Comunicati stampa
"Per tutelare l'Autonomia occorre dialogo e confronto"
"L'Autonomia è qualcosa che non possiamo dare per scontato. Dobbiamo difenderla e dimostrare di essere capaci di migliorarla giorno per giorno. È evidente che in un momento di riassetto istituzionale, a prescindere da qualunque sarà l'esito del referendum, occorre sfruttare l'occasione che ci è stata data per rafforzare la nostra specialità. Nel corso del dibattito che si è svolto a Roma, è emerso come vi sia una volontà di cambiare le forme dello Stato: più di un intervento ha sottolineato la necessità di ripensare al sistema delle Regioni e gli strumenti di dialogo tra il Parlamento e le Autonomie locali. Negli anni abbiamo dimostrato come il nostro territorio possa essere esemplare per chi vuole davvero parlare di un regionalismo differenziato e proprio nel sistema delle Conferenze troviamo lo strumento del dialogo e del confronto tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome".
Così il Vicepresidente del Consiglio regionale, Lorenzo Ossanna, impegnato ieri a Roma al Convegno conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra Stato e Regioni, effettuata dalla Commissione parlamentare per gli affari regionali. A Roma, ad ascoltare i relatori, tra cui il Ministro per gli affari Enzo Costa, i Consiglieri Elena Artioli, Dieter Steger, Andreas Pöder e l'assessore regionale Giuseppe Detomas.
Dopo il saluto del Presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha voluto ricordare l'importanza del confronto e del dialogo, e del Presidente della Corte dei Conti, è iniziato il dibattito sul sistema delle Conferenze, nate come punto di raccordo tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome, per superare la separazione tra livelli diversi di governo. "Quale che sia lo scenario costituzionale nel quale dovremo operare - ha detto il ministro Enzo Costa - si tratta di un sistema che dovremo ripensare".
Andrea Mazziotti di Celso, Presidente della Commissione Affari costituzionali alla Camera e Anna Finocchiaro, Presidente della Commissione Affari costituzionali al Senato, hanno evidenziato come si debba dare maggiore concretezza all'attività di interlocuzione tra il Parlamento e il sistema delle Conferenze: "Quello che emerge dallo studio e dalla comparazione di quanto avviene negli altri paesi - ha detto Mazziotti di Celso - è che il lavoro che dovrà essere fatto è quello di prendere atto che il sistema delle Conferenze dovrà essere mantenuto, con una definizione precisa dei ruoli".
Della stessa opinione anche il sottosegretario Gianclaudio Bressa, che ha parlato della necessità di creare un sistema verticale tra Stato e Regioni dove il sistema delle Conferenze giochi un ruolo fondamentale. Tra gli altri sono intervenuti il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, per la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, Enzo Bianco, Presidente de Consiglio nazionale ANCI, e il presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, in qualità di coordinatore della Conferenza dei Presidneti delle assemblee legislative.
Oggi, invece, la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, alla quale hanno partecipato, oltre al Vicepresidente Ossanna, il Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, Roberto Bizzo, e il Vicepresidente del Consiglio provinciale di Trento, Walter Viola.
Uno dei temi principali affrontati, quello del personale dei Gruppi consilari alla luce della Riforma Costituzionale.
"Il Consiglio provinciale di Trento è già in linea con quanto la Conferenza dei Presidenti ha stabilito a Roma - commenta il Vicepresidente Walter Viola - Abbiamo pensato a come garantire il corretto funzionamento degli organi, nell'ottica del risparmio e della trasparenza. Sará ora fondamentale il raccordo tra il Governo e la Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative".
"Quello che è certo - conclude il vicepresidente Ossanna - è che dovremo lavorare in sinergia con le altre Regioni per garantire a ciascuna di esse il miglior assetto istituzionale possibile, nel rispetto della Costituzione che già ora prevede anche per le Regioni a Statuto ordinario forme di maggiore autonomia. La Conferenza dei presidenti è un luogo di confronto fondamentale non solo dal punto di vista amministrativo".