Comunicati stampa
Dall’Argentina a Trento per cercare le proprie origini e portare la propria testimonianza
Un incontro positivo quello tra il Presidente del Consiglio regionale, Diego Moltrer, e Margarita Bussolon: nel corso del colloquio informale, la Presidente dell'Unione delle Famiglie Trentine all'estero di Resistencia, in Argentina, ha raccontato la propria esperienza e quella di tanti discendenti di trentini-tirolesi che risiedono nel paese sudamericano. "Noi siamo alla quarta o quinta generazione - ha raccontato la Bussolon - e abbiamo mantenuto forte il legame con la nostra terra d'origine. Ancora oggi portiamo i cognomi dei nostri avi, provenienti per lo più dalle Giudicarie e dalla Valsugana e tornare in Trentino, anche se ci vogliono tempo e risorse, è uno straordinario viaggio alla riscoperta delle nostre radici". Ad accompagnare la Bussolon, la cui famiglia è originaria della Vallarsa, il Presidente dell'Unione Famiglie Trentine all'estero di Trento, Oliviero Vanzo; la consigliera Marta Bernabé Serafini e la segretaria Nara Deromedis.
"L'Unione - ha raccontato Vanzo - conta oggi circa 3000 iscritti in tutto il mondo e si attiva per progetti finalizzati alla solidarietà sul territorio dove oggi risiedono i discendenti degli emigrati all'estero. Abbiamo una rete in crescita che si sta sempre più consolidando". Due gli ambiti di intervento dell'Unione: il primo è settore associativo culturale e ricreativo, per la tutela dell'identità culturale e linguistica. Il secondo settore di intervento è lo sviluppo economico delle comunità trentine all'estero.
"La mia famiglia - ha raccontato Margarita Bussolon - è giunta in sudamerica tra il 1878 ed il 1879, partendo dall'allora Tirolo per cercare fortuna. Sia a Resistencia, sia a Puerto Tirol , nella provincia del Chaco, una gran parte dei cittadini ha origine da questa terra e vogliamo mantenere vivo questo legame. Grazie all'Unione siamo riusciti a realizzare un progetto fondamentale per noi". A Resistencia l'Unione famiglie trentine all'estero ha costruito la mensa e le cucine della scuola agraria locale, che è frequentata da 137 alunni: "Grazie all'intervento dell'Unione - ha spiegato la Bussolon - abbiamo potuto completare una struttura necessaria per tanti nostri giovani, che avranno così la possibilità di crearsi il proprio futuro e di far crescere la nostra comunità".
"Questa testimonianza - spiega il Presidente Moltrer - è fondamentale perché ci fa comprendere quanto sia importante non perdere il legame con le proprie origini: solo da radici profonde può nascere un albero sano. E' stato anche grazie agli emigranti se il Trentino-Alto Adige/Südtirol è riuscito nel tempo a crescere ed a trovare un proprio benessere. Oggi noi abbiamo la possibilità di essere presenti dove i figli di questa terra hanno più bisogno, non con promesse o soldi a pioggia, ma con progetti mirati ed efficaci, grazie alla presenza attiva sul territorio. E' questa la solidarietà di cui c'è bisogno, fatta di volontariato vero e di azioni concrete realizzate dalla nostra gente sul posto".
Il presidente Diego Moltrer ha voluto lasciare a Margarita Bussolon un piccolo presente, un orologio che reca il simbolo della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, da portare nella propria sede in Argentina, per ricordare il tempo trascorso nella propria terra d'origine ed il legame che unisce le due sponde dell'Atlantico.