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Comunicati stampa

Riabilitazione e formazione: la legalità insegnata in carcere

Il Vicepresidente Ossanna al Convegno organizzato dall'Associazione Nazionale Magistrati e dal Liceo Rosmini nella Casa Circondariale di Trento

"Abbiamo il dovere di insegnare prima di tutto il valore della legalità, della giustizia, attraverso cui passa il vivere civile. Sono convinto che la detenzione debba essere lo strumento per la riabilitazione e per il reinserimento all'interno della società e la formazione, la crescita personale che passa attraverso la cultura, è uno strumento fondamentale". Così il Vicepresidente del Consiglio regionale, Lorenzo Ossanna, oggi a Trento nella Casa Circondariale per il convegno "Parlare, insegnare e imparare la legalità: anche in carcere si può", organizzato dall'Associazione Nazionale Magistrati in collaborazione con il Liceo Rosmini di Trento, dove ha portato anche i saluti del Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi. "Come ha avuto modo di dire lo stesso Presidente Rossi due anni fa in questa sede, la scuola, l'istruzione, è il primo vero volano per la riabilitazione ". Un ringraziamento particolare è stato ricolto alla dirigente scolastica, la dott.sa  Matilde Carollo, moderatrice dell'incontro e anima del progetto. Sono intervenuti Pasquale Profini,  Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Trento, che ha affrontato il tema "Legalità è dignità: se recuperi l'una, recuperi anche l'altra";  Rodolfo M. Sabelli, Procuratore aggiunto a Roma, già pres. dell'ANM nazionale, che ha parlato di "Furbi o criminali: il dilemma dei delinquenti con il colletto bianco";  Piergiorgio Reggio,  Pedagogista, formatore e ricercatore Presidente della Fondazione Franco Demarchi di Trento, " Perché imparare e fare scuola in carcere?" e   Maria Chiara Franzoia,   Assessore con delega per le politiche sociali, familiari ed abitative del Comune di Trento, sul tema: "Dialogo e impegno civico tra territorio e carcere".

"Un incontro come questo all'interno della Casa Circondariale è un messaggio di speranza – commenta il Vicepresidente Ossanna – Dare gli strumenti a chi ha sbagliato per riabilitarsi e reinserirsi all'interno della comunità, significa dare opportunità di crescita all'intera società. La legalità è qualcosa che si deve insegnare e si può imparare e la nostra riconoscenza va a tutti coloro che si adoperano affinché questi programmi possano avere luogo, a partire dagli insegnanti e tutte quelle persone, sia degli istituti scolastici coinvolti, sia nelle associazioni, che dedicano il loro tempo a questa formazione".