Comunicati stampa
Gli anni spezzati: il Consiglio regionale commemora il centenario della Grande guerra
In una Sala di Rappresentanza gremita di persone il Presidente del Consiglio regionale, Diego Moltrer, ha voluto commemorare il centenario dello scoppio della Grande Guerra: un momento di riflessione partecipato e sentito, nato grazie al lavoro ed alla collaborazione dell'associazione culturale "Amici di Parola", che ha portato in scena lo spettacolo: "Gli anni spezzati". Un luogo inusuale per uno spettacolo teatrale, che ha però riscosso un immediato successo.
"Sono lieto che così tante persone abbiano voluto questa sera essere con noi qui per commemorare quanto accadde un secolo fa, quando, in questo stesso giorno, l'Impero austroungarico dichiarava guerra al Regno di Serbia" - ha ricordato il presidente Moltrer - "Oggi tutto questo sembra lontano, quegli eventi sembrano quasi appiattiti dalla storia. E' difficile spiegare ai nostri giovani cosa accadde allora, quali sofferenze attraversarono coloro che vissero quei momenti. Per questo abbiamo il dovere di ricordare, di rivolgerci al passato con uno sguardo nuovo, privo di retorica e ideologia. Quando osservo le fotografie dei ragazzi che partirono per il fronte nei primi giorni di agosto del 1914, vedo giovani che hanno l'età dei nostri figli e penso a cosa subirono, quali orrori furono costretti a vedere, a quanti non fecero mai ritorno". "Eventi drammatici, che hanno segnato anche la storia della nostra Regione e che come Presidente del Consiglio regionale ho sentito forte il bisogno di ricordare, di commemorare. E credo che l'opportunità che gli Amici di Parola ci danno qui oggi sia straordinaria e per questo ho accolto con grande favore la loro disponibilità a mettere in scena qui, in questo luogo che rappresenta l'unità della nostra Regione, "Gli anni spezzati"".
Il recital, che inizia dalla dichiarazione di guerra, ripercorre quei giorni anche mediante la lettura di alcuni passaggi tratti da documenti ufficiali, e si sviluppa via via mettendo in luce la vita di trincea, la guerra bianca, il problema dei profughi trentini, le nuove armi usate nel conflitto e le devastanti conseguenze della guerra. Un percorso attraverso cui gli "Amici di Parola" hanno guidato il numeroso pubblico, alternando momenti di lettura a parti recitate, capaci di toccare le corde dei sentimenti di chi ascolta.
"Sono convinto - ha concluso il Presidente Moltrer - che il teatro sia il modo migliore per condividere emozioni e sentimenti, gli stessi che unirono allora i due fronti: perché dietro ogni divisa, allora come oggi, c'è un individuo, con i propri sogni, le proprie speranze, le proprie paure".
Al termine dell'intervento del Presidente del Consiglio regionale, prima dell'inizio dello spettacolo, l'intera sala si è raccolta in un minuto di silenzio per ricordare tutte le vittime di quel conflitto.
Lo spettacolo teatrale sarà replicato in autunno a Bolzano.
Con cortese richiesta di pubblicazione