Comunicati stampa
Sì al disegno di legge Costituzionale a tutela della minoranza linguistica ladina
Nel pomeriggio i lavori sono ricominciati con la trattazione del terzo punto all’ordine del giorno, la Proposta di delibera n.39: Espressione di parere sul “Documento economico di programmazione finanziaria della Regione Trentino-Alto Adige 2017-2019”.
Dopo la lettura del testo, Andreas Pöder (BU-TA) avrebbe inserito maggiori dettagli nel documento. Ha parlato del ruolo della Regione e della mancanza di un coordinamento con GECT. Per il consigliere Pöder non serve la Regione se funziona la Regione europea. Ha quindi criticato quella che ha definito la “politica centralista” della Regione, facendo riferimento, a titolo di esempio, alla competenza in materia di Giustizia, con l’arrivo di nuovo personale. Ha quindi detto che il “Finanziamento di iniziative di integrazione europea dovrebbe essere coordinato con il GECT”.
Hans Heiss (V) si è soffermato in particolare sui finanziamenti previsti dal documento, portando ad esempio quanto previso per Trentino Network. Ha quindi parlato della scelta di creare una lingua unitaria per i ladini, sostenendo che si tratta di un tema che “dovrebbe essere esaminato da scienziati e non da politici”.
Pius Leitner (F) ha ribadito la propria posizione contraria alla Regione, sostenendo la necessità di collaborare tra Bolzano e Trento, ma sostenendo che “non serve una piattaforma istituzionale come la Regione”.
Nel documento, il discorso era della regione come una piattaforma istituzionale per la cooperazione, ma i due paesi devono cooperare non della regione. Nulla contro lo sviluppo e gli aiuti umanitari cooperazione, ma la regione è qui
Per il Consigliere Florian Mussner (SVP) è fondamentale la difesa della lingua ladina ed ha parlato della necessità di garantire nel territorio opportunità di rimanere: “Se la nostra gioventù è costretta ad emigrare per cercare lavoro, allora è impossibile difendere la tradizione e la cultura”.
La consigliera Maria Hochgrueber Kuenzer (SVP) è entrata nel merito del settore degli scambi culturali per promuove la diffusione della lingua,, parlando della necessità di sviluppare ancora di più questo aspetto. paese. Ha quindi parlato della necessità di dare più sostegno alle donne.
Rodolfo Borga (ACT) ha sottolineato come nel documento “manchino indicazioni politiche”. “La Giunta dovrebbe dire in un documento come questo quale immagina sia il futuro della Regione”. Ha quindi ricordato il testo di legge costituzionale all’esame della Commissione che va in direzione contraria alla Regione. L’Assessora Violetta Plotegher ha ricordato, in merito alla tutela dei lavoratori, rispondendo alle richieste di Andreas Poeder, come vi siano attualmente dei paletti da parte dell'INPS. Per Arno Kompatscher ci sarà sempre distinzione tra servizi assistenziali e previdenza integrativa. Per quanto riguarda gli interventi di promozione dell’integrazione, è difficile che vengano concordati con il GECT, perchè alcuni sono di interesse delle Province, altri della Regione. Così le associazioni possono rivolgersi solo in una sede. “Per quanto riguarda il GECT”, ha detto, “siamo d’accordo con tutto quello che va in questa direzione”. Per quanto riguarda la contrattazione, c’è stato un primo incontro informale e proseguiremo nei prossimi mesi”. Sulla questione dei Ladini ha detto che non si può decidere dall’alto su una lingua, ma appartiene a chi la parla e quindi solo loro hanno diritto di decidere. Per quanto riguarda la cooperazione, ha detto, “noi non mandiamo mai finanziamenti. Si tratta solo di progetti concreti che vengono attuati, non mandiamo mai mezzi finanziari”.
Sulla Proposta di delibera, il Consigliere Andreas Poder ha presentato una Proposta di risoluzione. Il Consigliere Walter Viola (PT) ha voluto sottolineare la necessità di programmare un futuro per la Regione: “Abbiamo una storia particolare. O riusciamo a dare un reale slancio, oppure rischiamo di far ridere l’Italia, l’Austria, l’Europa. E’ vero che in questo particolare momento storico far ridere è una soddisfazione, ma ora occorre cambiare passo. Si deve ridare significato alla Regione. Guardiamo veramente la nostra storia”. La proposta di risoluzione è stata respinta con 15 facore, 30 contrari, 6 astensioni, 1 non partecipante al voto.
La proposta di delibera è stata approvato con 32 voti a favore, 18 contrari, 5 astensioni.
Punto successivo, la proposta di delibera n.40, “Prima variazione di bilancio di previsione del Consiglio regionale 2016-2018”, approvatasenza discussione con 26 si, 6 no, 16 astensioni.
Il Consiglio ha quindi affrontato il quattordicesimo punto all’Ordine del giorno, ovvero la Proposta di Delibera n. 27, la richiesta di parere sul disegno di legge depositato in Parlamento: “Modifiche allo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige in materia di tutela della minoranza linguistica ladina della Provincia di Bolzano”, presentato dai parlamentari Alfreider, Gebhard, Plangger und Schullian.
