Comunicati stampa
La mozione sul raccordo tra la Convenzione di Bolzano e la Consulta di Trento blocca i lavori
L’anticipo della mozione n.34 “Misure di coordinamento con i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano ai fini della revisione dello Statuto speciale di autonomia del Trentino-Alto Adige/Südtirol” ha occupato i lavori della mattina. Prima le minoranze di lingua tedesca, poi i rappresentanti della Provincia di Bolzano, si sono trovati in due lunghe riunioni, al termine delle quali il capogruppo del SVP, Dieter Steger, ne ha chiesto il rinvio.
Il Vicepresidente Arno Kompatscher ha quindi spiegato che nell’ambito dei Consiglieri della Provincia di Bolzano sono state sollevate diverse obiezioni e che quindi occorre un maggiore approfondimento, al fine di chiarirle.
Il Presidente Ugo Rossi ha quindi detto che per un deliberato di questo tipo occorre la più ampia maggioranza possibile: “Come presidente della Regione ritengo che se ci sono dei gruppi linguistici che chiedono un approfondimento, sia giusto dare questo approfondimento”. “Il senso vero di questo, però, deve essere quello di arrivare alla revisione dello Statuto. Dentro la procedura devono essere fatti tutti gli approfondimenti, che dovranno essere fatti all’interno della sede dei Capigruppo del Consiglio regionale”.
Sven Knoll ha spiegato che per i Consiglieri altoatesini è inaccettabile che sia la Regione a parlare dello Statuto, “perchè sembra che la Regione voglia condizionare l’andamento dei lavori”. Andreas Poder ha detto che esiste una legge provinciale in Alto Adige che “prevede che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio provinciale abbia una funzione di coordinamento, mentre in questa mozione non è stato nemmeno prevista la presenza dell’Ufficio di Presidenza”. “Noi vediamo a tutela dell’autonomia come tutela del gruppo linguistico tedesco”.
Maurizio Fugatti (LN) ha definito legittima la decisione dei colleghi di Bolzano, ma “dobbiamo constatare una certa irrilevanza della maggioranza trentina. Già il Trentino è arrivato dopo, inseguendo i colleghi di Bolzano, e ci pare che nel momento in cui la mozione viene messa agli atti, la parte trentina della maggioranza ancora una volta va a ruota. Se a Bolzano va bene si vota, se a Bolzano non va bene allora niente. E’ la pochezza della maggioranza che deve subire le leggitime scelte di Bolzano. Dovevate mettervi d’accordo prima”.
Walter Viola (PT) ha auspicato che si arrivi ad una ampia condivisione, ma ha ribadito che in primo luogo si deve tenere presente lo Statuto. “E’ stato individuato un metodo, non si parla di contenuti. Se si parla di contenuti, allora al primo posto va lo Statuto”.
Alessandro Urzì ha ricordato che comunque la modifica dello Statuto dovrà passare per il Consiglio regionale. Ha quindi chiesto se esiste davvero una volontà politica di arrivare una revisione. “Mi chiedo se questo Consiglio possa essere ostaggio di quella parte antiregionalista del Consiglio”.
Rodolfo Borga (ACT) ha criticato la maggioranza: “Per volontà della maggioranza di centro sinistra non si vuole nemmeno discutere un documento come questo”. E’ quindi entrato nel merito del documento, parlando di una “foglia di fico messa a coprire le vergogne di questo processo che fin dall’inizio è stato avviato separatamente”.
Anche il consigliere Filippo Degasperi (M5S) ha lamentato la mancanza della discussione: “Abbiamo anche sottoscritto questo documento - ha ricordato - ma qui c’è chi non vuole nemmeno discuterla di fronte alla mancanza di coordinamento della maggioranza”.
Il Presidente Ugo Rossi ha quindi detto che è comprensibile che vi siano delle discussioni tra gruppi politici e gruppi linguistici su un tema come questo: “Ci sono state differenze in passato, in momenti anche più difficili di questo. Sono convinto che occorra arrivare ad una sintesi il più possibile condivisa, così come hanno fatto coloro che ci hanno preceduto e ci hanno permesso di avere la nostra Autonomia”. Ha quindi chiesto un quarto d’ora di sospensione per la maggioranza.
Hans Heiss ha ricordato che i Verdi già un anno fa hanno iniziato l’approfondimento ed ha auspicato che si arrivi ad un accordo nel più breve tempo possibile.
La Presidente Avanzo ha quindi sospeso i lavori che riprenderanno alle ore 15.00.