Salta la navigazione | Area riservata | Login | Sitemap | Deutsch | Cookie | Privacy
Piazza Dante 16 | I-38122 Trento
Tel.: +39 0461 201 111
Piazza Duomo 3 | I-39100 Bolzano
Tel.: +39 0471 990 111
Posta elettronica certificata

Comunicati stampa

Giornata della Memoria. "Dimenticare non é ammissibile"

La Presidente Chiara Avanzo alla cerimonia di Commemorazione presso il Commissariato del Governo di Trento

Cerimonia 27 gennaio 2015
Cerimonia 27 gennaio 2015

"Settant'anni sembrano un tempo molto lungo. Eppure oggi, nell'anniversario dell'apertura dei cancelli di Auschwitz, questo tempo deve essere azzerato. La storia deve vivere tra noi, perché dimenticare non è ammissibile". Così la Presidente Chiara Avanzo, intervenuta presso il Commissariato del Goeverno, in occasione della cerimonia di consegna delle Medaglie d'onore al merito, in occasione della Giornata della Memoria.  Un momento comperati o arricchito dalla testimonianza dello storico Camillo Zadra e soprattutto dalla partecipazione degli studenti della classe 5^ uC del Liceo "A.Rosmini" di Trento. "La mia generazione - commenta la presidente Chiara Avanzo - è certamente una generazione fortunata: abbiamo visto quegli orrori solo attraverso i media o li abbiamo studiati sui libri. Ma ogni volta che vedo le fotografie, leggo le storie e ascolto le parole di chi li ha vissuti, mi è impossibile non sentire un moto di rabbia ed indignazione per quanto è stato fatto allora, anche nella nostra terra. Grazie al sacrificio di chi si oppose a costo della propria libertà, e spesso della propria vita, ad un regime tirannico ed a leggi ingiuste, possiamo godere oggi di una società libera, retta da una Costituzione che fu scritta su valori universali, come la solidarietà ed il rispetto dei diritti di ciascun individuo. Il Giorno della Memoria non è quindi solo un modo per ricordare le vittime di quegli anni terribili, è soprattutto una occasione per insegnare ai più giovani quanto sia importante il valore dell’essere umano. Le immagini di quei campi dove uomini e donne  venivano rinchiusi, ci parlano di una umanità disumanizzata, dove l’individuo veniva privato della cosa più preziosa, la propria identità. Non dobbiamo permettere che il tempo cancelli il ricordo di quanto accadde, perché sarebbe l’errore più grave. Per questo è importante continuare a tramandare la testimonianza di chi ha vissuto quei giorni e li ha tuttora impressi nella memoria. Ho trovato particolarmente significativa la partecipazione dei ragazzi, visibilmente coinvolti nella lettura di questi testi così toccanti. Noi oggi abbiamo il dovere di ricordare che prima di tutto viene la dignità dell’uomo. A coloro che sono stati insigniti della Medaglia d'onore, testimoni di quella sofferenza e di quale sia il prezzo della libertà, ed alle loro famiglie,  va il mio ringraziamento personale e quello dell’intero Consiglio regionale".