedeva che la Giunta si impegnasse per impedire i blocchi del traffico pesante oltre il Brennero sull'A22.

Sono ripresi stamani i lavori del Consiglio regionale, chiamato a continuare l’esame del Disegno di legge n. 108: Modifiche alla legge regionale 27 febbraio 1997, n. 3 riguardante “Interventi di previdenza e sanità integrativa a sostegno dei fondi pensione e dei fondi sanitari a base territoriale regionale” e successive modificazioni (presentato dalla Giunta regionale), interrotto ieri per consentire il superamento di alcuni passaggi critici. Nel corso della serata di ieri sono stati elaborati alcuni emendamenti che sono stati presentati in aula.

In apertura di seduta, il consigliere Claudio Civettini (ACT) ha chiesto se è stato trovato l’accordo e se sarà rispettato l’ordine del giorno. Sul secondo punto è intervenuto il Presidente Thomas Widmann, per dire che si seguirà l’Ordine come previsto, mentre sulla prima domanda è intervenuta Violetta Plotegher. L’assessora ha detto che sono stati risolti i problemi: “in sintesi - ha spiegato - è stato trovato l’accordo”. “La promozione della sanità integrativa non è mai stata in discussione, ma l’idea era quella di cambiare il titolo della legge per dare maggior significato ad un testo che serve a tutelare i diritti delle persone che possono essere in difficoltà.. E’ stato trovato l’accordo e la modalità per sostituirlo. E’ stato trovata la soluzione per rispondere al dubbio sollevato dalla collega Martha Stocker”. Le minoranze hanno chiesto quindi un quarto d’ora di sospensione.

Al rientro in aula, è stata chiesta, da parte del consigliere Civettin (ACT), la verifica del numero legale. Uscite dall’aula le minoranze, è stato verificato il numero legale, che non è stato raggiunto, con 30 presenti a fronte dei 35 necessari.

Il Presidente Widmann ha quindi chiesto alla maggioranza se sarebbe stato possibile raggiungere entro un’ora, come previsto dal regolamento. Il Consigliere Claudio Civettini ha però preso parola:  “Abbiamo voluto stigmatizzare come la maggioranza si sia liquefatta - ha detto - Di fronte all’importanza di questa proposta di legge, la minoranza garantirà che avvenga questa votazione in modo serio, costruttivo. Noi pensiamo alle cose serie, mentre voi ci fate perdere tempo”.

Cinque gli emendamenti presentati all’unico articolo che compone il disegno legge n.1.

Il primo emendamento presentato oggi modifica l’articolo 1, comma 1 lettera a), dove le parole “Interventi di sostegno alla previdenza complementare dei soggetti iscritti ai Fondi Pensione”, sono sostituite dalle parole “Interventi di promozione e sostegno al welfare complementare regionale”. Il secondo invece sostituisce le parole alla lettera b) del comma 1, “assistenza mutualistica” con le parole “nonché di sanità integrativa, che abbiano tra le proprie finalità la tutela della non autosufficienza”. 

Il numero 1681/1, presentato ieri, sostituisce nel Comma 1 lettera C, punto 1.1, la rubrica con “Agevolazione delle attività amministrativo-contabili conseguenti all’adesione ai Fondi Pensione”. Di natura tecnica gli altri due emendamenti.

Tutti gli emendamenti sono stati approvati.

In dichiarazione di voto, Walter Kaswalder (Misto) ha ringraziato, uno ad uno, i membri della minoranza che fanno parte della Commissione legislativa da lui presieduta. Su Pensplan ha detto di aver “chiesto che nel Consiglio di amminstrazione di Pensplan vi siano persone che fanno parte del mondo delle banche e in particolar modo dei promotori finanziari. Qui si tratta di amministrare una montagna di soldi che vanno poi a beneficio dei nostri cittadini”.

Claudio Civettini (ACT) ha ringraziato tutta la minoranza nel suo insieme: “Se non abbiamo fatto l’ennesima figura dei cioccolatari, grazie al senso di responsabilità delle minoranze”. Ha quindi ringraziato il Presidente e tutti “i funzionari della Regione che ci hanno permesso di lavorare

Il disegno di legge è stato approvato con 37 voti a favore, 1 contrario e 10 astensioni.

