Comunicati stampa
Indennità dei Consiglieri regionali e “restituzione fondo pensione” ai Consiglieri della XIV legislatura
In merito all’articolo pubblicato sul quotidiano “Trentino”, in data 11 febbraio 2014, per effetto della Legge regionale 21 settembre 2012, n.6, approvata dal Consiglio regionale, si chiarisce che:
• l'indennità consiliare netta spettante ai Consiglieri eletti nella presente legislatura è pari a euro 5.435, e non 11.000 come riportato nell’articolo.
La restituzione dei “contributi Fondo Pensione” a cui si fa riferimento, è l’effetto della cancellazione del “trattamento indennitario”, per il quale veniva operata – prima dell’entrata in vigore della riforma - una trattenuta pari al 30 per cento dell’indennità consiliare lorda, volta a costituire una rendita futura di natura assicurativa, percepita a 65 anni di età.
Ai soli consiglieri eletti nella passata legislatura, la XIV, è stata quindi restituita la quota di trattenute già versate in quanto la legge regionale 6/2012 ha cancellato l’istituto del trattamento indennitario ed ha introdotto un nuovo trattamento previdenziale calcolato con il metodo contributivo. A seguito di tali modifiche i Consiglieri in carica nella scorsa Legislatura non avranno nessun altro trattamento previdenziale futuro.
A favore di tutti i consiglieri e al termine di ogni legislatura viene corrisposta una indennità di fine mandato calcolata in base alle trattenute operate a carico dei Consiglieri e senza nessuna contribuzione a carico del Consiglio Regionale.
“L’indennità dei Consiglieri – commenta il Presidente del Consiglio regionale, Diego Moltrer – è fissata per legge e nella passata legislatura, anche se io non ero presente, so per certo che i Consiglieri hanno lavorato per ridurla fino a farla diventare la più bassa in Italia, abbassandola rispetto ad inizio legislatura, del 25%, a fronte di competenze che altre Regioni non hanno. Sorprende che un ex consigliere allora presente in aula e che oggi si cela dietro l’anonimato, possa dirsi stupito di cose sulle quali lui stesso è stato chiamato a decidere. Il nostro impegno, come Consiglieri regionali e come Ufficio di Presidenza, è quello di proseguire sulla strada della massima sobrietà e trasparenza, affinché i cittadini possano essere sempre correttamente informati”.