Dieter Steger (SVP) ha spiegato la proposta, dicendo che il disegno di legge prevede la parificazione della lingua ladina con quella tedesca e ladina: “Questo ddl dovrebbe dare alla minoranza ladina la possibilità di essere trattati alla pari degli altri altri cittadini di questa Regione”. “Noi dovremmo fare tutto il possibile affinché questo disegno di legge possa proseguire il proprio iter”. “Stiamo percorrendo questa strada da ormai due anni: si tratta di valorizzare il gruppo ladino. Da una parte prevede che vi sia la possibilità per i ladini di assumere la carica di Vicepresidente a fianco a quelli di lingua tedesca e italiana. Una procedura analoga è prevista per incarichi ai vertici a livello provinciale e enti territoriali”. “Sono previste diverse possibilità per tutelare i propri diritti per la minoranza linguistica”. Ha quindi parlato anche dell’ambito della magistratura, parlando della possibilità di accesso alle cariche da parte della minoranza ladina”.
Rodolfo Borga (ACT) ha sottolineato come non sia prevista all’interno della Commissione dei 12 la presenza della rappresentanza ladina, parlando anche del ruolo della Regione, legato anche alla tutela della minoranza linguistica ladina.
Giuseppe Detomas (UAL) ha parlato della necessità di garantire la possibilità a chi si dichiara di appartenenza linguistica ladina di poter accedere alle cariche, ad esempio all’interno del Tribunale di Giustizia amministrativa. Ha ricorda che in realtà questo testo ha una storia più lunga rispetto a questa legislatura. Ha quindi risposto alla richiesta del Consigliere Borga, sottolineando come la scelta dei membri della Commissione dei 12 possa essere lasciata al Consiglio regionale che potrà tener conto dell’appartenenza. Ha chiesto all’aula il voto favorevole, parlando della necessità di tutelare le minoranze e i gruppi che in questa terra devono avere pari opportunità.
Andreas Pöder ha ricordato come una sua proposta in questo senso fosse stata respinta: “Mi era stato detto che non c’era tutta questa necessità e ora si arriva a dare un parere su una legge. Si è aspettato che arrivasse al TAR a Bolzano un vero e proprio divieto, ma si poteva agire prima”. “Non si è più pensato per anni a questi ostacoli per i ladini e ora spero che si trovi il consenso necessario in Parlamento, perchè si tratta di un intervento che va ad eliminare una discriminazione in vari settori”.
Riccardo Dello Sbarba (V) ha detto che si tratta di un disegno di legge “non isolato, ma in connessione con due disegni di legge di riforma che domani saranno discussi in Commissione a firma Zeller e altri che riguardano la Riforma dello Statuto”. Ha quindi detto che tra oggi e domani “saranno messi in discussione dieci, quindici articoli dello Statuto”: “Mi chiedo a cosa serviamo noi - ha detto riferendosi alla Consulta e alla Convenzione - se poi decidono i Parlamentari”. “Credo che la gestione delle competenze debba essere più democratica e trasparente. “Noi come Convenzione avevamo messo a settembre la trattazione degli articoli sulle competenze, su chi fa cosa, ma il 19 di luglio il Consiglio provinciale di Bolzano e il Consiglio regionale, vengono a chiamati a dare un parere su un testo che, mi pare di capire, ha l’accordo delle maggioranze. E allora il 2 settembre cosa diciamo? Inutile discutere perchè è tutto deciso?”. Ha quindi detto che, “pur trovando spunti positivi in questo testo, propongo che il Consiglio non si esprima su questi disegni di legge”.
Hans Zimmerhofer (F) ha ricordato come il suo gruppo fosse presente alla Festa dei Ladini: “L’auspicio dei ladini è stato pronunciato in modo chiaro. Chiedono la riunificazione dei territori ladini. Noi crediamo che dovremmo rispettare la volontà e appoggiare il gruppo linguistico ladino là dove necessario”. “Purtroppo i ladini del Bellunese non possono fare quanto quelli del Tirolo, ma dovremmo appoggiare questa proposta”.
Marino Simoni (PT) si è dichiarato d’accordo con questo disegno di legge a tutela dei Ladini: “Credo che sia una parziale soluzione, ma rimangono alcune criticità”.
Mattia Civico (PD) ha ricordato come già in Commissione fosse stato sollevato il problema da una parte della Commissione dei 12, dall’altra la questione dei giudici del tribunale del Tar. Ha quindi ricordato come nel testo della Commissione fossero evidenziati i dubbi sui due punti e ha quindi chiesto che fossero inseriti anche all’interno del parere espresso dal Consiglio.
Pius Leitner ha quindi detto che è necessario vedere come i ladini sono più protetti.
Dieter Steger ha sostenuto la proposta di Mattia Civico e i lavori sono stati quindi sospesi 5 minuti per permettere la modifica del testo.
La modifica proposta prevede che in caso nella Commissione dei 12 manchi un membro di lingua ladina, spetti al Consiglio regionale nominare un membro di appartenenza ladina, mentre per la questione del TAR si invita a tenere in considerazione che in Provincia di Bolzano, poichè i giudici si alternano e si sostituiscono in quiescenza, i tempi possono essere molti diversi e potrebbero essere lunghi.
La proposta è stata approvata. Il Consiglio ha quindi espresso parere favorevole al disegno di legge costituzionale.
Il Presidente Thomas Widmann ha quindi annunciato che è stato deciso di portare a termine questi punti all’ordine del giorno e poi di sospendere la seduta.
I lavori sono stati quindi chiusi. Domani, 19 luglio, si riunirà la Prima Commissione legislativa a Bolzano.