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MOZIONE n. 66

Punto successivo e ultimo all’ordine del giorno, la Mozione n. 66, presentata dai Consiglieri regionali Bezzi, Savoi e Cia per impegnare la Giunta regionale ad intervenire presso il Governo italiano al fine di sostenere un’azione che eviti l’ulteriore blocco del traffico dei TIR pesanti al Brennero, come annunciato dal Governo del Tirolo. Il Consigliere Alessandro Savoi (LN-FI), presentando il testo, ha spiegato l’auspicio è che il traffico si sposti su rotaia, ma ala momento “non vi sono alternative alla gomma. Ci si adegua alle limitazioni, ma c’è un limite. Il testo invita la Giunta regionale ad intervenire presso il Governo italiano “al fine di sostenere un’azione che eviti l’ulteriore blocco del traffico dei TIR pesanti al Brennero, come annunciato dal Governo del Tirolo, così da mantenere inalterato il sistema di flusso dei mezzi pesanti sull’intera arteria autostradale e scongiurare danni all’intero sistema economico della nostra regione”.  “Ogni mese -ha spiegato Savoi - c’è un nuovo blocco, una nuova limitazione e gli operatori trentini e altoatesini sono in difficoltà”. Sven Knoll (STF), annunciando voto contrario, ha detto che questa mozione “non è nell’interesse dell’economia, nè della popolazione. I danni che provoca l’Autostrada del Brennero sono superiori a quelli che può superare la popolazione”. “Noi dobbiamo cercare una collaborazione all’interno della Regione europea del Tirolo. Non vogliamo avere questo traffico nè in Trentino, nè in Alto Adige, nè in Trentino. Dobbiamo trasferire tutto il traffico su rotaia. Questa è l’unica possibilità per agevolare la popolazione”. “L’autostrada del Brennero ha raggiunto il suo limite, non può sopportare ulteriore traffico. Per questo, anche nell’ambito del Consiglio regionale, chiediamo che vi sia un impegno per togliere il traffico dalla gomma”.

Anche Hans Heiss (Verdi) ha parlato contro la mozione: “Prima delle elezioni provinciali - ha detto rivolgendosi al Presidente Kompatscher - si dovrebbe agire con decisione. Si dovrebbe andare per strada a protestare. Le possibilità per trasferire gli autoarticolati sui binari ci sono. La RO.LA non è la soluzione per tutti i problemi, ma la RO.LA è una possibilità. Anche quello del diesel è un problema che andrebbe affrontato, come quello della velocità”.

Il Presidente Arno Kompatscher ha annunciato il voto contrario della Giunta: “Il blocco del traffico non è una soluzione a lungo termine, ma sono misure necessarie proprio perchè l’attuazione delle grosse soluzioni necessarie per trasferire il traffico merci dalla strada alla rotaia, richiede ancora del tempo. Per quanto riguarda il blocco del traffico, dobbiamo constatare che la capacità della A22, in alcune giornate, è ampiamente superata. Attualmente questa misura ci permette di insistere affinchè gli Stati, Germania, Austria ed Italia, possano adottare le misure necessarie. Come Province e Regione europeo abbiamo detto cosa andrebbe fatto a livello di Unione europea”. “Dobbiamo intervenire insieme, e non l’uno contro l’altro, per far sì che queste misure non siano più necessarie, ma in questo momento non vi sono alternative”.

Alessandro Savoi (LN-FI), nella replica, ha parlato della necessità di essere “fortemente realisti”. “Ci vorranno altri 7-8 anni per il tunnel del Brennero e almeno 15 anni per realizzare le infrastrutture per bypassare Trento, Bolzano e Rovereto. Le merci oggi devono arrivare e possono arrivare solo su gomma”. “Noi chiediamo il rispetto per una categoria, quella dei trasportatori, che fa tutti i giorni il proprio lavoro sulle strade”. La ozione è stata bocciata con 3 voti a favore, 38 contrari e 2 astensioni. 

La prossima seduta del Consiglio regionale è prevista per il 4 settembre.