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Comunicati stampa

Approvata la Proposta di delibera n.12 per il ritiro dei ricorsi contro Roma

Chiusi i lavori del Consiglio regionale

Dopo l´elezione dei delegati, il consiglio ha ripreso con la trattazione dei punti all´ordine del giorno.

Il Presidente Ugo Rossi ha quindi risposto all´interrogazione a risposta orale n.91, come era stato concordato in Collegio dei Capigruppo nel corso della mattina, sostenendo la posizione della Giunta regionale e provinciale, a fronte dell´accordo raggiunto con  il Governo.

Il quinto punto all´ordine del giorno era la  Proposta di delibera n. 12: Ratifica della deliberazione della Giunta regionale n. 1 del 7 gennaio 2015, di rinuncia ai ricorsi avanzati dalla Regione autonoma Trentino-Alto Adige dinanzi alla Corte Costituzionale, per violazioni dell'ordinamento finanziario regionale con riguardo alle riserve all'erario, agli accantonamenti unilaterali, alla definizione unilaterale di concorsi in termini di patto di stabilità, nonché in materia di coordinamento della finanza pubblica (delibere di Giunta regionale n. 237 del 26 ottobre 2011; n. 282 del 22 dicembre 2011; n. 30 del 14 febbraio 2012; n. 190 del 18 settembre 2012; n. 33 del 12 febbraio 2013; n. 38 del 5 febbraio 2014) - presentata su richiesta della Giunta regionale.

Walter Blaas (Freheitliche) ha annunciato il voto contrario del suo gruppo, criticando il ritiro dei ricorsi ed evidenziando come questo "comporti la rinuncia ad un sacco di soldi e lascia che lo Stato possa fare un accordo unilaterale".

Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato che nel Consiglio provinciale di Bolzano non è stato permesso di votare su questa questione. "In tempi recenti - ha detto - il governo romano aveva più volte cercato di minare l'autonomia e dunque, il ritiro dei ricorsi non può essere giustificato. I ricorsi erano diretti contro una rottura unilaterale d'Italia". "Il nuovo accordo finanziario - ha dichiarato - contrariamente a quanto affermato, non è bilaterale, come ha confermato il ministro degli Esteri austriaco oggi". Filippo De Gasperi (Movimento 5 Stelle) ha anche ammonito sui rischi di un ritiro dei ricorsi. Ha criticato "il doppio gioco della maggioranza che è d'accordo con le misure prese dal governo di Roma".  Claudio Civettini (Lega Nord) ha anche annunciato il suo voto contrario e anche una petizione alla Corte dei Conti. "Il processo di riforma  dell'Autonomia è lento - si è rammaricato Hans Heiss (Verdi) - "mentre gli interventi da parte dello Stato non si fermano. Il nuovo accordo finanziario che costa più che l'accordo di Milano, ma dà un certo grado di pianificazione per i prossimi anni e anche alcune opportunità di guadagno. Tuttavia, c'è una certa preoccupazione per la certezza giuridica dell'accordo".

Il Vicepresidente Arno Kompatscher ha quindi preso parola: "A suo tempo - ha detto - avevamo presentato ricorso contro misure del Governo Berlusconi e poi del Governo Monti, con i quali l'autonomia finanziaria era minacciata, poiché erano misure unilaterali, senza trattative ed in violazione dello Statuto d´Autonomia". "Noi abbiamo iniziato le trattative con lo Stato. Lo Stato ha detto che questi ricorsi non erano molto piacevoli. L´obiettivo della trattativa era che un intervento unilaterale non fosse piú possibile e che questo fosse scritto". "Abbiamo raggiunto questo risultato". "Noi trasferiamo i soldi a Roma e non viceversa e c´é stato uno scambio di note tra il Governo Austriaco e quello Italiano che riconosce questo. Lo scambio di note non é ancora concluso. "Per quello che riguarda l´accordo che io e il collega Rossi abbiamo sottoscritto con Renzi non é un accordo di valenza internazionale, ma lo ha lo scambio di note". "L´accordo era che a fronte della pubblicazione dell´accordo sul Bollettino ufficiale, avremmo ritirato i ricorsi. Lo Stato ha dovuto concludere un contratto con noi e questo era il presupposto per la rinuncia ai ricorsi". "Si é confermata la prassi che lo Stato deve trattare con noi e il ritiro dei ricorsi cementa il diritto giuridico di quanto stabilito nell´accordo".  "Noi saremo gli unici che in futuro pagheranno di meno, mentre tutti gli altri pagheranno di piú". "Per tutti questi motivi é giusto dare voto favorevole a questa delibera".

L´aula ha quindi proceduto con il voto, che ha visto la proposta di delibera   approvata con 26 voti favorevoli, 20 contrari e 3 astenuti.

La seduta è stata quindi chiusa dalla Presidente Avanzo alle ore 18.00.