Comunicati stampa
Le Assemblee legislative delle Regioni e delle Province a Statuto speciali saranno parte attive nel processo di riforma della Costituzione
Aosta - "I Consigli regionali delle Regioni a Statuto speciale devono essere parte attiva nel processo di riforma dell'assetto istituzionale". Questa, in sintesi, la richiesta che i Presidenti delle assemblee legislative delle Regioni a Statuto speciale, coordinati dalla Presidente Chiara Avanzo, hanno rivolto all'onorevole Gianclaudio Bressa, Sottosegretario agli affari regionali e Coordinatore della Commissione tecnica per la revisione degli Statuti speciali istituita presso il Ministero per gli Affari regionali. All'incontro di Aosta - al quale hanno partecipato il Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano e vicepresidente del Consiglio regionale, Thomas Widmann, il vicepresidente del Consiglio provinciale di Bolzano, Roberto Bizzo, il Presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti - il rappresentante del Governo, ha risposto in modo molto positivo: l'on. Bressa ha illustrato lo stato dei lavori sulla riforma del titolo V della Costituzione ed ha spiegato il ruolo fondamentale che le assemblee regionali devono svolgere, ringraziando per l'importante momento di raccordo che l'incontro di Aosta ha rappresentato: "È del tutto evidente - ha detto - che non può esserci nessuna ipotesi di ragionamento relativamente alla possibilità di modifica o costituzionalizzazione di norme che riguardano le Speciali senza il coinvolgimento delle assemblee legislative, che sono l'organo rappresentativo".
Al tavolo di lavoro il Presidente del Consiglio regionale della Val d'Aosta, Marco Vierin, del Friuli-Venezia Giulia, Franco Iacop e della Sicilia, Giovanni Ardizzone.
"Si è trattato - spiegano i Presidenti Avanzo, Widmann e Dorigatti -di un proficuo incontro di lavoro, che ha chiarito che i protagonisti di questo processo di riforma sono proprio gli organi legislativi. Nelle prossime settimane i Consigli regionali e delle Province di Trento e Bolzano saranno chiamati a svolgere un ruolo fondamentale nella tutela dell'Autonomia". "Siamo soddisfatti per alcune posizioni prese nel dibattito parlamentare, preoccupati per altre. Occorre ora confrontarsi, auspicando che dalla terza lettura della riforma esca un testo frutto di un dibattito che si concentri sulla necessità reali e non su questioni secondarie".