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GRUPPO CONSILIARE UPT: UNA MOZIONE PER SALVARE I PUNTI NASCITA CON UN PROGETTO PILOTA A LIVELLO NAZIONALE
Il Gruppo consiliare provinciale dell’Unione per il Trentino ha depositato una mozione riferita al mantenimento dei punti nascita negli ospedali periferici della provincia.
Cuore della mozione, sottoscritta anche da Giuseppe Detomas (UAL) Graziano Lozzer, Chiara Avanzo, Luca Giuliani e Lorenzo Ossanna (PATT), è la proposta di chiedere al Ministro Lorenzin la possibilità di attivare in Trentino un progetto pilota di ospedale unico a sedi distaccate, il quale grazie a mobilità del personale e flessibilità organizzativa e formativa, possa garantire il parto e l’attività ginecologico- ostetrica vicino alle famiglie trentine.
“Il tema dei punti nascita è ridotto dall’accordo Stato Regioni del 2010 a una mera questione matematica” esordisce il documento “quella dei 500 parti all’anno – e non vengono tenute in considerazione le diverse caratteristiche delle regioni italiane a livello orografico e di distanza dai principali centri abitati. Si pretende di fornire standard universali per tutti senza tenere conto della qualità del servizio e delle particolari conformazioni territoriali di alcune zone, tra le quali proprio il Trentino, che ad oggi può vantare le migliori performance Italiane ed Europee, con il 2,3 per 1000 di mortalità neonatale e circa il 20 % di cesarei in tutto il territorio ma che per assurdo rischia di essere gravemente penalizzato qualora gli standard venissero applicati senza distinguo: negli incontri tenutisi di recente a Roma tra il Presidente Rossi, l’Assessore Borgonovo Re e la Ministra Lorenzin abbiamo ricevuto timidi segnali di apertura verso un moderato abbassamento degli standard dei 500 parti ma difficilmente riusciremo in questo modo a mantenere attivi i punti nascita trentini.
Serve fare di più, facendo valere la nostra Autonomia e incarnando ancora una volta il ruolo di laboratorio a livello nazionale per ripensare la nostra sanità, a partire dall’ assistenza alla nascita che deve essere garantita con la massima sicurezza ed efficienza ai cittadini in qualunque zona del trentino essi abitino. Tali scelte sono fondamentali per impedire lo spopolamento delle terre alpine come la nostra e laddove si è operato diversamente accentrando – leggi Veneto – i risultati sono stati disastrosi”
“L’ Unione per il Trentino è da sempre impegnata su questo tema” spiega il Cons. Pietro De Godenz, primo firmatario della mozione “con i colleghi Passamani e Tonina abbiamo incontrato migliaia di trentini che hanno raccolto nelle valli di Fiemme, Giudicarie e Valsugana – presentandole poi a Trento all’Assessora Borgonovo Re e al Presidente Rossi - oltre 50.000 firme per il mantenimento degli ospedali periferici e per quanto attiene ai punti nascita i nostri Assessori Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini si sono apertamente schierati in Giunta contro una prevista riorganizzazione che non teneva conto dei reali bisogni delle valli e hanno portato un importante contributo di esperienza, promuovendo inoltre incontri territoriali ed istituzionali utili a formulare questa proposta concreta” e continua “sempre grazie al nostro impegno lo scorso febbraio si è tenuto a Trento un incontro dell’ Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna che ha messo in luce soluzioni diverse adottate in paesi europei con caratteristiche simili a quelle del Trentino e ci ha confermato di essere sulla strada giusta nel voler proporre un’organizzazione alternativa di ospedale unico a sedi distaccate”. “Infine” dice De Godenz “nell’ultimo Consiglio provinciale io stesso avevo presentato un emendamento rivisto e condiviso da tutta la maggioranza che introduceva esattamente la soluzione proposta in questa mozione, tenendo conto anche delle osservazioni delle opposizioni, le quali, pur d’accordo, hanno preferito buttarla solo sulla demagogia nel tentativo di mettere in cattiva luce la maggioranza, anziché votare responsabilmente a favore di un progetto sperimentale ma certamente valido per la nostra Provincia.” “L’ Unione per il Trentino non molla” conclude De Godenz “sono convinto che la nostra proposta, firmata da diversi colleghi e condivisa in modo trasversale da ampia parte del consiglio provinciale, sia funzionale e all’avanguardia e possa tornare a fare nuovamente del Trentino quel laboratorio d’eccellenza che in altre occasioni abbiamo dimostrato di saper essere”.
In allegato si invia il testo integrale della mozione
Trento, 19 marzo 2015
cons. Gianpiero Passamani
cons. Pietro De Godenz
cons. Mario Tonina