Comunicati stampa
Il Consiglio regionale ricorda le vittime di Stava a 30 anni dalla catastrofe
È stata inaugurato questo pomeriggio, nella Sala di rappresentanza del Consiglio regionale, il percorso espositivo dedicato alla memoria di quanto accadde a Stava il 19 luglio 1985.
Il momento commemorativo, aperto dalla Presidente Chiara Avanzo, ha visto la partecipazione dei Consiglieri regionali, che hanno voluto aderire all'iniziativa e testimoniare la propria vicinanza.
"Le istituzioni, ha ricordato la Presidente Avanzo ringraziando il Presidente Lucchi, devono vigilare affinché questi eventi non avvengano. A trent'anni da quell'evento drammatico, non si deve mai dimenticare cosa avvenne e perché". I Consiglieri hanno quindi dedicato un minuto di silenzio alla memoria delle vittime.
Ha portato il proprio saluto anche la sindaca di Tesero, Elena Ceschini, che ha ricordato come sia difficile per i giovani oggi parlare di quanto successo prima che loro nascessero, ma come proprio per questo sia necessario mantenere viva la memoria.
Il Presidente Graziano Lucchi ha quindi ripercorso quanto accadde a Stava, ricostruendo le cause di quanto accadde e mostrando ai presenti i drammatici effetti di scelte di uomini che ha definito "arroganti".
La mostra itinerante, che ha preso il via a Trento, porterà il ricordo di quanto accadde il 19 luglio 1985 fino a Strasburgo, attraverso 15 teli auto-avvolgenti che raccontano, con brevi testi e immagini, la storia della miniera e dell’impianto di arricchimento della fluorite di Prestavèl; la costruzione e la crescita dei bacini di decantazione dei fanghi residuati dalla lavorazione della fluorite mediante flottazione; il crollo che il 19 luglio 1985 provocò la morte di 268 persone oltre ad ingenti danni ambientali e materiali; le cause e le responsabilità del crollo così come furono stabilite nel procedimento penale che si concluse con la condanna di 10 imputati giudicati colpevoli dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo; gli anni successivi alla catastrofe con la visita a Tesero e a Stava di Papa Giovanni Paolo II, il 17 luglio 1988, e la lunga fase della ricostruzione in val di Stava.
L’esposizione/percorso didattico itinerante riprende i contenuti del percorso didattico realizzato presso il Centro di documentazione di Stava ed è stato realizzato dalla Fondazione Stava 1985, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, della Regione Emilia-Romagna, della Regione Lombardia e del Comune di Tesero e con il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche e del Dipartimento di scienza della terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
La mostra sarà visitabile nella Sala di rappresentanza del Consiglio, in Piazza Dante a Trento, fino al 19 giugno, dalle 9 alle 18.